A prescindere da quel che accadrà il 24 prossimo, volendo credere comunque ed a prescindere che Sarlo non la passerà liscia, mi sono soffermato sulle eventuali ipotesi di reato che gli potrebbero essere contestate. La prima è legata al raggiro ormai palese, il quale potrebbe configurare il reato di truffa di cui all'articolo 640 del codice penale che così recita:"Chiunque, con artifizi o raggiri, inducendo taluno in errore, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 51 a euro 1.032". Semmai più oltre Sarlo avesse sottratto alle casse del coemm le somme donate dai clemmini e quant'altri, ricorrerebbero altresì i presupposti (appropriazione indebita), di cui all'articolo 646 del medesimo codice penale:
"Chiunque, per procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto, si appropria il denaro o la cosa mobile altrui di cui abbia, a qualsiasi titolo, il possesso, è punito, a querela della persona offesa con la reclusione fino a tre anni e con la multa fino a € 1.032".Pertanto e visto che l'indulto in Italia vale sino alla pena di tre anni di reclusione e nell'ipotesi che al mentecatto non siano riconosciuti entrambi i reati, grazie a questa norma ne uscirebbe comunque pulito e con una sanzione pecuniaria di soli 1.032 euro assolutamente iniqua e ridicola per entrambe le ipotesi di reato. Ciò mi porta a pensare che il tutto sia stato premeditato con largo anticipo sui tempi e con lucida determinazione, anche in considerazione delle eventuali ripercussioni di carattere penale che la predetta azione avrebbe originato!
