Se ne può dedurre che migliore o peggiore è un aggettivo soggettivo, forse nel proporre un mondo "migliore" il coemm parte da un irreparabile "peggiore", così facile da migliorare che anche le ambiguità e le bugie sembrano un passo avanti. Io credo che la maggior parte di noi viva in un mondo già migliore rispetto a tutte queste faccende di coemm valutate in questi tre anni, magari difficile, problematico, bisognoso di cambiamenti ma ben più dignitoso.
Viva i "detrattori" che ascoltano, si informano, pensano e valutano