CHI INCITA ALL'ODIO CONTRO CHI NON SI VUOLE VACCINARE (1 Viewer)

tontolina

Forumer storico
vorrei ricordare al sig. Scanzi che lui si è vaccinato con i soldi delle mie tasse....
lo Stato italiano mi decurta la pensione di una cifra esorbitante proprio per coprire anche quelle spese
quindi la sua "vaxxinazione" non è gratuita tout cour ma è anche a spese mie; potrebbe almeno ringraziarmi.

Inoltre la "vaxxinazione" dovrebbe essere sufficiente per garantirgli di non ammalarsi di covid19 e non essere contagioso
in caso contrario dovrebbe essere coerente con le sue scelte e pagarsi se si ammalasse e poi, va da sè, essendo contagioso pagare anche le mie spese visto che mi ha pure contagiato

questo per dire a Scanzi
di PIANTARLA di fare lo stronzo e di studiare prima di lanciare anatemi contro la metà degli italiani
il grenn pass non garantisce niente.... anzi pare che i vaxxinati siano molto più contagiosi almeno per 251 volte di più degli altri
veda la moglie di Zingaretti che oggi è ammalata di covid19 pur avendo fatto la doppia dose di vaxxino ------ Zingaretti in quarantena, moglie positiva al covid nonostante il vaccino

c'è anche qualcuno che muore di covid non solo in Israele ma anche in Italia

Infermiere vaccinato con doppia dose Pfizer muore di Covid
https://www.unionesarda.it › ... › Sassari e provincia

Infermiere vaccinato con doppia dose Pfizer muore di Covid: era in vacanza in Sardegna. Sassari e provincia - L'Unione Sarda.it.


veda anche quello che è successo al medico dell'ospedale di Lecce e all'infermiere di Perugia
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E allora a cosa serve il green pass?

VACCINATI E…POSITIVI: SEMPRE PIÙ CASI. ACCADE ANCHE AGLI OSPEDALI DI LECCE E PERUGIA
18 Agosto 2021
Redazione

Un medico pediatra, vaccinato con entrambe le dosi, è stato trovato positivo all’ospedale di Lecce. Questo tipo di casi, medici e infermieri vaccinati che risultano positivi al covid, stanno sempre più aumentando.
L’Asl sta provvedendo al tracciamento dei bambini visitati dallo specialista. Oltre a lui, almeno due piccoli pazienti ricoverati sono risultati positivi. Nel frattempo è stata disposta la chiusura del reparto bloccando gli accessi esterni.
A Perugia il copione è lo stesso. Siamo nel reparto di Endocrinologia e Malattie Metaboliche dell’ospedale Santa Maria della Misericordia. Ore 18,00 di martedì 17 agosto, la porta del reparto non si apre. I parenti dei ricoverati con tanto di green pass e foglio di triage completato (pronti alla ulteriore misurazione della temperatura e alla disinfezione mani), vengono informati da due medici che non potranno entrare in visita dei propri cari.
Non è possibile accedere perché un infermiere addetto al reparto è risultato positivo, pertanto tutti i pazienti saranno soggetti a tampone.
Un parente chiede delucidazioni: “Dottore ma se questo infermiere è vaccinato, come è possibile? Il vaccino non funziona? Quindi il green pass è inutile chiederlo!”

La risposta è stata: “Ma no il vaccino serve a non prendere il covid in modo grave”.
Questa è la nuova ‘tesi ufficiale’ fornita da un mese a questa parte, ormai appurato che la somministrazione del vaccino non garantisce di non essere positivo. Una risposta ufficiale, invece, ancora non è arrivata alla domanda: E allora a cosa serve il green pass? -
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tontolina

Forumer storico
ora poichè i vaxxinati possono ammalarsi-morire-contagiare
Scanzi, se fosse onesto ed intelligente, comincerebbe a chiedere a gran voce le cure domiciliari precoci
che curano bene
in questo modo gli ospedali sarebbero meno ingolfati di gente impaurita
 

tontolina

Forumer storico
In apertura del tg parliamo di uno studio condotto
dall’Università di Oxford in Vietnam. Operatori sanitari vaccinati
con doppia dose sono risultati portatori della variante delta con
una carica virale 251 volte superiore a quella del primo ceppo
del virus. Lo studio è ancora in pre-print, cioè in una fase non
ancora definitiva della ricerca.
 

tontolina

Forumer storico
Messina, muore un altro infermiere: era in gravi condizioni dopo la seconda dose di vaccino ma senza patologie pregresse
Morto un infermiere di 49 anni a Messina: non aveva patologie pregresse, ha iniziato a sentirsi male dopo la seconda dose del vaccino Pfizer fino a finire in terapia intensiva


per me lui è morto di covid indotto dalla vaccinazione

la domanda che sorge spontanea è:" ma era anche contagioso?"
è lecita perchè ormai è risaputo che alcune epidemie sono scatenate proprio dalle vaccinazioni!
 

tontolina

Forumer storico
Fa il vaccino e muore per aneurisma cerebrale: L’Ospedale: “Nessun nesso”
Tragedia a Reggio Calabria dove un imprenditore, Diego Laurendi, 35 anni, è morto dopo alcuni giorni di agonia agli ospedali Riuniti. Due giorni prima di sentirsi male aveva fatto la seconda dose del siero sperimentale



solo in Italia non trovano mai il nesso [medici incapaci?]
hanno ragione i medici tedeschi che trattano le notizie mediche italiane come fake news
 

tontolina

Forumer storico

VERO GIORNALE, 27.08.2021 – Il telegiornale di FEDERAZIONE RINASCIMENTO ITALIA

Le conclusioni del medico legale Karen Dilks non lasciamo spazio a dubbi: la conduttrice della Bbc Lisa Shaw è morta a causa delle complicazioni del vaccino Astrazeneca
- “Vaccinati contagiosi”,
guerra al green pass: Cagliari tappezzata di cartelloni contro i vaccini. E l’associazione dei Comuni cosa fa? Va al fianco della Regione contro i 173 medici che hanno fatto ricorso contro la sospensione
- Mentre da varie zone d’Italia arrivano notizie di nuove sospensioni di sanitari non vaccinati, è giusto chiedersi: una legge può retroattivamente modificare i contratti di lavoro firmati?
- Giannelli (presidente associazione presidi): “tamponi siano gratuiti solo per chi non vuole vaccinarsi”
– In Danimarca via le restrizioni con l’80% di vaccinati, l’Italia vicinissima a quella soglia invece continua a paventare nuovi limiti ai diritti
- Cosa si nasconde dietro il nuovo terrorismo dell’Afghanistan improvvisamente tornato alla ribalta con l’amministrazione Biden? Tra piramidi di potere, destabilizzazioni e nuove guerre all’orizzonte
- Il giornalista Francesco Amodeo lancia l’ipotesi green sulla questione Afghanistan: “li si trovano grandi risorse per la transizione ecologica, americani e cinesi hanno fatto accordo con i talebani”
- Il giornalita Michael Shellenberger da sempre critico sugli allarmi ambientalisti ribadisce la sua tesi ed in una intervista sul sito di Mitt Dolcino rilancia il tema del falso green
– Taiwan, aumento del 20% dei prezzi dei chip: l’inflazione corre sempre di più
– Finisce sul Corriere il camion vela per la candidatura a sindaco di Torino di Ugo Mattei
 

tontolina

Forumer storico
Agamben: è la società del controllo
Maurizio Blondet 31 Agosto 2021


LA VERA POSTA IN GIOCO.

Quello che colpisce nelle discussioni sul green pass e sul vaccino è che, come avviene quando un paese scivola senza accorgersene nella paura e nell’intolleranza – e indubbiamente questo sta avvenendo oggi in Italia – è che le ragioni percepite come contrarie non solo non sono in alcun modo prese seriamente in esame, ma vengono rifiutate sbrigativamente, quando non diventano puramente e semplicemente oggetto di sarcasmi e di insulti.
Si direbbe che il vaccino sia diventato un simbolo religioso, che, come ogni credo, funge da spartiacque fra gli amici e i nemici, i salvati e i dannati.

Come può pretendersi scientifica e non religiosa una tesi che rinuncia allo scrutinio delle tesi divergenti?


Per questo è importante innanzitutto chiarire che il problema per me non è il vaccino, così come nei miei precedenti interventi in questione non era la pandemia, ma l’uso politico che ne viene fatto, cioè il modo in cui fin dall’inizio essi sono stati governati.

Ai timori che si affacciavano nel documento che ho firmato con Massimo Cacciari, qualcuno ha incautamente obiettato che non c’era da preoccuparsi, «perché siamo in una democrazia».
Com’ è possibile che non ci si renda conto che un paese che è ormai da quasi due anni in stato di eccezione e in cui decisioni che comprimono gravemente le libertà individuali vengono prese per decreto (è significativo che i media parlino addirittura di «decreto di Draghi», come se emanasse da un singolo uomo) non è più di fatto una democrazia?

Com’è possibile che la concentrazione esclusiva sui contagi e sulla salute impedisca di percepire la Grande Trasformazione che si sta compiendo nella sfera politica, nella quale, com’ è avvenuto col fascismo, un cambiamento radicale può prodursi di fatto senza bisogno di alterare il testo della Costituzione?

E non dovrebbe dare da pensare il fatto che ai provvedimenti eccezionali e alle misure di volta in volta introdotte non viene assegnata una scadenza definitiva, ma che essi vengono incessantemente rinnovati, quasi a confermare che, come i governi non si stancano di ripetere, nulla sarà più come prima e che certe libertà e certe strutture basilari della vita sociale a cui eravamo abituati sono annullate sine die?
Se è certamente vero che questa trasformazione – e la crescente depoliticizzazione della società che ne risulta – erano già in corso da tempo, non sarà per questo tanto più urgente soffermarsi a valutarne finché siamo in tempo gli esiti estremi?
È stato osservato che il modello che ci governa non è più la società di disciplina, ma la società di controllo -ma fino a che punto possiamo accettare che questo controllo si spinga?


È in questo contesto che si deve porre il problema politico del green pass, senza confonderlo col problema medico del vaccino, a cui non è necessariamente collegato (abbiamo fatto in passato vaccini di ogni tipo, senza che mai questo discriminasse due categorie di cittadini). Il problema non è, infatti, soltanto quello, pure gravissimo, della discriminazione di una classe di cittadini di serie B: è anche quello, che sta certamente più a cuore dell’altro ai governi, del controllo capillare e illimitato che esso permette sui titolari stoltamente fieri della loro “tessera verde”.
Com’è possibile — chiediamo ancora una volta — che essi non si rendano conto che, obbligati a mostrare il loro passaporto persino quando vanno al cinema o al ristorante, saranno controllati in ogni loro movimento?

Nel nostro documento avevamo evocato l’analogia con la “propiska”, cioè col passaporto che i cittadini dell’Unione sovietica dovevano esibire per spostarsi da una località all’altra.
È questa l’occasione di precisare, visto che purtroppo sembra necessario, che cos’ è un’analogia giuridico-politica. Ci è stato senza alcun motivo rimproverato di istituire un paragone fra la discriminazione risultante dal green pass e la persecuzione degli ebrei.
È bene precisare una volta per tutte che solo uno stolto potrebbe equiparare i due fenomeni, che sono ovviamente diversissimi.
Non meno stolto sarebbe però chi rifiutasse di esaminare l’analogia puramente giuridica — io sono giurista di formazione — fra due normative, quali sono quella fascista sugli ebrei e quella sull’istituzione del green pass.
Forse non è inutile rilevare che entrambe le disposizioni sono state prese per decreto legge e che entrambe, per chi non abbia una concezione meramente positivistica del diritto, risultano inaccettabili, perché — indipendentemente dalle ragioni addotte — producono necessariamente quella discriminazione di una categoria di esseri umani, a cui proprio un ebreo dovrebbe essere particolarmente sensibile.

Ancora una volta tutte queste misure per chi abbia un minimo di immaginazione politica vanno situate nel contesto della Grande Trasformazione che i governi delle società sembrano avere in mente — ammesso che non si tratti invece, come pure è possibile, del procedere cieco di una macchina tecnologica ormai sfuggita a ogni controllo. Molti anni fa una commissione del governo francese mi convocò per dare il mio parere sull’istituzione di un nuovo documento europeo di identità, che conteneva un chip con tutti i dati biologici della persona e ogni altra possibile informazione sul suo conto. Mi sembra evidente che la tessera verde è il primo passo verso questo documento la cui introduzione è stata per qualche ragione rimandata.

Su un ultima cosa vorrei richiamare l’attenzione di chi ha voglia di dialogare senza insultare.
Gli esseri umani non possono vivere se non si danno per la loro vita delle ragioni e delle giustificazioni, che in ogni tempo hanno preso la forma di religioni, di miti, di fedi politiche, di filosofie e di ideali di ogni specie.
Queste giustificazioni sembrano oggi — almeno nella parte dell’umanità più ricca e tecnologizzata — venute meno e gli uomini si trovano forse per la prima volta di fronte alla loro pura sopravvivenza biologica, che, a quanto pare, si rivelano incapaci di accettare.
Solo questo può spiegare perché, invece di assumere il semplice, amabile fatto di vivere gli uni accanto agli altri, si sia sentito il bisogno di instaurare un implacabile terrore sanitario, in cui la vita senza più giustificazioni ideali è minacciata e punita a ogni istante da malattie e morte.
Così come non ha senso sacrificare la libertà in nome della libertà, così non è possibile rinunciare, in nome della nuda vita, a ciò che rende la vita degna di essere vissuta.

 

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