tontolina
Forumer storico
da http://www.socquot.com/2009/902_15_mediobanca.htm
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Mediobanca S.p.A. [/FONT]
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Quello che si è chiuso al 31 dicembre rappresenta per Mediobanca un semestre che la Società vorrebbe dimenticare al più presto ma che, purtroppo, rischia di essere solo il primo di una serie.
I dati consuntivati sono, infatti, i seguenti:[/FONT]
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Se si considera che era dal 2003 che la società amministrata da Alberto Nagel non presentava dei conti in calo, si capisce perché tutta la Società abbia cercato di addolcire la pillola.
Il comunicato stampa emesso, infatti, punta molto sul “positivo andamento” delle attività bancarie, pur in un contesto operativo assai sfavorevole.
Peccato che il positivo andamento a cui si fa riferimento sia un -13% per quel che riguarda i ricavi ed un -5% per quel che concerne il margine d’interesse e le commissioni nette. Al di la dell’entità del calo, quello che colpisce è il considerare appunto un calo come positivo andamento. Questo atteggiamento la dice, infatti, tutta sulle difficoltà del periodo che si sta vivendo.
Singolare, poi, che nella presentazione dei dati nel comunicato stampa, anche Mediobanca sia “caduta” nell’uso secondo convenienza delle percentuali.
Riportiamo:[/FONT]
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]"In un contesto operativo assai sfavorevole, l'andamento delle attività bancarie permane positivo:[/FONT]
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]La voce che, tuttavia, ha inciso in maniera determinante sui conti della società è, ovviamente, quella relativa alle rettifiche sulle attività finanziarie, che riguardano per 144 milioni le partecipazioni in Telco/Telecom, per 63 mil in RCS Media Group e per 74 milioni azioni del portafoglio disponibile per la vendita. Da segnalare inoltre che :"oltre a queste rettifiche il portafoglio titoli disponibili per la vendita ha scontato altresì un allineamento negativo di 450,3 mil (di cui circa 70 mil riferibili al comparto fixed income) confluito tra le riserve di patrimonio netto".
Unica nota positiva sembra venire da Che Banca! che pare aver conseguito ottimi risultati commerciali, grazie anche alla martellante campagna pubblicitaria
Per quel che riguarda invece la società Presieduta da Cesare Geronzi, considerati i dati dei primi sei mesi, lo slogan più adatto sembra proprio essere “che botta”.[/FONT]
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Mediobanca S.p.A. [/FONT]
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]che botta! [/FONT]
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Quello che si è chiuso al 31 dicembre rappresenta per Mediobanca un semestre che la Società vorrebbe dimenticare al più presto ma che, purtroppo, rischia di essere solo il primo di una serie.
I dati consuntivati sono, infatti, i seguenti:[/FONT]

[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Se si considera che era dal 2003 che la società amministrata da Alberto Nagel non presentava dei conti in calo, si capisce perché tutta la Società abbia cercato di addolcire la pillola.
Il comunicato stampa emesso, infatti, punta molto sul “positivo andamento” delle attività bancarie, pur in un contesto operativo assai sfavorevole.
Peccato che il positivo andamento a cui si fa riferimento sia un -13% per quel che riguarda i ricavi ed un -5% per quel che concerne il margine d’interesse e le commissioni nette. Al di la dell’entità del calo, quello che colpisce è il considerare appunto un calo come positivo andamento. Questo atteggiamento la dice, infatti, tutta sulle difficoltà del periodo che si sta vivendo.
Singolare, poi, che nella presentazione dei dati nel comunicato stampa, anche Mediobanca sia “caduta” nell’uso secondo convenienza delle percentuali.
Riportiamo:[/FONT]
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]"In un contesto operativo assai sfavorevole, l'andamento delle attività bancarie permane positivo:[/FONT]
- [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]commissioni nette e margine d'interesse complessivamente stabili (-5%)[/FONT]
- [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]contributo del trading positivo seppur in calo (da 78m a 7m)[/FONT]
- [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]costi ordinari in calo nel CIB (-3%) e nel RPB (-6%)[/FONT]
- [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]qualità del credito tutelata da maggiori accantonamenti (+60%)[/FONT]
- [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]svalutazioni per 281m (Telco 144m, RCS 63m, 74m titoli AFS)[/FONT]
- [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]minori utili da PI per 147m (di cui Generali 129m, RCS 15m)" [/FONT]
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]La voce che, tuttavia, ha inciso in maniera determinante sui conti della società è, ovviamente, quella relativa alle rettifiche sulle attività finanziarie, che riguardano per 144 milioni le partecipazioni in Telco/Telecom, per 63 mil in RCS Media Group e per 74 milioni azioni del portafoglio disponibile per la vendita. Da segnalare inoltre che :"oltre a queste rettifiche il portafoglio titoli disponibili per la vendita ha scontato altresì un allineamento negativo di 450,3 mil (di cui circa 70 mil riferibili al comparto fixed income) confluito tra le riserve di patrimonio netto".
Unica nota positiva sembra venire da Che Banca! che pare aver conseguito ottimi risultati commerciali, grazie anche alla martellante campagna pubblicitaria
Per quel che riguarda invece la società Presieduta da Cesare Geronzi, considerati i dati dei primi sei mesi, lo slogan più adatto sembra proprio essere “che botta”.[/FONT]