clemm coemm (3 lettori)

pioneer68

Arconte
Salve a tutti.

Come sapete non commento molto spesso i vostri stupendi e divertenti post, anche se giornalmente leggo con attenzione tutto. Sono presente dalle prime pagine. Naturalmente non le ricordo alla perfezione tutte, ma mi sovviene un Amletico dubbio e non ricordo se è già stato detto qualcosa in proposito.

MA I CLEMMINI SANNO COSA VUOL DIRE QUID?????? :confused::confused::confused::confused:

quid
Vocabolario on line

quid pron. neutro, lat. – Qualche cosa. Si usa in contesti italiani, di solito preceduto dall’art. un, per indicare qualche cosa di indeterminato o di non facilmente definibile: c’è, in lui, un quid che non mi persuade (cfr. le locuz. un che, un certo che, un certo non so che); un quid medium, qualcosa di mezzo; un quid simile, qualcosa di somigliante, di quel genere (v. quissimile). Con tono interr., e per lo più scherz., è usata anche l’espressione quid novi?, che c’è di nuovo?, quale novità?


Perdonate l'intrusione........


Hai fatto bene a farlo notare.

E' un'aspetto determinante.

Se ricordiamo anche il presidente Berlusconi disse di Alfano: "non ha il quid" ovvero non aveva "quel non so che per guidare il partito".

Diciamo che, nel contesto COEMM, la parola quid è perfetta per dire che non si sa neppure cosa daranno.

Ergo, non vedranno mai quanto promesso.
 

Petrus

Forumer storico
Hai fatto bene a farlo notare.

E' un'aspetto determinante.

Se ricordiamo anche il presidente Berlusconi disse di Alfano: "non ha il quid" ovvero non aveva "quel non so che per guidare il partito".

Diciamo che, nel contesto COEMM, la parola quid è perfetta per dire che non si sa neppure cosa daranno.

Ergo, non vedranno mai quanto promesso.

Quoto in toto............
 

Petrus

Forumer storico
Sempre a settembre 2015 Sarlo spiegava che il discorso quid non è una fregatura............neanche se i 1500 euro/mese promessi non dovessero arrivare............


ricordare giova sempre..............
 

willyVM

Forumer storico
Salve a tutti.

Come sapete non commento molto spesso i vostri stupendi e divertenti post, anche se giornalmente leggo con attenzione tutto. Sono presente dalle prime pagine. Naturalmente non le ricordo alla perfezione tutte, ma mi sovviene un Amletico dubbio e non ricordo se è già stato detto qualcosa in proposito.

MA I CLEMMINI SANNO COSA VUOL DIRE QUID?????? :confused::confused::confused::confused:

quid
Vocabolario on line

quid pron. neutro, lat. – Qualche cosa. Si usa in contesti italiani, di solito preceduto dall’art. un, per indicare qualche cosa di indeterminato o di non facilmente definibile: c’è, in lui, un quid che non mi persuade (cfr. le locuz. un che, un certo che, un certo non so che); un quid medium, qualcosa di mezzo; un quid simile, qualcosa di somigliante, di quel genere (v. quissimile). Con tono interr., e per lo più scherz., è usata anche l’espressione quid novi?, che c’è di nuovo?, quale novità?


Perdonate l'intrusione........

Nessuna intrusione, anzi fa piacere. . .
 

Sissa

Forumer storico
QUESTO E' COMPLETAMENTE FUORI DI SENNO........!!!!!!!!!!!!

E' UN PAZZO FURIOSO E PERICOLOSO!!!!!

Ridare la vista ai ciechi è una frase ben precisa e fuorviante rispetto alla proposta del coemm. Attivare una modalità di percezione non significa che l'occhio riprenderà le sue funzionalità, la vista che tutti intendono tale è quella attraverso gli occhi, quelli a six e dx del naso. Come si può dare credito e fiducia a chi è avvezzo usare tali strategie di linguaggio? Potrebbero (condizionale di cortesia) essere applicate a tutto ciò che dice. O no?
 

willyVM

Forumer storico
Ridare la vista ai ciechi è una frase ben precisa e fuorviante rispetto alla proposta del coemm. Attivare una modalità di percezione non significa che l'occhio riprenderà le sue funzionalità, la vista che tutti intendono tale è quella attraverso gli occhi, quelli a six e dx del naso. Come si può dare credito e fiducia a chi è avvezzo usare tali strategie di linguaggio? Potrebbero (condizionale di cortesia) essere applicate a tutto ciò che dice. O no?
I sermoni del messia della durata minimo di 2/3 ore sono tutti basati su l'uso di una strategia del linguaggio e tecnica della comunicazione !
  • Ti do 3.000 . . . , ma poi 1500 li ritorni,
  • Per ricevere il quid ti devi fare la postepay dove verrà versato il quid. Chi non ha Postepay no quid , . . . non siete allineati niente quid,
  • il tal giorno arriva il quid . . . ., no niente quid perche la finanziaria inglese è sparita,
  • abbiamo una finanziaria internazionale (la Naeg ?) che sostiene il progetto,. . . . . , niente quid per colpa di striscia la notizia che ha fatto scappare la finanziaria.
  • Il quid spetta solo ai plinti ed alle colonne. . ,
  • il quid spetta anche ai P.O. incompleti di 11 ospiti......
  • ecc.ecc.

Vanna Marchi ed il mago Otelma a confronto sono formichine. . . .
 

Gibbone

Nuovo forumer
I sermoni del messia della durata minimo di 2/3 ore sono tutti basati su l'uso di una strategia del linguaggio e tecnica della comunicazione !
  • Ti do 3.000 . . . , ma poi 1500 li ritorni,
  • Per ricevere il quid ti devi fare la postepay dove verrà versato il quid. Chi non ha Postepay no quid , . . . non siete allineati niente quid,
  • il tal giorno arriva il quid . . . ., no niente quid perche la finanziaria inglese è sparita,
  • abbiamo una finanziaria internazionale (la Naeg ?) che sostiene il progetto,. . . . . , niente quid per colpa di striscia la notizia che ha fatto scappare la finanziaria.
  • Il quid spetta solo ai plinti ed alle colonne. . ,
  • il quid spetta anche ai P.O. incompleti di 11 ospiti......
  • ecc.ecc.

Vanna Marchi ed il mago Otelma a confronto sono formichine. . . .
Il tutto farcito da moltissimi "internazionale, epocale, numero uno, il piu grande....eccecc" .
Psicologia d'assicurazione a bassi livelli, ma come sembra su molti funziona..
 

pioneer68

Arconte
Da Wikipedia:

La strategia della tensione è occasionalmente utilizzata all'interno delle sette apocalittico/avventiste per i suoi effetti positivi alla compattazione delle file interne e tenere viva la percezione inconscia dell'imminenza di un cambiamento. Si può ottenere in vari modi ma di solito il sistema più utilizzato e il far circolare voci incontrollate e indefinite all'interno del gruppo circa il prepararsi a qualcosa ad es.:

  • Ricevere istruzioni su un presunto imminente tentativo di attacco dei propri nemici
  • Prendere delle contromisure su un ipotetico avvenimento improvviso (ma mai specificato)
  • Sull'imminenza di una speciale rivelazione in procinto di manifestarsi

Interessante notare anche questo testo (In rosso i punti da me osservati e sui quali si può riflettere insieme):

Lo psicologo Robert Lifton individua otto temi psicologici fondamentali degli ambienti totalitari. Questi temi vengono utilizzati all’interno delle sètte per promuovere cambiamenti comportamentali e attitudinali e sono:

Controllo del milieu: si tratta del controllo totale della comunicazione del gruppo. Dietro alla scusa che “pettegolezzi” e “chiacchiere” strapperanno il tessuto del gruppo o ne distruggeranno l’unità, si nasconde la ben più subdola motivazione di impedire agli affiliati di esprimere dubbi o perplessità su quanto sta accadendo e di comunicare agli altri membri qualsiasi cosa non sia una positiva approvazione. “Agli aderenti viene insegnato di fare rapporto su chi infrange la regola, una pratica che serve anche a mantenere i membri isolati l’uno dall’altro, ed aumentare la dipendenza dalla leadership. Il controllo del milieu spesso implica anche scoraggiare i membri dal mantenere contatti con parenti o amici esterni al gruppo, e dal leggere qualsiasi cosa non sia approvata dall’organizzazione.”

È quello che Hassan classifica come “controllo dell’informazione”.Negare ad una persona l’informazione necessaria a formulare giudizi fondati fa si che essa non sia in grado di formarsi delle opinioni proprie.

Linguaggio caricato: l’utilizzo di un gergo interno al gruppo serve a limitare il pensiero dei membri e a cessare l’attività di pensiero critico. La traduzione dalla lingua originaria alla “neolingua” richiede un grosso sforzo e costringe i membri a censurare, correggere o rallentare esplosioni spontanee di critica o idee contrarie. Li aiuta a contenere sentimenti negativi o di resistenza. Alla fine, parlare il gergo della sètta diviene naturale e comunicare con gli esterni diventa faticoso e difficile. Fa parte del linguaggio caricato anche l’etichettare gli esterni con ogni possibile epiteto spregiativo: wog, sistemiti, reazionari, sporchi, satanici.

Richiesta di purezza: “il sistema di credenza tutto-o-niente del gruppo promuove un orientamento noi-contro-loro del gruppo: noi abbiamo ragione; loro (esterni, non membri) hanno torto, sono malvagi, non illuminati e così via.

Molti gruppi asseriscono che esiste solo un modo di pensare, reagire o agire in ogni situazione. Non esistono vie di mezzo e i membri devono giudicare se stessi e gli altri con questo standard del tutto-o-niente. Questo sistema diventa la giustificazione per il codice etico e morale interno del gruppo. Il fine giustifica i mezzi e siccome il fine, cioè il gruppo, è puro, i mezzi sono semplici strumenti per raggiungere la purezza. “Se si è un neofita, questi onnipresenti sensi di colpa e vergogna amplificano la dipendenza dal gruppo. Il gruppo in sostanza dice “Ti amiamo perché stai trasformando te stesso”1, che significa che in qualsiasi momento tu non stia trasformando te stesso stai scivolando indietro.” Questo comporterà che il seguace si sentirà spesso inadeguato e il mondo esterno verrà continuamente contestato.

Confessione: con questa pratica i membri vengono indotti a rivelare comportamenti passati e presenti, contatti con esterni e sentimenti indesiderabili, con la scusa che in questo modo si libereranno di un peso. Tuttavia qualsiasi cosa divulgata verrà successivamente usata per plasmare ulteriormente il seguace, per farlo sentire legato al gruppo e lontano dai non membri. “Le informazioni raccolte possono essere usate
contro un membro per farlo sentire più colpevole, impotente, timoroso e, alla fine, bisognoso della bontà della sètta e del leader. La confessione può essere usata per far riscrivere la storia personale del soggetto in modo da denigrare la vita precedente all’affiliazione, facendo sembrare illogico ogni desiderio di ritornare alla vecchia vita, alla famiglia e agli amici.”Attraverso questo processo e grazie agli insegnamenti del
gruppo, i membri imparano che tutto ciò che è legato alla loro vita precedente, compresi familiari e amici, è sbagliato e deve essere evitato. Gli esterni metterebbero a rischio la loro possibilità di raggiungere l’obiettivo prestabilito diminuendo la loro consapevolezza psicologica, impedendo il progresso politico del gruppo e ostacolando il cammino verso la massima conoscenza.

Manipolazione mistica: il gruppo fa credere ai membri che i sentimenti e comportamenti nuovi sono frutto di una scelta spontanea maturata in questa nuova atmosfera. Il leader dichiara che si tratta di un gruppo prescelto con uno scopo superiore. I membri diventano esperti nell’osservare quale comportamento è richiesto, a captare tutti i tipi di indizi su cui verranno giudicati e a modificare il loro comportamento di conseguenza.

“I leader dicono ai seguaci “Siete stati voi a scegliere di venire. Nessuno vi ha detto di farlo. Nessuno vi ha influenzato” quando in realtà i seguaci sono in una situazione in cui non possono andarsene a causa della pressione sociale o della paura.”

Pertanto per loro sarà più facile credere di avere realmente scelto quella vita. Se gli esterni accenneranno al fatto che sono stati plagiati o imbrogliati, i membri risponderanno che non è così, di aver scelto volontariamente. “Le sètte prosperano su questo mito della volontarietà, insistendo continuamente che nessun membro viene trattenuto contro la sua volontà.”

La dottrina è più importante della persona: dopo aver modificato in retrospettiva i racconti della loro storia personale, ai membri viene insegnato a interpretare la realtà attraverso i concetti del gruppo e a ignorare esperienze e sentimenti personali quando questi si presentano. Non va più prestata attenzione alle percezioni e bisogna semplicemente accettare la visione “informata” del gruppo.

Scienza sacra: alla saggezza del leader viene data una patina di scienza, aggiungendo in questo modo credibilità alle sue nozioni filosofiche, psicologiche e politiche centrali. Pertanto chiunque sia in disaccordo o abbia idee alternative a quelle del leader non solo è immorale e sfrontato, ma è anche non scientifico.

Dispensazione dell’esistenza: l’ambiente totalitario della sètta enfatizza chiaramente che i membri appartengono ad un movimento elitario di prescelti. Se gli affiliati detengono l’illuminazione, allo stesso tempo i non membri sono esseri insignificanti, inferiori. Questo impianto di pensiero smorza la coscienza dei membri e giustifica, in quanto rappresentanti di un gruppo “superiore”, la manipolazione dei non membri per il bene del gruppo. “Oltre a rafforzare la mentalità noi-contro-loro, questo tipo di ragionamento significa che l’intera esistenza del seguace si incentra sull’appartenenza al gruppo. Se se ne va entrerà nel nulla. Questo è il passo finale per creare la dipendenza dal gruppo.

Testo di Francesca Baratto©
 

Gibbone

Nuovo forumer
A dimenticavo " l'etica, l'amore e la piu' importante... la massacritica!!!"
Che a me sembra piu che altro un gregge poco pochissimo critico....
 

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