willyVM
Forumer storico
Maura Luperto
Tratto dal libro dei mutamenti (come prendere solo quello che si vuole per sortire l effetto desiderato)
Si tratta di aggregarsi ad altri per completarsi e favorirsi reciprocamente rimanendo uniti. Una tale unione richiede un centro attorno al quale gli altri si raccolgano. Diventare centro di coesione degli uomini è cosa difficile e di grande responsabilità. Richiede grandezza interiore, costanza e forza. Perciò chi vuole radunare altri attorno a sé si esamini con cura per stabilire se è all'altezza dell'impresa (forse riferito agli scissionisti e ai dissidenti?); poiché l'uomo che vi si accinge senza possedere il sigillo di chi è chiamato a farlo provoca più confusione di quanta ve ne sarebbe se il raduno non avesse luogo.
Dove però esiste un vero centro di coesione, gli incerti, quelli che all'inizio esitavano ancora, si avvicinano a poco a poco da sé. Coloro che arrivano troppo tardi ne subiscono il danno, poiché anche per il raduno esiste il momento giusto. I rapporti si annodano e si rinsaldano secondo determinate leggi interiori. Esperienze comuni li consolidano; chi arriva troppo tardi e non può partecipare a queste fondamentali esperienze comuni soffrirà nel trovare, come ultimo arrivato, la porta chiusa.
Chi però ha riconosciuto la necessità dell'unione e non sente in sé la forza di fungere da centro della solidarietà ha il dovere di aggregarsi a un'altra comunità coerente.
Estrapolare dal contesto solo determinati messaggi che come la pubblicità creano un effetto specifico, a mio avviso non è psicologia, ma ben altro.
Libanese, mi è capitato sott'occhio un interessante articolo che riporto integralmente.
Potrebbe essere utile a qualcuno. . .
Come Riconoscere ed Evitare il Lavaggio del Cervello
Come Riconoscere ed Evitare il Lavaggio del Cervello
Esplora questo ArticoloRiconoscere le Tattiche del Lavaggio del CervelloIdentificare una VittimaDisinnescare il Lavaggio del CervelloArticoli CorrelatiRiferimenti
Il termine “lavaggio del cervello” venne usato per la prima volta negli anni Cinquanta dal giornalista americano Edward Hunter. Lo utilizzò per denunciare il trattamento ricevuto dai soldati americani nei campi di prigionia cinesi durante la Guerra di Corea [1]. Le tecniche per farlo sono state documentate sin dai tempi del Libro dei morti dell'Antico Egitto e usate da partner, genitori, falsi veggenti, leader di sette, società segrete, rivoluzionari e dittatori, i quali abusano degli altri per averli nelle loro mani e li manipolano contro la loro volontà [2]. Questi metodi non richiedono l'utilizzo di armi futuristiche o poteri sovrannaturali, si basano piuttosto sulla comprensione della psiche umana e sul desiderio di sfruttarla a proprio vantaggio. Capendoli meglio, puoi imparare a proteggere te stesso e gli altri.

1
[3].
- Persone che soffrono di malattie croniche, specialmente se non le capiscono.
- Persone che hanno perso una persona cara, soprattutto se si trattava di un rapporto profondo e non hanno molti altri amici.
- Giovani che vanno via di casa per la prima volta. Vengono presi di mira soprattutto dai leader delle sette religiose [4].
- Scoprire sufficienti informazioni sulla persona presa di mira e sulle sue idee è una tattica predatoria piuttosto diffusa. Conoscerla meglio permette di spiegarle perché sta vivendo questo momento difficile coerentemente con le sue convinzioni. Successivamente, la strategia può essere estesa applicando i valori di questa persona alla spiegazione di quello che sta accadendo in generale, modificando impercettibilmente la sua interpretazione.
2
3
4
[5].
5
[6]. Patty Hearst, rapita dall'Esercito di Liberazione Simbionese nel 1974, viene considerata un'altra vittima della sindrome di Stoccolma [7].
6
[8].
7
[9].
- Commettere atti criminali, con il manipolatore o per lui. Ne fu un esempio Patty Hearst, che accompagnava l'Esercito di Liberazione Simbionese a fare rapine [10][11].

1

2

3
[12]. È particolarmente evidente nelle vittime di una setta o che vivono una relazione manipolatoria.
- Alcune vittime potrebbero interiorizzare la propria rabbia. Questo può causare depressione e svariati disturbi, provocando in alcuni casi anche dei suicidi. Altre potrebbero sfogare l'ira su chiunque considerino la causa del problema, spesso attraverso un confronto verbale o fisico.

1

2
[13].
- Una forma più forte di questa esposizione sta nell'obbligare il soggetto a rivivere l'esperienza mettendola in scena. In questo caso, però, dovresti dargli delle opzioni per reagire al lavaggio del cervello. Questo tipo di terapia richiede uno psicoterapeuta esperto di psicodramma.
3
[14].
Avvertenze
- Se da un lato potrebbero essere usate tecniche di ipnosi per fare il lavaggio del cervello a qualcuno, ipnotizzare non è sinonimo di lavare il cervello. In quest'ultimo caso si usa infatti un sistema di ricompense e punizioni superficiale per avere impatto sulle vittime, e l'obiettivo è sempre quello di frantumare la resistenza delle persone a cui viene inflitto. L'ipnosi solitamente inizia facendo rilassare qualcuno e richiede di accedere alle parti più profonde della psiche; generalmente non prevede premi e castighi. Nonostante il lavoro che implica, l'ipnosi spesso agisce più velocemente del lavaggio del cervello in un soggetto [15].
- Negli anni Ottanta alcuni specialisti, chiamati “deprogrammatori”, spesso venivano chiamati da genitori preoccupati per allontanare con la forza i propri figli dalle sette che li avevano coinvolti. Molti di questi stessi professionisti, però, usavano tecniche simili a quelle del lavaggio del cervello, al fine di sottoporre i soggetti “salvati” a un contro indottrinamento. In ogni caso, questi metodi si sono rilevati in molti casi inefficaci, dal momento che il lavaggio del cervello va rafforzato continuamente; rapendo i ragazzi da “curare”, sono diventati essi stessi criminali [16].