clemm coemm

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In riferimento all’articolo, evitando di entrare in argomenti tecnici, quanto viene riportato non ha alcun senso.
Eviterei la disinformazione fuorviante.

Con profonda stima nei confronti di Masoni, per la sua perseveranza nella lotta contro l'inutile e inconsistente Coemm, chiedo allo stesso di rettificarlo, per mantenere vivida la sua credibilità.

Più semplicemnte i consorzi sarliani, peraltro incomprensibili nella definizione del loro scopo, non otterranno mai un euro dal sistema bancario.

Ah! Soldi e speranze ancora spese per nulla, si spiegano allora le frasi di Azzolini "bisognerà cercare i fondi" e "ci vorrà un duro lavoro di competenza".
 
Si è convenuto di promuovere la data del 5 ottobre prossimo come data davvero simbolica: il PVU parte per la sua strategica, unica e democratica campagna politica 2020.
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Campagne politiche e democratiche solo UNA e se dovessero essercene di più non saranno democratiche !
Poi che fa ?
Dopo aver raccolto un po' di soldini chiude tutto e va in Egitto e/o in Svizzera?
 

Mari Pirrigheddu
2 h
Caro Fondatore,
ancora una volta non posso fare a meno di apprezzare la tua lungimiranza e il tuo senso degli affari. Senza dubbio sei tu l’unica persona che può apportare certe novità alla politica: nessun altro avrebbe tanto coraggio. Come spieghi nel post del 3 agosto, «la nuova campagna PVU indica, nella figura del Segretario Politico Nazionale, colui il quale sintetizza al meglio il programma Mondo Migliore, attuato dal PVU e gli riconosce una leadership promossa dal basso». Solo una curiosità: qual è il basso? Il pavimento su cui posi i piedi? O è un basso un po’ più in alto e sta dentro i tuoi pantaloni? Insomma, quali tuoi “membri” ti hanno riconosciuto la leadership?


Mi coglie un po’ di tristezza, invece, quando leggo che «si chiede di studiare e promuovere al meglio l’immensa Campagna Polis». Me lo ricordo bene, il comparto Polis. E ricordo anche la referente nazionale Polis, una donna prima meravigliosa e poi entrata in depressione da un giorno all’altro, tanto da trovarla giù da un ponte a 150 km da casa. A lei l’impegno in Polis non ha giovato. Vabbè, scusa la digressione.

Ma veniamo alle cose serie. Abbiamo già un bel Regolamento 1.0 del PVU. Il partito ha preso dal Coemm non solo il programma ma anche certe predilezioni, come quella per i regolamenti. Che naturalmente devono essere modificati di continuo, per adattarsi all’evoluzione umana che negli ultimi tempi va veloce. L’indicazione “1.0” promette bene.
Ecco dunque un regolamento chiarissimo e stringato, grazie anche alle sigle che rendono tutto più facile da assimilare: DC – SP - DCR – DCP – DCM – DCC – DCF – DCV – DCc – DCA - SPN – SPR – SPP – SPM – SPC – SPF – SPR. Perdonami se qualcuna mi è sfuggita.

Ti suggerisco di aggiungerne due: VFC e STR. Potrebbero essere utili a tanti, col tempo.
(A proposito di tempo, ma non si potrebbe aggiornare la pagina web del partito? Pensa che ancora ci hanno lasciato i nomi di gente uscita da anni… una vera ignominia.)

Visto che il buongiorno si vede sempre dal mattino, il vento del rinnovamento soffia dalle fondamenta: la tessera. Già, quella tessera che nel 2018, a causa di qualche disguido, non è giunta nelle mani di chi l’aveva pagata. Bisogna rifondare anche il sistema postale, hai ragione. Stavolta invece la tessera vedrà la luce e soprattutto darà la luce. Ovviamente nei tempi e nei modi dovuti.
Li riepiloghiamo: «Al DC Regionale ed al SP Regionale di ciascuna regione viene richiesto di contribuire con un contributo di tesseramento cadauno pari ad euro 360,00 annuo. Tale somma andrà versata nel conto corrente aperto dal Segretario Politico Nazionale.» Quindi dai regionali entreranno nel conto corrente DA TE aperto 14.400 euro l’anno solo di tessera.
Poi ci sono i due DC e SP Provinciali, la cui tessera costa 240,00 euro annui. Totale: 52.800 l’anno.
Poi tocca «ad ogni singolo DC e ad ogni singolo SP dei Municipi, Comuni e Frazioni», a cui è chiesto un contributo di 120,00 euro annui. Solo i Comuni sono circa 8.000, per cui il totale minimo è di 3.840,000 euro l’anno.
A questo punto arrivano i DC delle vie, la cui tessera costa 60 euro annui. Ce ne sono 13.000 solo a Roma… Chi potrebbe mai fare il calcolo?
Non lasciamoci ingannare, però, da queste cifre: non dobbiamo dimenticare la tua proverbiale magnanimità. Anzitutto, è vero che il conto corrente lo hai aperto tu, però è intestato al PVU, e questo è significativo (o no?). Poi dobbiamo ricordare che la metà di queste cifre sarà gestita dai rappresentanti regionali. Alla fine quel che ti entrerà direttamente, se tutto va bene, sarà solo la metà dei contributi, quindi pochi milioni di euro l’anno. D’altronde combattere la povertà costa. Quel che esce dalle tasche degli iscritti, però, è il doppio. Ma tu, generosamente, hai pensato anche a questo: le quote possono essere rateizzate in 12 comodi acconti mensili. Il tuo cuore è grande!


«La Tessera del PVU sarà spedita al saldo della somma totale. La consegna avverrà entro e non oltre 30 giorni dal momento del saldo. Il pagamento viene effettuato l’anno precedente alla data di tesseramento.» Hai ragione, sai, a prendere queste precauzioni: delle persone spesso non ci si può fidare. E se questi si tengono la tessera pagando solo le prime rate? Sapessi quanta gente c’è che non mantiene quel che promette!
Ovviamente, per evitare spese superflue, «la Tessera PVU, una volta saldata per intero, sarà spedita in forma elettronica e ciascuno potrà stamparla a piacimento». Noi siamo contro la plastica! E pure contro i francobolli. Grande Fondatore Verde capace di guardare lontano, attento anche alla salute delle balene e dei fondali marini!

Un ruolo così prestigioso come quello del Delegato, però, prevede altre spese. Chi mai dovrebbe pagare la pubblicità al nuovo partito? Mica può accollarsi tutto il Segretario Nazionale! Perciò si rimbocchino le maniche e chiedano offerte ai passanti o andando casa per casa, così da poter pagare il materiale promozionale che scaricheranno dal web, la stampa e la distribuzione, e pure gli “speciali Ombrelloni PVU corredati di tavolino e sedia”. Se poi malauguratamente non riuscissero a raccogliere offerte a sufficienza, potranno sempre ricorrere ai salvadanai dei propri figli. I pargoli avranno pazienza. Anche perché «quanti produrranno locandine, manifesti e qualsiasi altro materiale divulgativo, ove compare il logo PVU, si impegneranno a riconoscere una donazione liberale al DC-UA (Ufficio Advertising dell’apposito Dipartimento PVU).» Hai fatto bene a sottolineare questa cosa nel tuo post, caro Maurizio, sia mai che questi pivellini pensino di usare il tuo materiale gratuitamente.

Bisogna istruirli questi Delegati, altrimenti rischiano di fare brutte figure quando arrivano in Parlamento. Un amministratore in grazia di Dio ha bisogno soprattutto di due doti: onestà e scaltrezza. Il problema è che i sostenitori del PVU se hanno una dote non hanno l’altra. Ecco perché la formazione è d’obbligo! Se fossero pure scaltri, infatti, tante cose le capirebbero da soli. Affidiamoli perciò a questa scuola d’eccellenza, che vanta formatori di fama. E poiché è risaputo che l’Italia è un popolo di pecoroni, chi meglio di un veterinario? Un veterinario che abbia una fedina penale all’altezza del Mondo Migliore e di tutti i personaggi che vi bazzicano. Qualche fatterello di pignoramenti e di truffe non è un problema, basta non crederci.
Quanto costa la nostra qualificata (e obbligatoria) scuola di formazione? Questo ancora non lo sappiamo. Chi paga la qualificata (e obbligatoria) scuola di formazione? Questo invece lo sappiamo.


Ma smettiamola di voler sapere tutto subito e prepariamoci piuttosto per il convegno del 5 ottobre, quello che aprirà la campagna politica del 2020. Pazienza se il biglietto d’ingresso comincia ad essere un pochino più alto (25 euro): gli ospiti che saranno sul palco li valgono tutti. E poi, un sacrificio si fa volentieri per capire finalmente le cause delle cicliche crisi e povertà.
PVU, PVU, caccia i soldi e non pensarci più.


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Campagne politiche e democratiche solo UNA e se dovessero essercene di più non saranno democratiche !
Poi che fa ?
Dopo aver raccolto un po' di soldini chiude tutto e va in Egitto e/o in Svizzera?
Io scommetto che se qualcuno riuscisse a fare una verifica immobiliare a Poschiavo o in qualche paesino svizzero, sicuramente ci troverà qualche immobile intestato alla figlia o a qualche prestanome.
 

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