clemm coemm

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Mari Pirrigheddu
3 h
Grado, 11 novembre 2017: il dottor Stefano Montanari, scienziato serissimo e conosciuto in tutto il mondo per le sue ricerche non solo sui vaccini, tiene una conferenza sul palcoscenico Coemm, organizzata dai referenti locali col beneplacito di Maurizio Sarlo. Ovviamente è tutto a titolo gratuito: Montanari non riceve un centesimo. Ma lo fa ben volentieri. La conferenza è un successo, la sala è zeppa. Agli ingressi vengono sistemate diverse cassettine per raccogliere offerte da destinarsi al riacquisto del microscopio elettronico, strumento indispensabile per le ricerche di Montanari e di sua moglie, la dottoressa Antonietta Gatti. In verità Maurizio Sarlo in persona gli aveva promesso già per settembre una grossa donazione da parte del Coemm, sufficiente a coprire l’intera spesa del microscopio, nonostante Montanari non sia mai entrato a far parte del “progetto”. Ma, ahimè, la data della donazione slitta in continuazione... strano.
Finita la conferenza Montanari riparte e attende che gli vengano recapitati i denari raccolti a Grado. Ma dopo un mese ancora non se ne parla. Chiama allora gli organizzatori per avere qualche notizia: “Stiamo facendo i conteggi”, gli rispondono quelli. Evidentemente si tratta di montagne di soldi, visto che ci vuole così tanto a contarli... o no? Diverso tempo dopo una signora chiama Montanari e gli chiede se abbia ricevuto le donazioni, perché lei stessa ha depositato in quelle cassettine 300 euro. “No, assolutamente”. “Allora ci penso io”. La signora chiama i referenti Coemm e li minaccia: se non provvedono subito a inviare il dovuto a Montanari, li denuncia.
Dopo poco Montanari riceve un bonifico di 300 euro. Il resto delle offerte ha preso il volo, finendo direttamente nelle casse del Coemm o dei referenti che hanno organizzato la sua conferenza.
La storia è incommentabile, ma non dovremmo stupirci più di tanto. Vi ricordate la raccolta fondi per i terremotati? Non mi riferisco ai 100 milioni promessi ad Amatrice dal truffatore Ricciardelli: parlo invece dell’invito, con tanto di conto corrente, fatto a tutti i clemm. Si chiedeva un’offerta, secondo le proprie possibilità, da destinare alla ricostruzione. Mai nessuno seppe dove finirono quelle donazioni. Molti clemmini si piegarono le maniche e andarono di persona ad aiutare e a fornire generi di prima necessità, ma non fu certo il Coemm a mandarli. Le donazioni invece finirono nelle stesse tasche (più o meno) che hanno poi accolto le offerte destinate a Montanari.
In qualche occasione Maurizio Sarlo proclamò di avergli destinato delle discrete cifre, ma non gli ha mai dato un soldo. Se Montanari si è allontanato a gambe levate da questa gente, ci sono degli ottimi motivi. E non solo di natura economica.
p.s.: se qualcuno mi vuole denunciare per quanto ho scritto, si accomodi pure. Se qualcun altro vuol far finta di non crederci, problemi suoi.

UNA SOLA PAROLA SCIACALLI PRO COEMM.....,un grazie ai referenti locali che sono complici di tutto questo
 
Dal sito italiaseitop: Operatore di mediazione relazionale (non finanziaria!) tra coloro che hanno idee e progetti idonei al miglioramento reale della qualità della vita e enti istituzionali dedicati al finanziamento di idee e progetti con capitale di rischio (fondi istituzionali, società di investimento, ecc.).

Vogliono fare mediazione, cioè non rischiano nulla di proprio e ci guadagnano la parcella
 
Al massimo potranno sedersi al tavolo con
Er Monnezza ,Bombolo e il Canaro
:rolleyes:

sarà l'ultima cena?
images
 
Torino è stato un'eternità fa...in quell'occasione viste le incredibili cifre già disponibili sembrava che l erogazione del quid fosse imminente.
La data epocale dell'11 novembre doveva passare alla storia, a Mazzucco viene addirittura detto che a breve gli poteva fare un monumento.
Ora quella data epocale si riduce ad una conferenza tra pochi intimi e alla messa in evidenza di patti, condizioni e di microcredito, di formazioni su come poter acquisire e spendere la carta.
A completare l opera il salto nel partito, e la quasi totale assenza negli ultimi post della parola quid e carta servizi.
Clemmini, uno più uno fa due e non undici come qualcuno vi ha convinto a credere.
esatto!
 
Torino è stato un'eternità fa...in quell'occasione viste le incredibili cifre già disponibili sembrava che l erogazione del quid fosse imminente.
La data epocale dell'11 novembre doveva passare alla storia, a Mazzucco viene addirittura detto che a breve gli poteva fare un monumento.
Ora quella data epocale si riduce ad una conferenza tra pochi intimi e alla messa in evidenza di patti, condizioni e di microcredito, di formazioni su come poter acquisire e spendere la carta.
A completare l opera il salto nel partito, e la quasi totale assenza negli ultimi post della parola quid e carta servizi.
Clemmini, uno più uno fa due e non undici come qualcuno vi ha convinto a credere.

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