Sinistra o non sinistra, sta di fatto che, quando si è all'opposizione (o quando si scrive per il FQ), è facile essere cerchiobottisti, o forse è meglio scrivere "essere contro a prescindere".
Esempio banale:
Se il Governo lascia fallire una banca a danno dei correntisti, lo si può accusare perché non ha rimborsato i risparmiatori (senza lodarlo perché non ha gravato sulla collettività).
Se il Governo salva la banca, lo si può accusare perché ha utilizzato fondi pubblici (senza lodarlo perché ha salvato i correntisti).
Se il Governo istituisce i voucher, lo si può accusare perché sono essi uno strumento di sfruttamento dei lavoratori.
Se il Governo elimina i voucher, lo si può accusare perché impedisce agli onesti di pagare ripetizioni e piccoli lavoretti in modo legale.
Un esempio concretissimo dal passato (che credo di aver citato nel thread dell'Umorista Involontario): quando il governo Monti limitò l'uso dei contanti, il Blog di Grillo scrisse che era uno scandaloso favore alle banche, che non serviva per fermare l'evasione fiscale che viene fatta tramite paradisi fiscali ecc.; quando il governo Renzi ampliò l'uso dei contanti, il Blog di Grillo scrisse che era uno scandaloso favore a evasori e corruttori.
E così via.
Però, se si arriva a governare, può capitare di dovere prendere decisioni, e
1) tali decisioni verranno giudicate sbagliate da chi prima era al governo e ora è all'opposizione (e forse anche dal FQ)
2) tali decisioni possono comunque essere classificate come "di destra" o "di sinistra".
Ciò detto, per me il M5S è molto di sinistra (se non ha cambiato il programma: una volta era più semplice leggerlo) quando scrive che Internet dovrebbe essere gratis per tutti, il che presuppone la nazionalizzazione (o la sovvenzione con soldi pubblici) delle compagnie telefoniche, e simili interventi in campo bancario, ed è molto di destra quando propone la sparizione di quelle norme che ostacolano l'evasione fiscale da parte dei lavoratori autonomi.
Amen.
A proposito: una volta era "di destra" pensare all'equilibrio dei conti pubblici, mentre i partiti "di sinistra" erano ansiosi di dare diritti e soldi a tutti, spesso e volentieri a carico dello Stato.
In Italia, di recente, sembra che il disinteresse per l'equilibrio dei conti pubblici sia più "di destra" (con appoggio da parte del M5S), mentre quelli che dicono (ma "far il dire e il fare c'è di mezzo il mare") che i conti in ordine sono un Bene sono rimasti solo nel centrosinistra (più Bonino e Giannino, mi pare).