Repsol, compagnia petrolifera spagnola, difende a spada tratta quindi il suo centauro di punta, giudicando assolutamente iniqua la punizione inflitta dalla direzione di gara al pilota italiano: sebbene l’8 novembre a Valencia Rossi partirà ultimo, la Repsol si sente ancora defraudata e non più in linea con questa MotoGP.
“Al settimo giro della gara fra Marquez e Rossi in una battaglia per il terzo posto che ha visto diversi sorpassi, l’italiano, in un’azione assolutamente intenzionale, ha calciato in modo antisportivo il pilota Repsol Honda, facendolo cadere a terra. Anche se Marquez è fortunatamente uscito illeso dall’attacco, per Repsol il comportamento di Rossi è assolutamente inaccettabile perché ha messo in pericolo – in modo premeditato e antisportivo – la sicurezza del pilota del team Repsol Honda. La Repsol considera questo un atto antisportivo incompatibile con i valori dello sport e della competizione”.
Infine la compagnia petrolifera afferma: “
Repsol è profondamente rattristata dell’esistenza di situazioni come quelle che si sono verificate a Sepang, in particolare in quanto la società si sente orgogliosa dei valori sportivi: amicizia, agonismo e l’impegno dei piloti. Senza questi valori, non avrebbe senso per Repsol partecipare allo sport come sponsor”.