clemm coemm

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Ciao @Xerse benvenuta.
Secondo te, se io credo nella terra piatta posso andare in un forum di geologi e lamentarmi se leggo "quegli imbecil che credono nella terra piatta"?
Come chiameresti un tuo amico che per due anni e mezzo va dietro ad una donna che gli dice "oggi no ma fra tre mesi si" e poi fra sei mesi e poi fra tre e poi...
e ti dice "ma io ho fede, mi dà tante vibrazioni, non vado da lei per... il quid"?
Per me, contenta tu... però penso che le cose stupide in genere le fa uno stupido, o uno che si è sbagliato e poi cerca di rimediare, oppure uno che vuole passare per scemo per non pagare dazio.
Comunque se vuoi dirci cosa hai realizzato, oltre a conoscere belle persone (come te), farti magari qualche giretto per conferenze e...
Ma al quid ci credevi?
 
Torniamo a noi.... ora...

il 16 ottobre 2017 diceva tra le altre cose questo:

COEMM - Il progetto Mondo Migliore
16 October at 10:48 ·

Questa sera in Web TV si tratteranno i temi proposti nella tre giorni di formazione del 6/7/8/ ottobre scorso.


B) che ogni CLEMM deve diventare un Soggetto Persona Giuridica con un proprio codice fiscale. Il Capitano/Presidente deve farsi carico di tutte le incombenze burocratiche che servono per tale azione. Non costa quasi nulla e diventa strategico, per il pieno successo del Progetto COEMM e quindi della serenità, pace e prosperità della Comunità!!!
A breve si riveleranno tutte le informazioni: la bozza di uno Statuto ed il regolamento della fase progettuale 2.0;

firmato da lui eh...

poi (alle 21) al TGCOEMM dice testualmente:

va beh no i clemm CFP eri è cambiata significa CLEMM figure professionali il CLEMM è un laboratorio un comitato sociale ed è successo un disastro perché uno interpreta che bisogna farsi il codice fiscale l'associazione e allora (c'e' un po di confusione in questo momento) ne vengono fuori di tutti i colori i soldi a non finire per fare questo tipo di associazioni amici miei per fare un comitato bastano di quanti euro 18 euro per un bollo in calce abbiate un attimo di pazienza che vi diciamo attraverso un regolamento che entro il 20 arriverà a tutti.

:eek::eek::eek:
Ma ci fa... o ci e'??
 
caro Bugiardone di Noale....tanto sappiamo che leggi......e' facile ora dire se non va bene uscite, andate via.......ti piacerebbe vero..cosi' se andassero via tutti avresti la scusa per dire non ho dato la card perche' sapevo che non erano plinti e colonne...ma nn te ne fai la vergogna......giocare con il bisogno delle persone..sapendo fin dall'inizio che sei solo un fuffarolo......perche' invece di dire se nn ti va bene vai via...non dai risposte concrete e rispondi con dati certi alla mano.....e' l'unico modo per mettere a tacere tutte le serpi che remano a dir tuo contro al tuo sprogetto.....dai so che tanto nn hai dignita', ne faccia, ne etica e ne morale.....esci allo scoperto invece di fare solo promesse..promesse e promesse.....con dati inconvertibili alla mano......e' l'unico modo per dare uno schiaffo morale alle persone che ti prendono per bugiardo e pagliaccio...quello che sino ad ora hai dimostrato di essere...sei solo fumo.........togli fuori gli attributi se li hai......

Scusa, pippo, ma lo trovo un messaggio, in fine, e pur troppo, inutile: il vero problema nn è il cocomero che non fa altro che ro(n)tolare, giù per una scarpata-burrone arisuolata di marmellata rancida ammarcita-ammuffita,al gusto di formaggio diossinato, stampinata sul culo delle nuove reclute intontite avvezze già al collo di bottiglia avvinazzato di grappa metanolizzata..... il problema nn è il sadico masturbatore di inquiete vergini infantili, o stupratore di nonnette all'estrema unzione (con grasso di scrofe, rabocco di sansa e sterco di zanzareanziane)...

Il vero problema sono i residui di diafana esistenza di "esseri", chiamati anche "viventi",
spalmati al muro di
fucilazione della dignità, coerenza, onore, rispetto e onestà
( direi anche senso civico e responsabilità giuridica e personale, oltre che etica e morale....).

E' assolutamente INUTILE prendersela con uno che, da SERPE, è, PER DEFINIZIONE, STRISCIANTE....

Lo scandalo sono gli epigoni che, tralasciando lo scandalo, si ergono a un'inutile difesa della loro solo e sterile (ipotizzata e sperata, illusa) TASCA PERSONALE, collegando la loro dignità ad un solo piccolo salto nel burrone irrancidito.
"Cosa rischiate? SOLO un euro!"

E LI' VENDONO LA LORO ANIMA PER UN SOLO UNICO SEMPLICE E DEBOLE PICCOLO EURO.... UN (N)EURINO...
L'unico del loro cervello.

Per l'eccelso mistificatore, il cocomero, questi sicuramente già conosce il suo semplice ed umile destino.
Per pietas riconosciamogli il sacrificio dell'esistenza, al resto si provvederà senza rancore, con il giusto MERITATO......

:oops:
 
Torniamo a noi.... ora...

il 16 ottobre 2017 diceva tra le altre cose questo:

COEMM - Il progetto Mondo Migliore
16 October at 10:48 ·

Questa sera in Web TV si tratteranno i temi proposti nella tre giorni di formazione del 6/7/8/ ottobre scorso.


B) che ogni CLEMM deve diventare un Soggetto Persona Giuridica con un proprio codice fiscale. Il Capitano/Presidente deve farsi carico di tutte le incombenze burocratiche che servono per tale azione. Non costa quasi nulla e diventa strategico, per il pieno successo del Progetto COEMM e quindi della serenità, pace e prosperità della Comunità!!!
A breve si riveleranno tutte le informazioni: la bozza di uno Statuto ed il regolamento della fase progettuale 2.0;

firmato da lui eh...

poi (alle 21) al TGCOEMM dice testualmente:

va beh no i clemm CFP eri è cambiata significa CLEMM figure professionali il CLEMM è un laboratorio un comitato sociale ed è successo un disastro perché uno interpreta che bisogna farsi il codice fiscale l'associazione e allora (c'e' un po di confusione in questo momento) ne vengono fuori di tutti i colori i soldi a non finire per fare questo tipo di associazioni amici miei per fare un comitato bastano di quanti euro 18 euro per un bollo in calce abbiate un attimo di pazienza che vi diciamo attraverso un regolamento che entro il 20 arriverà a tutti.

:eek::eek::eek:
Ma ci fa... o ci e'??
Costituire un Comitato
Scopri la nostra consulenza per costituire un comitato

Ecco le indicazioni per costituire e aprire un comitato:

  • determinare lo scopo del comitato e la sua attività specifica. E' necessario prevedere almeno 3 soci fondatori, che formeranno il primo Consiglio Direttivo;
  • preparare, in duplice copia originale, atto costitutivo e statuto del comitato, necessari per creare il comitato, inserendo tutti i requisiti e gli articoli previsti dalla Codice Civile e dalla legge fiscale (TUIR);
  • recarsi all'Agenzia delle Entrate per la registrazione del comitato (indispensabile per ottenere i benefici fiscali previsti dal nostro ordinamento). E' necessario richiedere l'attribuzione del Codice Fiscale, pagare la tassa di registro, acquistare i bolli da applicare agli atti, ed infine presentare l’atto costitutivo e lo statuto in duplice copia (la procedura è quella di “registrazione atti privati”).
  • una volta registrato, avete terminato la procedura per costituire il comitato, che da quel momento potrà iniziare la sua attività.
Un gruppo di persone decide di costituire un comitato per la realizzazione e il sostegno di un'iniziativa precisa, uno scopo determinato e non generico, come invece potrebbe essere quello di un'associazione. Il comitato, si propone di creare un collegamento tra l'associazione e i terzi, che vogliono sostenere lo scopo del comitato. Questo persegue finalità etiche-solidaristiche, e si pone come un ente che mira al conseguimento di obbiettivi rilevanti dal punto di vista sociale o di interesse pubblico (anche quando a beneficiarne è un'unica persona).

Il comitato più frequente è quello promotore, nel quale i componenti si propongono lo scopo di raccogliere i fondi necessari per raggiungere un determinato scopo, mediante pubbliche sottoscrizioni. Lo scopo può essere dei più vari: sostegno a persone ammalate, tutela dell'ambiente e del paesaggio, tutela di luoghi culturali, comitati di protesta, comitato per promuovere una determinata iniziativa culturale ecc ….....

Il patrimonio del comitato è costituito dalle offerte dei terzi per il perseguimento dello scopo annunciato
. Dopo essere stato costituito, il comitato deve annunciare al pubblico il suo programma, e rendere nota la sua esistenza, i suoi scopi e come intende raggiungerli, sollecitando i terzi a compiere le donazioni necessarie per finanziarlo. Inoltre, deve sempre mantenere invariato lo scopo per cui raccoglie fondi, e non può mai modificarlo, per evitare un abuso della pubblica fiducia.

Solitamente nell'ambito dell'attività del comitato, si usa distinguere due categorie di persone. 1) i promotori, cioè le persone che l'hanno costituito e lo gestiscono 2) i sottoscrittori, cioè i terzi che ne condividono lo scopo e versano delle oblazioni (donazioni) per finanziarlo. Quest'ultimi non devono necessariamente far parte o essere soci del comitato, ponendosi nei confronti di questo come terzi. Il loro rapporto con il comitato si esaurisce con l'oblazione, con cui perdono definitivamente la disponibilità dei soldi o delle cose donate, senza nessuna possibilità di chiederne la restituzione. Inoltre, i sottoscrittori non hanno alcun potere di controllo sulla gestione del comitato e sulla effettiva realizzazione dello scopo.

Tutti i fondi raccolti per il conseguimento dello scopo del comitato non sono soggetti a tassazione. Tale regime di favore è però subordinato ad una corretta redazione dello statuto, che deve prevedere i requisiti richiesti dalla legislazione tributaria.

Spetta esclusivamente allo stato vigilare mediante i suoi organi, perchè non si verifichino abusi della pubblica fiducia.

Il comitato, al suo interno, funziona come una associazione e ha organi simili a quelli di una associazione: l'assemblea, il consiglio direttivo, il presidente. Per un approfondimento sul tema visita il relativo articolo di questa sezione.

A differenza delle associazioni, tutti i componenti del comitato rispondono solidalmente e personalmente delle obbligazione assunte per il conseguimento dello scopo. Questa si chiama responsabilità solidale dei membri del comitato, che tutela gli interessi dei creditori che vantano, nei confronti del comitato, dei crediti che non sono stati pagati.

Se il comitato svolge attività nei confronti i suoi soci chiedendo un corrispettivo specifico, questa è considerata attività commerciale.

Oltre la normale attività, potranno essere comunque previste raccolte pubbliche di fondi, strumentali al raggiungimento dello scopo del comitato, che prevedono anche la vendita di beni di modico valore o servizi ai sovventori, in concomitanza di celebrazioni, riccorrenze e campagne di sensibilizzazione.

Tutti i fondi raccolti, andranno naturalmente spesi per sostenere e raggiungere la finalità dell'ente.

avv. Nicola Ferrante (aggiornato a marzo 2017)
 
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Costituire un Comitato
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Ecco le indicazioni per costituire e aprire un comitato:

  • determinare lo scopo del comitato e la sua attività specifica. E' necessario prevedere almeno 3 soci fondatori, che formeranno il primo Consiglio Direttivo;
  • preparare, in duplice copia originale, atto costitutivo e statuto del comitato, necessari per creare il comitato, inserendo tutti i requisiti e gli articoli previsti dalla Codice Civile e dalla legge fiscale (TUIR);
  • recarsi all'Agenzia delle Entrate per la registrazione del comitato (indispensabile per ottenere i benefici fiscali previsti dal nostro ordinamento). E' necessario richiedere l'attribuzione del Codice Fiscale, pagare la tassa di registro, acquistare i bolli da applicare agli atti, ed infine presentare l’atto costitutivo e lo statuto in duplice copia (la procedura è quella di “registrazione atti privati”).
  • una volta registrato, avete terminato la procedura per costituire il comitato, che da quel momento potrà iniziare la sua attività.
Un gruppo di persone decide di costituire un comitato per la realizzazione e il sostegno di un'iniziativa precisa, uno scopo determinato e non generico, come invece potrebbe essere quello di un'associazione. Il comitato, si propone di creare un collegamento tra l'associazione e i terzi, che vogliono sostenere lo scopo del comitato. Questo persegue finalità etiche-solidaristiche, e si pone come un ente che mira al conseguimento di obbiettivi rilevanti dal punto di vista sociale o di interesse pubblico (anche quando a beneficiarne è un'unica persona).

Il comitato più frequente è quello promotore, nel quale i componenti si propongono lo scopo di raccogliere i fondi necessari per raggiungere un determinato scopo, mediante pubbliche sottoscrizioni. Lo scopo può essere dei più vari: sostegno a persone ammalate, tutela dell'ambiente e del paesaggio, tutela di luoghi culturali, comitati di protesta, comitato per promuovere una determinata iniziativa culturale ecc ….....

Il patrimonio del comitato è costituito dalle offerte dei terzi per il perseguimento dello scopo annunciato. Dopo essere stato costituito, il comitato deve annunciare al pubblico il suo programma, e rendere nota la sua esistenza, i suoi scopi e come intende raggiungerli, sollecitando i terzi a compiere le donazioni necessarie per finanziarlo. Inoltre, deve sempre mantenere invariato lo scopo per cui raccoglie fondi, e non può mai modificarlo, per evitare un abuso della pubblica fiducia.

Solitamente nell'ambito dell'attività del comitato, si usa distinguere due categorie di persone. 1) i promotori, cioè le persone che l'hanno costituito e lo gestiscono 2) i sottoscrittori, cioè i terzi che ne condividono lo scopo e versano delle oblazioni (donazioni) per finanziarlo. Quest'ultimi non devono necessariamente far parte o essere soci del comitato, ponendosi nei confronti di questo come terzi. Il loro rapporto con il comitato si esaurisce con l'oblazione, con cui perdono definitivamente la disponibilità dei soldi o delle cose donate, senza nessuna possibilità di chiederne la restituzione. Inoltre, i sottoscrittori non hanno alcun potere di controllo sulla gestione del comitato e sulla effettiva realizzazione dello scopo.

Tutti i fondi raccolti per il conseguimento dello scopo del comitato non sono soggetti a tassazione. Tale regime di favore è però subordinato ad una corretta redazione dello statuto, che deve prevedere i requisiti richiesti dalla legislazione tributaria.

Spetta esclusivamente allo stato vigilare mediante i suoi organi, perchè non si verifichino abusi della pubblica fiducia.

Il comitato, al suo interno, funziona come una associazione e ha organi simili a quelli di una associazione: l'assemblea, il consiglio direttivo, il presidente. Per un approfondimento sul tema visita il relativo articolo di questa sezione.

A differenza delle associazioni, tutti i componenti del comitato rispondono solidalmente e personalmente delle obbligazione assunte per il conseguimento dello scopo. Questa si chiama responsabilità solidale dei membri del comitato, che tutela gli interessi dei creditori che vantano, nei confronti del comitato, dei crediti che non sono stati pagati.

Se il comitato svolge attività nei confronti i suoi soci chiedendo un corrispettivo specifico, questa è considerata attività commerciale.

Oltre la normale attività, potranno essere comunque previste raccolte pubbliche di fondi, strumentali al raggiungimento dello scopo del comitato, che prevedono anche la vendita di beni di modico valore o servizi ai sovventori, in concomitanza di celebrazioni, riccorrenze e campagne di sensibilizzazione.

Tutti i fondi raccolti, andranno naturalmente spesi per sostenere e raggiungere la finalità dell'ente.

avv. Nicola Ferrante (aggiornato a marzo 2017)
Grazie molto interessante,vedremo se cambieranno nuovamente idea appena gli aderenti si renderanno conto delle responsabilità a cui vanno incontro
 
Autocertificazione omnicomprensiva senza possibilità di scelta,Dubbio:Nel caso in cui qualcuno volesse rimanere all'interno del coemm senza contribuire e senza ricervere la card ,per quale motivo dovrebbe firmare l'autocertificazione,ugualmente dicasi nel caso in cui decidessero di contribuire solamente,oppure di avere solo la card.Inoltre,non leggo da nessuna parte le conseguenze di un eventuale rifiuto di sottoscriverla.Cari aderenti,portate tutto da un vostro legale di fiducia e fatela valutare in modo indipendente,inoltre se decidessero di vietarvi questa possibilità non permettendovi di portare questi documenti all'esterno,andate via senza pensarci un attimo.

Più che servi della Gleba si direbbe 'charta servis suis', Servi della Carta, altro che autocertificazione, autosospensione a divinis
 
Per i Gentili Ospiti Clemm,

Dopo attenta analisi tecnico-giuridica della documentazione cortesemente presentata da Kok, vorrei sintetizzare per i meno esperti il messaggio
che il Dott. Sarlo ci trasmette con queste 15 pagine documentali:

"CLEMMINI CONTINUATE A PAGARE E NON ROMPETE IL CAZZO ! "

E dai, che ci voleva a farla così elegante e semplice: in matematica (ma penso dovunque!) l'eleganza è la formula che sintetizza nella massima semplicità la massima efficienza ed efficacia!
 
Quella fase, dopo che il forum aveva identificato le gravissime responsabilità e i costi che avrebbero sostenuto i capitani o chi per essi, è stata ovviamente cancellata, questo raffazzonato documento senza alcun valore giuridico ne è la prova.

MA NON LO CAPITE CHE HANNO AVUTO UN AVVISO (MA FORSE PIU' DI UNO, FORSE DUE O TRE) AVVISO DI GARANZIA - PER QUESTO SALTATO IL 18 SETTEMBRE - E SI STANNO SOLO PARANDO IL C..O PER IL COLLEGAMENTO TRA COEMM E CLEMM???!!!!

Ma intanto il 30 Novembre si avvicina.... cosa faranno il 30 Novembre?.............

:jack::jack::jack:
 
MA NON LO CAPITE CHE HANNO AVUTO UN AVVISO (MA FORSE PIU' DI UNO, FORSE DUE O TRE) AVVISO DI GARANZIA - PER QUESTO SALTATO IL 18 SETTEMBRE - E SI STANNO SOLO PARANDO IL C..O PER IL COLLEGAMENTO TRA COEMM E CLEMM???!!!!

Ma intanto il 30 Novembre si avvicina.... cosa faranno il 30 Novembre?.............

:jack::jack::jack:
Potrebbe anche essere eh... solo che SE ANCHE TUTTI FIRMASSERO L'AUTOCERTIFICAZIONE... NON E' RETROATTIVO!
 

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