ARMI di distruzione di massa Americane
Un eventuale bombardamento alle installazioni nucleari dell’Iran causerebbe la contaminazione atomica dell’India.
In meno di due giorni le particelle di uranio impoverito arriverebbero, in sospensione nell’atmosfera, nell’area nord dell’India, che è sottovento rispetto all’Iran.
Anche il Pakistan e l’Asia centrale risulterebbero contaminati, e probabilmente parti dell’Egitto e del Medio Oriente.
E’ il parere di Leuren Moret, una scienziata che ha lavorato al Livermore Laboratory USA, e che è la massima autorità sugli effetti a lungo termine dell’uranio impoverito. (2)
Gli americani userebbero potenti bombe bunker-buster per distruggere i laboratori iraniani che sono interrati a notevole profondità.
E ogni bomba bunker-buster si ritiene contenere almeno due tonnellate di uranio impoverito (DU) che le fornisce il suo potere di penetrazione.
La natura piroforica del DU (per cui si accende a temperature basse) che lo vaporizza nell’aria, e l’affinità delle particelle di uranio con un fosfato che si trova nel DNA umano (dove le molecole di fosfato verrebbero sostituite da questa sostanza radioattiva)
fanno del DU un distruttore selettivo del DNA, sottoposto a un bombardamento debole ma permanente di particelle alfa: per cui la contaminazione avrebbe effetto non su una sola generazione, ma sulle seguenti.
Pandemia di tumori e di diabete nella prima generazione, sarebbero seguiti da tragiche malformazioni nella generazione seguente.
Il DU «è la vera e finale arma di distruzione di massa», ha detto la Moret.
L’attuale altissima incidenza di diabete in India è per lei causata dalle esplosioni nucleari sperimentali, condotte da India e Pakistan.
«Hanno contaminato l’Himalaya, e dunque le acque».
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