Che ci fa il Club Bilderberg a Roma? Alcune strane coincidenze (1 Viewer)

tontolina

Forumer storico
Dagospia: i Bilderberg in Vaticano con Letta e Mentana

Scritto il 13/11/12 • nella Categoria: segnalazioni

I Bilderberg a Roma dal 13 novembre, «quasi come se fosse una provocazione», per parlare del commissariamento dei paesi dell’Eurozona più a rischio: Italia, Spagna e Grecia. «Della riunione – scrive “Dagospia” – non c’è traccia neppure sul sito ufficiale della più potente e misteriosa organizzazione mondiale che raccoglie manager, banchieri e imprenditori da tutto il mondo». Secondo le “talpe” di Roberto D’Agostino, la segretaria organizzativa del “super-clan” planetario, Marlieke de Vogel, sarebbe “disperata”, perché «l’incontro segretissimo di Roma del più potente circolo finanziario para-massonico mondiale» rischia un clamoroso flop. Motivo: l’organizzazione ha piazzato gli ospiti all’Hotel de Russie, angolo piazza del Popolo, a due passi dalla folla di troupe che presidiano il festival del cinema. Peggio: i musei vaticani saranno chiusi in anticipo per consentire ai super-oligarchi di consumare una frugale cenetta tra i capolavori d’arte: centomila euro per 80 invitati.
Interessante, sempre secondo le indiscrezioni di “Dagospia”, la lista degli invitati: ovviamente il premier Mario Monti, «dato per certo alla cena», insieme al «sempre presente» ministro-banchiere Corrado Passera, con alcuni colleghi dell’esecutivo: il ministro dell’istruzione Francesco Profumo e le ministre Paola Severino (giustizia) ed Elsa Fornero (lavoro), mentre la titolare degli interni, Anna Maria Cancellieri, «sentendo puzza di bruciato ha declinato l’invito». Cosa che invece non ha fatto Giuliano Amato, indicato nei documenti ufficiali come semplice presidente della Treccani. Assente, per prudenza, anche Mario Draghi: per la delicatezza dei temi che verranno trattati e che quindi lo coinvolgono istituzionalmente, scrive “Dagospia”, il governatore della Bce ha fatto sapere al francese Henry de Castries, presidente del Bilderberg, che «seguirà prudenzialmente gli sviluppi dei lavori da Francoforte», per scongiurare le «inevitabili strumentalizzazioni» che la sua presenza a Roma scatenerebbe.
Foltissima, sempre secondo D’Agostino, la rappresentanza di giornalisti di punta, vicini al potere televisivo italiano: new entry Enrico Mentana (che però smentisce), oltre alla «ormai habitué Lilli Gruber», come a dimostrare che La7 di Franco Bernabé è di casa tra i signori della Terra. «In forse fino all’ultimo momento», invece, il direttore del “Corriere della Sera”, Ferruccio De Bortoli, mentre si attende Vendeline von Bredow dell’“Economist”. Tra i super-manager italiani, continua “Dagospia”, ci saranno Mauro Moretti di Trenitalia e grandi banchieri: Alberto Nagel di Mediobanca, Federico Ghizzoni di Unicredit ed Enrico Cucchiani di Intesa SanPaolo. Poi il presidente di Agcom, Angelo Cardani, con la presidente della Rai, Anna Maria Tarantola, e Gabriele Galateri, presidente di Generali e Telecom. Dato per presente anche il neopresidente della Cir, Rodolfo De Benedetti (gruppo “Espresso”, “La Repubblica”), mentre sarebbe «ancora indeciso» il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco.
«Per provare a farsi le ossa anche in questa sessione», aggiunge “Dagospia”, parteciperà anche Enrico Letta del Pd, mentre «quelli più furbi che hanno capito l’andazzo vedendo il programma e hanno preferito rinunciare, per non finire paparazzati» sarebbero il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, l’onnipresente Luca Cordero di Montezemolo e industriali come Diego Della Valle e John Elkann del gruppo Fiat. «Tra gli stranieri – continua il sito di D’Agostino – brillano invece Tom Enders, ceo della Eads, Marcus Agius di Barclays, Edmund Clark, canadese boss della Td Bank group, Kenneth Jacobs gran capo della Lazard, l’americano Klaus Kleinfeld chairman dell’Alcoa (che spera di non essere contestato dopo la chiusura dell’impianto in Sardegna), Jorma Ollila della Shell».
Hanno dato forfait, «immaginando forse il casino di Roma», due pezzi da novanta come David Rockefeller e Jean-Claude Trichet, predecessore di Draghi alla Bce. «Riusciranno i nostri eroi a salvare il mondo, magari commissariando ancora i governi più deboli come Grecia, Spagna e Italia», cercando addirittura di passare semi-inosservati «grazie ad un imponente servizio d’ordine che ancora una volta paralizzerà il centro di Roma?». Una cosa è certa, conclude “Dagospia”: prima di riunirsi di nuovo in Italia, i Bilderberg ci penseranno due volte.
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Kronos

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Dagospia: i Bilderberg in Vaticano con Letta e Mentana

Scritto il 13/11/12 • nella Categoria: segnalazioni

I Bilderberg a Roma dal 13 novembre, «quasi come se fosse una provocazione», per parlare del commissariamento dei paesi dell’Eurozona più a rischio: Italia, Spagna e Grecia. «Della riunione – scrive “Dagospia” – non c’è traccia neppure sul sito ufficiale della più potente e misteriosa organizzazione mondiale che raccoglie manager, banchieri e imprenditori da tutto il mondo». Secondo le “talpe” di Roberto D’Agostino, la segretaria organizzativa del “super-clan” planetario, Marlieke de Vogel, sarebbe “disperata”, perché «l’incontro segretissimo di Roma del più potente circolo finanziario para-massonico mondiale» rischia un clamoroso flop. Motivo: l’organizzazione ha piazzato gli ospiti all’Hotel de Russie, angolo piazza del Popolo, a due passi dalla folla di troupe che presidiano il festival del cinema. Peggio: i musei vaticani saranno chiusi in anticipo per consentire ai super-oligarchi di consumare una frugale cenetta tra i capolavori d’arte: centomila euro per 80 invitati.
Interessante, sempre secondo le indiscrezioni di “Dagospia”, la lista degli invitati: ovviamente il premier Mario Monti, «dato per certo alla cena», insieme al «sempre presente» ministro-banchiere Corrado Passera, con alcuni colleghi dell’esecutivo: il ministro dell’istruzione Francesco Profumo e le ministre Paola Severino (giustizia) ed Elsa Fornero (lavoro), mentre la titolare degli interni, Anna Maria Cancellieri, «sentendo puzza di bruciato ha declinato l’invito». Cosa che invece non ha fatto Giuliano Amato, indicato nei documenti ufficiali come semplice presidente della Treccani. Assente, per prudenza, anche Mario Draghi: per la delicatezza dei temi che verranno trattati e che quindi lo coinvolgono istituzionalmente, scrive “Dagospia”, il governatore della Bce ha fatto sapere al francese Henry de Castries, presidente del Bilderberg, che «seguirà prudenzialmente gli sviluppi dei lavori da Francoforte», per scongiurare le «inevitabili strumentalizzazioni» che la sua presenza a Roma scatenerebbe.
Foltissima, sempre secondo D’Agostino, la rappresentanza di giornalisti di punta, vicini al potere televisivo italiano: new entry Enrico Mentana (che però smentisce), oltre alla «ormai habitué Lilli Gruber», come a dimostrare che La7 di Franco Bernabé è di casa tra i signori della Terra. «In forse fino all’ultimo momento», invece, il direttore del “Corriere della Sera”, Ferruccio De Bortoli, mentre si attende Vendeline von Bredow dell’“Economist”. Tra i super-manager italiani, continua “Dagospia”, ci saranno Mauro Moretti di Trenitalia e grandi banchieri: Alberto Nagel di Mediobanca, Federico Ghizzoni di Unicredit ed Enrico Cucchiani di Intesa SanPaolo. Poi il presidente di Agcom, Angelo Cardani, con la presidente della Rai, Anna Maria Tarantola, e Gabriele Galateri, presidente di Generali e Telecom. Dato per presente anche il neopresidente della Cir, Rodolfo De Benedetti (gruppo “Espresso”, “La Repubblica”), mentre sarebbe «ancora indeciso» il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco.
«Per provare a farsi le ossa anche in questa sessione», aggiunge “Dagospia”, parteciperà anche Enrico Letta del Pd, mentre «quelli più furbi che hanno capito l’andazzo vedendo il programma e hanno preferito rinunciare, per non finire paparazzati» sarebbero il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, l’onnipresente Luca Cordero di Montezemolo e industriali come Diego Della Valle e John Elkann del gruppo Fiat. «Tra gli stranieri – continua il sito di D’Agostino – brillano invece Tom Enders, ceo della Eads, Marcus Agius di Barclays, Edmund Clark, canadese boss della Td Bank group, Kenneth Jacobs gran capo della Lazard, l’americano Klaus Kleinfeld chairman dell’Alcoa (che spera di non essere contestato dopo la chiusura dell’impianto in Sardegna), Jorma Ollila della Shell».
Hanno dato forfait, «immaginando forse il casino di Roma», due pezzi da novanta come David Rockefeller e Jean-Claude Trichet, predecessore di Draghi alla Bce. «Riusciranno i nostri eroi a salvare il mondo, magari commissariando ancora i governi più deboli come Grecia, Spagna e Italia», cercando addirittura di passare semi-inosservati «grazie ad un imponente servizio d’ordine che ancora una volta paralizzerà il centro di Roma?». Una cosa è certa, conclude “Dagospia”: prima di riunirsi di nuovo in Italia, i Bilderberg ci penseranno due volte.
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Una cosa non mi è chiara. Ma se tengono tutti all'oscuro, perchè non lo fanno direttamente in segreto e non ci finiscono di rompere le palle, sti poveri 'mbecilli, meglio "idioti" più letterale.:D
Dei lor disegni, sogni che se li tengano nel proprio scrigno segreto, perchè un giorno diventeranno i loro propri incubi.
Ma si sono fatti?:-o
 

f4f

翠鸟科
altre coincidenze, il 13 novembre ....

1002: re Etelredo ordina l'uccisione di tutti i danesi, il massacro del giorno di santa Brigida ( come il potere massacra)
1941: viene silurata e affondata la portaerei Ark Royal ( collegamento con l'incontro sul panfilo Britannia del gruppo Bilderberg)
1994: referendum in Svezia per aderire alla Unione Europea ( importante mossa pro europa)

inoltre:
1460: morte di Enrico il Navigatore, che diende importante e direi essenziale inzion e sviluppo alla esplorazione del mondo ( africa e estremo oriente) , di fatto iniziando la globalizzazione



direi che i segni sono chiarissimi, siamo ben oltre la mera casualità :)
 
... e come mai non hanno invitato anche Cipputi così potevano sentire di persona come va !?!?!?!?!?
BASTA TECNICI !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!11
 

f4f

翠鸟科
... e come mai non hanno invitato anche Cipputi così potevano sentire di persona come va !?!?!?!?!?
BASTA TECNICI !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!11


boh ... :-?:-?:-?:-?
in parlamento a votare i decreti non sono i tecnici, ma i politici
quelli che votano per l'IMU e le pensioni, ma non per ridurre i costi della politica o dei loro stipendi

mi pare, eh !!!
 

tontolina

Forumer storico
Economia


Setta di Monti o elite economica? Ecco cos'è il gruppo Bilderberg


C'è un'aura di oscuro complottismo intorno al "gruppo Bilderberg". Secondo quanto scritto da Dagospia, sarebbe in corso a Roma una riunione super segreta di questa enclave "para-massonica". Le leggende intorno al Bilderberg, luogo in cui i potenti decidono le sorti del mondo, si sprecano. Ma non trovano conferme. Contro la presunta riunione si è scagliato il leghista Mario Borghezio, che chiede al premier Mario Monti se "agisce in nome e per conto del Bilderberg". Altri hanno definito il gruppo "una setta". Ma basta scorrere l'elenco degli invitati per accorgersi che non è esattamente così


Mercoledì, 14 novembre 2012 - 10:54:00

Paolo Fiore

draghi-monti-2.jpg

C'è un'aura di oscuro complottismo intorno al "gruppo Bilderberg". Secondo quanto scritto da Dagospia, sarebbe in corso a Roma una riunione super segreta di questa enclave "para-massonica". Le leggende intorno al Bilderberg, luogo in cui i potenti decidono le sorti del mondo, si sprecano. Ma, al di là del fatto che i partecipanti sono personalità di prestigio, trovano poche conferme.
Le riunioni del gruppo Bilderberg sono "segrete" perché blindate, riservate ai partecipanti, e non perché mosse da non si sa quale intrigo economico-massonico. L'organizzazione del convegno annuale non è oscura: i partecipanti accedono solo su invito e non hanno mai fatto mistero della loro presenza. Ma, si obietta, "i potenti" si riuniscono in alberghi lussiosissimi e circondati da imponenti misure di sicurezza. Non risulta però che altri convegni politico-economici, si tengano di solito in motel di fortuna. Se poi il problema è la "clausura", neppure questo può sorprendere: i partecipanti sono personalità influenti che, vadano in banca o a fare la spesa, sono di solito circondati dalla sicurezza.
Contro la riunione si è scagliato il leghista Mario Borghezio, da sempre "vigile" sul gruppo Bilderber. "Se alla cena e al summit segreto a Roma interviene il Premier Monti e/o qualcuno dei suoi ministri - dichiara ad Affaritaliani.it - abbiamo il diritto di sapere. Se vi partecipano direttori di giornali, importanti anchorman, manager pubblici che influenzano la politica, l'economia e la finanza, abbiamo diritto di sapere. Se, ancora una volta, tutto avverrà nell'ombra - continua l'esponente del Carroccio - con esclusione di ogni orecchio e sguardo indiscreto, in un'atmosfera orwelliana di assoluta e blindata segretezza, siamo di fronte alla più evidente fattispecie di partecipazione ai lavori di una società segreta che tutto lascia pensare essere pienamente individuata dalle norme di cui alla legge, tuttora vigente nel nostro Paese, contro le società segrete". Borghezio conclude con una domanda: "Lei è presidente del governo italiano in nome e per conto del Bilderberg?"
L'ipotesi del complotto è piaciuta anche a Libero, che ha definito Bilderberg "la setta di Monti". Il presidente del Consiglio è stato spesso protagonista del summit. Ma l'appuntamento, per quanto elitario, non può certo dirsi intimo: gli invitati sono circa 120. Niente cappucci a forma di cono e stanze oscure, ma solo un luogo di incontro e scambio. La lista degli italiani che hanno fatto parte del gruppo è nota. Ci sono banchieri (da Profumo a Passera), Monti, Mario Draghi. Ma sono stati invitati giornalisti (De Bortoli, Rossella, Gruber, Riotta), industriali (Agnelli) e politici (Prodi ed Enrico letta). Questo è l'elenco degli ultimi due decenni, ma, andando ancora più indietro si leggono nomi per nulla sospetti, come Alcide De Gasperi e Carlo Azeglio Ciampi.
1990 – Glen Cove, New York, USA
Giovanni Agnellinrico Braggiotti
Raul Gardini
Mario Monti
Romano Prodi
Renato Ruggiero
Paolo Zannoni
1991 – Baden Baden, Germania
Giovanni Agnelli
Giampiero Cantoni
Gianni De Michelis
Mario Monti
Renato Ruggiero
1992 – Evian-les-Bains, Francia
Giovanni Agnelli
Mario Monti
Sergio Romano
Renato Ruggiero
Paolo Zannoni
1993 – Atene, Grecia
Giovanni Agnelli
Mario Monti
Renato Ruggiero
Barbara Spinelli
Marco Tronchetti Provera
1994 – Helsinki, Finlandia
Giovanni Agnelli
Umberto Agnelli
Alfredo Ambrosetti
Franco Bernabè
Innocenzo Cipolletta
Mario Draghi
Mario Monti
Renato Ruggiero
1995 – Zurigo, Svizzera
Giovanni Agnelli
Umberto Agnelli
Mario Draghi
Renato Ruggiero
1996 – Toronto, Canada
Giovanni Agnelli
Franco Bernabè
Mario Monti
Valter Veltroni
1997 - Lake Lanier, Georgia, USA
Giovanni Agnelli
Umberto Agnelli
Carlo Rossella
Stefano Silvestri
1998 – Turnberry, Ayrshire, Scozia
Giovanni Agnell
Franco Bernabè
Luigi Cavalchini
Rainer Masera
Tommaso Padoa-Schioppa
Domenico Siniscalco
1999 – Sintra, Portogallo
Agnelli Umberto
Franco Bernabè
Francesco Giavazzi
Paolo Fresco
Alessandro Profumo
2000 – Genval, Bruxelles, Belgio
Giovanni Agnelli
Umberto Agnelli
Alfredo Ambrosetti
Franco Bernabè
Paolo Fresco
Gianni Riotta
Renato Ruggiero
Giulio Tremonti
2001 – Stenungsund, Svezia
Franco Bernabè
Mario Draghi
Gian Maria Gros-Pietro
Mario Monti
Gianni Riotta
2002 – Chantilly (Virginia), USA
Mario Draghi
Mario Monti
2003 – Versailles, Parigi, Francia
Alfredo Ambrosetti
Rodolfo De Bendetti
Franco Bernabè
Mario Draghi
Mario Monti
Marco Panara
Corrado Passera
Roberto Poli
Paolo Scaroni
2004 – Stresa, Italia
Alfredo Ambrosetti
Rodolfo De Benedetti
Franco Bernabè
Ferruccio De Bortoli
Lucio Caracciolo
Mario Draghi
Gabriele Galateri
Francesco Giavazzi
Cesare Merlini
Mario Monti
Corrado Passera
Gianni Riotta
Paolo Scaroni
Domenico Siniscalo
Giulio Tremonti
Marco Tronchetti Provera
Ignazio Visco
2005 – Rottach-Egern, Germania
Franco Bernabè
John Elkann
Mario Monti
Tommaso Padoa-Schioppa
Paolo Scaroni
Domenico Siniscalo
2006 – Ottawa, Canada
Franco Barnabè
John Elkann
Mario Monti
Tommaso Padoa-Schioppa
Paolo Scaroni
Giulio Tremonti
2007 – Istanbul, Turchia
Franco Bernabè
John Elkann
Mario Monti
Tommaso Padoa-Schioppa
Paolo Scaroni Paolo
Domenico Siniscalco
Giulio Tremonti
2008 Chantilly, Virginia, USA
Franco Bernabè
Mario Draghi
John Elkann
Mario Monti
Tommaso Padoa-Schioppa
2009 – Atene, Grecia
Franco Bernabè
Mario Draghi
John Elkann
Mario Monti
Tommaso Padoa-Schioppa
Romano Prodi
Domenico Siniscalco
2010 – Sitges, Spagna
Franco Bernabè Franco
Fulvio Conti Fulvio
John Elkann John
Mario Monti
Tommaso Padoa-Schioppa
Gianfelice Rocca
Paolo Scaroni
2011 – Sant Moritz, Svizzera
Franco Bernabè
John Elkann
Mario Monti
Paolo Scaroni
Giulio Tremonti Giulio
2012 - Chantilly, Virginia, USA
Franco Bernabè
Fulvio Conti
John Elkann
Lilli Gruber
Enrico Letta
 

tontolina

Forumer storico
“Il Bilderberg ha deciso il dopo-Monti”

19/11/2012 - Lo dice Mario Borghezio

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di Redazione


“Non è certamente un caso il fatto che Monti sia uscito alla scoperto all’indomani della cena segreta con i capataz del Bilderberg. Evidentemen te, i burattinai mondialisti hanno deciso fin da ora quello che dovrà decidere il Capo dello Stato dopo le elezioni: il successore di Monti sarà Monti, punto e basta. E’ già avvenuto in passato, persino per l’incoronamen to di Presidenti degli Stati Uniti. Bilderberg e Trilateral, sono, infatti, in grado di decidere sulle leadership che stanno a cuore ai superpoteri finanziari. E così, scegliere gli uomini di fiducia che consentano ai loro amici, per esempio, di fare shopping presso il sistema industriale e bancario di Paesi in ginocchio, come dalle recenti avances all’estero di Mario Monti. Come si esprimerebbe la mafia “Mamma comanda, picciotto va e fa”. D’altronde queste superlogge segrete sono, né più né meno, che una mafia finanziaria. Lo afferma in una nota l’onorevole Mario Borghezio, Deputato Lega Nord al Parlamento europeo (AGENPARL).



"Il Bilderberg ha deciso il dopo-Monti" - Giornalettismo
 

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