Sissa
Forumer storico
Bella domanda, ma è impossibile rispondere in un modo serio ... Ho seguito le stesse domande nelle varie chat ma non ho mai visto una risposta concreta dal vertice ... !! .
Allora, supponendo che una FRAZIONE degli espatrii possono (e daranno) quel euro .. sicuramente ci vorrà 2-3 anni x cominciare raccogliere fondi seri (x le necessità del COEMM), e sicuramente una parte dovrebbe andare in Africa. Quindi qui abbiamo altri ritardi, fino la raccolta dei fondi necessari.
Come queste domande sono già conosciute .. Sarlo ha risolto il problema con le fantomatiche aziende esterne che possono scommettere su CEIDA. La meraviglia è che questi denari (e parliamo di tantissimi milioni) sono destinati a un associazione non-profit ( CEIDA) ... quindi è necessario introdurre un'altro player .. la società che gestirà questi capitali (la nostra Tonini ??) . Per questa società non sappiamo qualcosa di concreto ...
La bella cosa è che nel paradigma esposto ieri, i finanziatori esterni (quelli che avevamo fino il 18/09/2017) .. non daranno più soldi a COEMM .. ma al CEIDA ...
Bottom-line la solita presa in giro ..
Si dice, si dice, sempre e solo parole, scatole vuote con la speranza di riempirle coi soldi di altri che non si capisce perché dovrebbero farlo come questo ceida costituito, tra l'altro, in svizzera e quindi manco rispondente alle leggi italiane. Ma se lo stesso meccanismo è stato applicato in Italia (un euro a persona) e non ha raggiunto lo scopo di fornire il quid, perché dovrebbe funzionare ora con gli africani?
Io ricorderei che intanto il capitano ha annunciato di voler abbandonare la nave e che le conseguenze saranno cavoli di chi resta. Ma chi resta a gestire e garantire il famoso (meglio fumoso) progetto?