Ignatius
sfumature di grigio
Popov, senza (per davvero) polemica, posso farti una domanda, anzi due?
Trovo legittimo che una forza politica non voglia appoggiare la nomina di un condannato alla presidenza di una camera.
Ritengo che tu non sia il tipico "hater paraocchiuto" della rete (di stampo PD, Lega o M5S: non ci sono molte differenza) che ritwitta e laika e rilancia tutte le notizie, anche se false, contro gli avversari politici e minimizza i problemi della "sua" forza politica, per cui ti pongo questa domanda.
Premessa (necessaria per dimostrare che non mi baso su quanto scritto da Repubblica o dal Giornale, bensì verifico le fonti autentiche):
- il M5S ha uno Statuto approvato con democrazia diretta dalla base: link -> https://s3-eu-west-1.amazonaws.com/associazionerousseau/documenti/statuto_MoVimento_2017.pdf
- oltre allo Statuto, è presente anche un Codice Etico: link -> https://s3-eu-west-1.amazonaws.com/associazionerousseau/documenti/codice_etico_MoVimento_2017.pdf
- lo Statuto del M5S, oltre a definire le prerogative del "Capo Politico", definisce quelle del "Garante"
- il Garante
Insomma: il Garante è il "padre spirituale" di un Movimento che si contraddistingue per la sua onestà e disinteresse (art. 3 punto f dello Statuto) anche se, a un lettore malizioso, il sospetto di qualche persistente traccia di ingenuità rimane [ma ciò è OT].
Dopo questa documentata premessa, la domanda è: ma secondo te, come mai un condannato non può essere candidato per il M5S, non può essere votato (nemmeno in un altro partito) come presidente della Camera, non può essere per la nomina presso enti, consorzi e società (Codice Etico, art. 4), ma può fare il Garante del Movimento?
In particolare, il mio dubbio è collegato a quella che per me è un dubbio sulla sensatezza della democrazia diretta, ovvero la "manipolabilità" degli elettori, e che si è manifestato qualche mese fa quando, improvvisamente,
- l'allora Blog del M5S ha proposto agli iscritti di sciogliere l'alleanza al parlamento europeo con il partito euroscettico UKIP e allearsi con la frangia ultraeuropeista, e la base ha risposto che era un'ottima idea;
- poche ore dopo, il Blog ha proposto agli iscritti di ripensarci, e di riallearsi con l'UKIP, e la base ha risposto che era un'ottima idea.
In concreto, se domani il Garante (Grillo) decide che ha perso la fiducia verso Di Maio, ritengo abbastanza probabile che gli elettori lo seguano.
Domanda numero due: per il M5S non sarebbe meglio optare per un Garante non condannato, ma soprattutto meno carismatico di Grillo (Zagrebelsky, Davigo...)?
Trovo legittimo che una forza politica non voglia appoggiare la nomina di un condannato alla presidenza di una camera.
Ritengo che tu non sia il tipico "hater paraocchiuto" della rete (di stampo PD, Lega o M5S: non ci sono molte differenza) che ritwitta e laika e rilancia tutte le notizie, anche se false, contro gli avversari politici e minimizza i problemi della "sua" forza politica, per cui ti pongo questa domanda.
Premessa (necessaria per dimostrare che non mi baso su quanto scritto da Repubblica o dal Giornale, bensì verifico le fonti autentiche):
- il M5S ha uno Statuto approvato con democrazia diretta dalla base: link -> https://s3-eu-west-1.amazonaws.com/associazionerousseau/documenti/statuto_MoVimento_2017.pdf
- oltre allo Statuto, è presente anche un Codice Etico: link -> https://s3-eu-west-1.amazonaws.com/associazionerousseau/documenti/codice_etico_MoVimento_2017.pdf
- lo Statuto del M5S, oltre a definire le prerogative del "Capo Politico", definisce quelle del "Garante"
- il Garante
- se qualcuno si appella contro la decisione del Comitato di Garanzia sul possesso o la perdita dei requisiti di iscrizione, decide chi tenere e chi cacciare (art. 3)
- viene interpellato dal Capo Politico per decidere se una persona è candidabile (art. 3) [non capisco se si intende "candidabile" alle elezioni politiche o all'ingresso nel movimento, peraltro: my fault]
- può proporre agli Iscritti la sfiducia al Capo Politico (art. 4)
- propone all'Assemblea la scelta del Tesoriere (art. 6)
- mi pare di capire che possa chiedere la ripetizione dei voti dell'Assemblea (ma l'art. 6 punto g non è chiarissimo)
- in caso di dubbi, è l'autore dell'interpretazione autentica e insindacabile delle norme dello Statuto (art. 8)
- è eletto mediante consultazione in Rete, all’interno di una rosa di candidati non inferiore a 3 (tre), che il Comitato di Garanzia propone avuto riguardo a figure che si siano distinte per il determinante contributo alla storia ed all’azione politica del MoVimento 5 Stelle e dunque per la loro rappresentatività e statura morale
Il Garante resta in carica a tempo indeterminato e può essere revocato, in ogni tempo, su proposta deliberata dal Comitato di Garanzia a maggioranza assoluta dei propri componenti e ratificata da una consultazione in Rete degli iscritti, purché prenda parte alla votazione la maggioranza assoluta degli iscritti ecc. ecc.
Il Codice Etico riporta, tra le altre cose:- viene interpellato dal Capo Politico per decidere se una persona è candidabile (art. 3) [non capisco se si intende "candidabile" alle elezioni politiche o all'ingresso nel movimento, peraltro: my fault]
- può proporre agli Iscritti la sfiducia al Capo Politico (art. 4)
- propone all'Assemblea la scelta del Tesoriere (art. 6)
- mi pare di capire che possa chiedere la ripetizione dei voti dell'Assemblea (ma l'art. 6 punto g non è chiarissimo)
- in caso di dubbi, è l'autore dell'interpretazione autentica e insindacabile delle norme dello Statuto (art. 8)
- è eletto mediante consultazione in Rete, all’interno di una rosa di candidati non inferiore a 3 (tre), che il Comitato di Garanzia propone avuto riguardo a figure che si siano distinte per il determinante contributo alla storia ed all’azione politica del MoVimento 5 Stelle e dunque per la loro rappresentatività e statura morale
Il Garante resta in carica a tempo indeterminato e può essere revocato, in ogni tempo, su proposta deliberata dal Comitato di Garanzia a maggioranza assoluta dei propri componenti e ratificata da una consultazione in Rete degli iscritti, purché prenda parte alla votazione la maggioranza assoluta degli iscritti ecc. ecc.
costituisce condotta grave ed incompatibile con la candidatura ed il mantenimento di una carica elettiva quale portavoce ( ovvero: eletto) del MoVimento 5 Stelle la condanna, anche solo in primo grado, per qualsiasi reato commesso con dolo fatto salvo quanto previsto all’ultimo comma (*) del presente articolo; a tal fine, sono equiparate alla sentenza di condanna la sentenza di patteggiamento, il decreto penale di condanna divenuto irrevocabile e l’estinzione del reato per prescrizione intervenuta dopo il rinvio a giudizio.
La ricezione, da parte del portavoce, di "informazioni di garanzia" o di un "avviso di conclusione delle indagini" non comporta alcuna automatica valutazione di gravità dei comportamenti potenzialmente tenuti dal portavoce stesso, sempre salvo quanto previsto al comma che precede.
(*) E’ invece rimessa all’apprezzamento discrezionale degli Organi Associativi a ciò deputati, la valutazione di gravità ai fini disciplinari di pronunzie di dichiarazione di estinzione del reato per esito positivo della messa alla prova, di sentenze di proscioglimento per speciale tenuità del fatto, di dichiarazione di estinzione del reato per prescrizione nonché la gravità di fatti astrattamente riconducibili ai c.d. reati d’opinione nonché di fattispecie in cui l’espressione di un pensiero o di un’opinione possa dar luogo alla contestazione di un reato nonché di fatti commessi pubblicamente per motivi di particolare valore politico, morale o sociale.
La ricezione, da parte del portavoce, di "informazioni di garanzia" o di un "avviso di conclusione delle indagini" non comporta alcuna automatica valutazione di gravità dei comportamenti potenzialmente tenuti dal portavoce stesso, sempre salvo quanto previsto al comma che precede.
(*) E’ invece rimessa all’apprezzamento discrezionale degli Organi Associativi a ciò deputati, la valutazione di gravità ai fini disciplinari di pronunzie di dichiarazione di estinzione del reato per esito positivo della messa alla prova, di sentenze di proscioglimento per speciale tenuità del fatto, di dichiarazione di estinzione del reato per prescrizione nonché la gravità di fatti astrattamente riconducibili ai c.d. reati d’opinione nonché di fattispecie in cui l’espressione di un pensiero o di un’opinione possa dar luogo alla contestazione di un reato nonché di fatti commessi pubblicamente per motivi di particolare valore politico, morale o sociale.
Insomma: il Garante è il "padre spirituale" di un Movimento che si contraddistingue per la sua onestà e disinteresse (art. 3 punto f dello Statuto) anche se, a un lettore malizioso, il sospetto di qualche persistente traccia di ingenuità rimane [ma ciò è OT].
Dopo questa documentata premessa, la domanda è: ma secondo te, come mai un condannato non può essere candidato per il M5S, non può essere votato (nemmeno in un altro partito) come presidente della Camera, non può essere per la nomina presso enti, consorzi e società (Codice Etico, art. 4), ma può fare il Garante del Movimento?
In particolare, il mio dubbio è collegato a quella che per me è un dubbio sulla sensatezza della democrazia diretta, ovvero la "manipolabilità" degli elettori, e che si è manifestato qualche mese fa quando, improvvisamente,
- l'allora Blog del M5S ha proposto agli iscritti di sciogliere l'alleanza al parlamento europeo con il partito euroscettico UKIP e allearsi con la frangia ultraeuropeista, e la base ha risposto che era un'ottima idea;
- poche ore dopo, il Blog ha proposto agli iscritti di ripensarci, e di riallearsi con l'UKIP, e la base ha risposto che era un'ottima idea.
In concreto, se domani il Garante (Grillo) decide che ha perso la fiducia verso Di Maio, ritengo abbastanza probabile che gli elettori lo seguano.
Domanda numero due: per il M5S non sarebbe meglio optare per un Garante non condannato, ma soprattutto meno carismatico di Grillo (Zagrebelsky, Davigo...)?