Piano Bar : I "pastori"... del pianeta... Prologo
di Virginio Frigieri | 14/11/12 07:51 | servizio
Lombardreport.com
Piano Bar di Virginio Frigieri
I “pastori” … del pianeta …
Prologo:
Sono passati dieci anni da quando Jeremy Rifkin immaginava un futuro a idrogeno come alternativa ai combustibili fossili, ma finora più di qualche applicazione sperimentale non si è visto… i problemi di stoccaggio del medesimo sono risolti solo in parte e nel frattempo le compagnie petrolifere pur di spremere il pianeta fino all’ultima goccia di petrolio stanno facendo investimenti mastodontici su nuove tecnologie di estrazione come il devastante fracking (fatturazione idraulica) che oltre ad inquinare falde, e portare in superficie sostanze tossiche e maleodoranti quando non addirittura cancerogene sarebbero a detta di esperti del settore la causa di svariati terremoti. Naturalmente uso il condizionale perché non si può essere tuttologi ed esperti di tutto, ed io non so se hanno ragione quelli che si schierano a favore o contro queste tecniche.
Quel che è certo ma di cui nessuno vuole parlare, è che le risorse del pianeta con le conoscenze di oggi non possono garantire il tenore di vita e di spreco che abbiamo avuto per tutto il ‘900. Per dirla in altre parole, nel ‘900 abbiamo avuto mal contati un miliardo di persone su cinque (il 20%) che ha avuto a disposizione e sfruttato l’80% delle risorse del pianeta. Oggi si è varcata la soglia dei 7 miliardi di individui sul pianeta; se anche solo la metà di questi si dovesse mettere in testa di vivere, consumare e sprecare quello che consumiamo e sprechiamo noi del primo 20%, servirebbero da domattina altri due pianeti terra che non ci sono. E le teorie di Robert Maltus di cui vi ho dato ampio resoconto nella serie di articoli dedicati alla crisi alimentare dello scorso anno tornano prepotentemente d’attualità. La coperta è corta e i poteri forti e le lobbies che governano il pianeta ben lo sanno… non possono dirvelo in faccia per non aver contro tutte le chiese e le religioni del pianeta, ma state tranquilli che trovare energia, cibo, e lavoro per nove miliardi di individui fra meno di quarant’anni non sarà una sfida semplice.
Non si può nemmeno dire che su questo genere di intrecci delle grandi lobbies ai piani alti, nel corso degli anni non si sia scritto nulla, ma il problema è che si tratta spesso autori diversi che hanno scritto in periodi diversi e a distanza di diversi anni l’uno dall’altro.
Nel leggere il libro di Daniel Estulin
“il Club Bilderberg” si apprezza il lavoro certosino di ricostruzione e di collegamento tra fatti avvenuti anche a diversi anni di distanza e tra citazioni fatte da autori diversi in libri diversi; sullo sfondo, mentre l’autore racconta le sue verità, l’ombra dei servizi segreti aggiunge quel pizzico di suspance che alleggerisce la pesantezza dei temi trattati.
Nei sette articoli di cui potete leggere i titoli qua sotto, ho provato a fare un riassunto molto sintetico delle circa 240 pagine (sono più di 370 ma molte sono fotografie) in modo che anche quelli che hanno poco tempo per leggere abbiano comunque un’idea di cosa c’è dietro certe sigle e certi nomi; naturalmente qua e là ho inserito anche qualche considerazione personale.
La scaletta e questa:
1. Solo un Club di eccentrici Miliardari?
2. Il reclutamento dei nuovi adepti
3. Il CFR – un’inquietante onnipresenza
4. Una fitta rete di “affiliate”
5. Il Progetto dell’Unione Europea
6. Il controllo sui media e la caduta di Berlusconi
7. Appendice – Peppone e il compagno Rochefeller…
seguitemi e buona lettura.
Virginio Frigieri
Trader privato. Perito informatico ha lavorato in aziende di primaria importanza nazionale come Fiat e Gruppo Cremonini. Inizia ad interessarsi di borsa due o tre anni prima del bull-market del 1986. Nel 1990 iniziano le prime operazioni reali e anche le prime soddisfazioni. La sua formazione culturale lo porta ad addentrarsi ad appropriarsi e a sviscerare ogni sfaccettatura di ciò che sta analizzando. Nel 1998 decide di frequentare un corso di Analisi Tecnica organizzato da Lombardreport.com a Bologna e possiamo dire che è una svolta epocale. Il resto è storia recente di cui potete leggere in parte anche nel libro Top Trader d’Italia di Emilio Tomasini.
Top Trader d'Italia. La passione, la costanza e la meticolosità lo portano ben presto a distinguersi. Lombardreport.com lo recluta come redattore e sin dall’inizio la Sua rubrica riscuote ampi consensi. Accanto all’analisi tecnica sui principali indici del mercato, valute e il comparto dei preziosi, nella rubrica Piano Bar trovano spazio argomenti socio-politico-economici. Un riassunto degli articoli più belli del 2004-2005 sono raccolti nel libro Top Trader Magazine Vol.1 del 2006.
Top Trader Magazine. Vol. I, Libro di - Experta - Scienze sociali e professioni - ilmiolibro.it Saltuari e per questo motivo ricercati e frequentati i suoi corsi di Analisi Tecnica. Le ultime edizioni si sono tenute a Modena Bologna e Torino
Piano Bar : I "pastori" del pianeta - Parte 1 di 7
di Virginio Frigieri | 16/11/12 01:10 | servizio
Lombardreport.com
Piano Bar di Virginio Frigieri
I “pastori” … del pianeta 1/7
Solo un club di eccentrici miliardari?
Ci sono persone convinte che certe organizzazioni siano nella peggiore delle ipotesi, un’oscura paranoia di menti squilibrate o nella migliore delle ipotesi una naturale estensione della politica del potere.
In realtà queste lobbies sono potentissime ben organizzate , ramificate e stratificate su molti livelli; al momento opportuno, riescono sempre ad intervenire in ogni angolo del pianeta infiltrando le persone ritenute “giuste” per il perseguimento dei loro obiettivi. Se definire tali organizzazioni “criminali” prima ancora di iniziare può sembrare esagerato, è comunque certo che poco hanno a che vedere con la democrazia e l’interesse dei popoli; volendo parafrasare il buon Marco Della Luna, questi signori sono alla fine in ultima analisi i veri “pastori” dell’umanità.
A dispetto di chi si immagina un ristretto club di duecento-trecento eccentrici pezzi grossi che ogni tanto si incontrano per fissare interessi e obiettivi comuni da perseguire, si constaterà andando avanti che in ogni centro di potere americano, dall’entourage della Casa Bianca, all’FBI, dalla Cia ai vertici militari Usa e della Nato, dalle grandi banche d’affari, come nella FED , non vi è settore della pubblica amministrazione americana dove si muova foglia che questo sistema di lobbies non voglia; non parliamo poi della fitta rete di appoggi e organizzazioni internazionali capaci di influire su scelte e decisioni di portata mondiale su cui queste lobbies possono contare per fare ingerenza negli affari interni di nazioni sovrane. Ma andiamo per ordine:
Nel 1954 dopo meno di un decennio dalla fine della seconda guerra mondiale, il principe dei Paesi Bassi, Bernhard è convinto e sostiene che diverse disgrazie economiche come la grande depressione si sarebbero potute evitare se i leader più influenti avessero potuto gestire gli eventi mondiali in privato, andando oltre le posizioni pubbliche che erano obbligati a mantenere. Per questo motivo nel 1954 propone un meeting di tre giorni durante i quali fare incontrare le menti più rappresentative del mondo economico, politico, industriale e militare. Questa riunione si terrà dal 29 al 31 maggio di quell’anno all’hotel Bilderberg di Oosterbeek in Olanda.
Alla fine del meeting i partecipanti a questo primo incontro decideranno di dar vita ad una società segreta.
Esiste anche una seconda versione secondo cui il principe Bernhard all’inizio degli anni ’30 era un ufficiale delle Reiter-SS e faceva parte dello staff di un ufficiale, un certo Farben Bilder a cui Bernhard dedicherebbe il nome
“Bilderberg Group” in omaggio all’iniziativa di Bilder di costituire il “Circolo degli Amici” di Heinrich Himmler.
Quale che sia la versione giusta, è durante quel primo incontro che vengono stabiliti gli obiettivi e la missione del gruppo ribaditi e mantenuti in tutti questi anni allo scopo di creare una comunità di intenti tra Europa e Stati Uniti per governare assieme il mondo con accordi strategici politici ed economici. La Nato era inizialmente lo strumento ideale per agire o reagire, poiché forniva loro la possibilità di realizzare i loro piani di “guerra permanente” e le loro politiche di “ricatto nucleare”. Le riunioni annuali del gruppo sono segrete e né il pubblico né tanto mento la stampa o i media sono autorizzati ad assistere. Esiste una sorta di comitato permanente che è presente ad ogni raduno ed una cerchia di personaggi di spicco che vengono invitati di volta in volta; chi fa una buona impressione torna… gli altri a casa.
La seconda grossa organizzazione che opera nell’orbita del Bilderberg è la
“Tavola Rotonda” che comprende il
“Britains’ Royal Institute of International Affairs”, gli “Istituti di affari Internazionali” del Canada, dell’Australia, del Sud Africa e dell’India (ndr ex impero britannico sono tutti i paesi in cui si coniavano le sterline d’oro) ed ancora dell’Olanda; a questi si aggiungono gli
“Istitute of Pacific Relation” di Cina, Russia e Giappone. Infine esiste un distaccamento della “Tavola Rotonda” con sede negli Stati Uniti che si chiama
“Council on Foreign Relations” comunemente detto
CFR, la cui origine risale addirittura al 1921 per opera tra gli altri di un tale Edward Mandell House, che fu il consigliere politico e vero manovratore dell’amministrazione Wilson dal 1913 al 1921. Terminato il mandato di Wilson nel 1921 House e i suoi sostenitore fondano appunto il CFR con l’intento di creare un governo unico mondiale basato su un sistema finanziario centralizzato e condito da un mix di capitalismo e socialismo , opportunismo ed idealismo. Al primo meeting del CFR si ritrova attorno al tavolo tutta l’èlite più ricca e famosa degli Stati Uniti. Entro il primo anno di vita, la Fondazione Rockefeller e la Carnagie stanziano dei finanziamenti che consentono al CFR di espandersi. Nel 1940 sotto l’amministrazione di Roosvelt il Dipartimento di Stato è pieno di membri del CFR e la successiva generazione di membri del CFR riuscirà ad inserirsi in quasi tutti i centri di potere. Nel 1929 Charles Pratt uno degli eredi della ricchezza della “Standard Oil” dei Rockefeller donerà al CFR una residenza a New York tra la Park Avenue e la 68esima strada chiamata Harold Prett House che è a tutt’oggi il quartier generale del CFR. Nonostante l’importante ruolo del CFR nella formazione di molte decisioni governative, si stima che solo un americano su cinquemila conosce l’organizzazione e ancora meno sono al corrente dei suoi reali scopi. (NDR laggasi … solo una pecorella su cinquemila conosce “il pastore” e meno di uno su cinquemila conosce effettivamente quali sono i suoi veri obbiettivi.) Nel 2006 oltre 4000 persone appartenenti all’establishment del potere degli Stati Uniti erano membri del CFR.
La lista dei membri del CFR include i principali dirigenti del New York Times, del Washington Post, del Los Angeles Times, del Wall Street Journal, dela NBC, della CBS, della ABC, della FOX, del Time, di Fortune, di Business week, di U.S News e di World Report per citare solo le principali. Che ci sia qualche connessione tra questo elenco e il grande anonimato di cui il CFR ha goduto per oltre 50 anni della sua esistenza lo lasciamo decidere ai lettori…
Rispondendo ad una indagine della CIA oltre 25 anni fa , l’editrice del Washington Post Katherine Graham disse: “ci sono cose che all’opinione pubblica non servono e che non deve sapere su di noi”.
Se il CFR ha molta influenza nelle vicende interne statunitensi, il buon David Rochefeller nel 1973 per non farsi mancare nulla ha pensato bene di fondare un’altra organizzazione affine , sempre con l’obiettivo di un governo unico mondiale che si differenzia per il fatto che i suoi membri rappresentano l’alleanza mondiale del commercio nelle tre princpali macro aree: il Nord America, l’Europa Occidentale e l’Asia. Si chiama
Trilateral Commission detta anche TC. Prima di fondarla nel 1972 al meeting del Bilderberg Group di Knokke in Belgio, Rockefeller ha testato e discusso l’idea di darle vita; il risultato finale, oggi è che molti appartenenti al CFR e al Bilderberg partecipano anche alla Trilateral Commission.
Quindi per riepilogare, e siamo solo al primo livello, abbiamo il CFR che coinvolge solo membri americani in vicende americane, il Bilderberg a cui partecipano solo personalità di Stati Uniti, Canada ed Europa Occidentale e Trilateral Commission che coinvolge tutto il potere finanziario del mondo. Il comune denominatore di questi gruppi è la famiglia Rockefeller.
Di seguito un pò di link per approfondire:
Sintesi sulla Trilateral Commission la trovate su Wikipedia
Elenco completo dei membri della Trilateral aggiornato al 2011
Un veloce curriculum dei membri italiani circa a metà pagina
Resoconto della riunione della trilaterale del 18 maggio 2010
Della riunione di aprile in cui Monti ha ceduto la presidenza a Jean Claude Trichet, da ampio resoconto il Sole 24 Ore
Altre informazioni le trovate qua
Non stupitevi del fatto che nell’elenco degli affiliati troverete dei vari paesi, personaggi di destra e di sinistra; queste organizzazioni hanno interesse a poter mettere in campo alla bisogna il personaggio ritenuto in quel momento quello adatto a gestire una certa situazione, a prescindere dall’orientamento politico; accade anche durante le elezioni del presidente degli Stati Uniti; e se alla fine il CFR non riesce a far eleggere il suo candidato alla Casa Bianca, potete star certi che riuscirà comunque ad avere in molti ruoli dell’amministrazione e dell’entourage del presidente uomini suoi o a lei collegati, in grado alla fine di condizionare pesantemente le scelte del Presidente stesso.