L’utenteOscar2 , già presente nel blog “Ho sconfitto la crisi”, per rispondere alle accuse rivolte al COEMM, fornisce particolareggiate spiegazioni, con toni garbati fra l’altro.
Credo meriti una risposta altrettanto garbata e puntuale.
Grazie... rispetto amore ed educazione conducono più velocemente alla verità, e ragionando garbatamente come hai fatto, puoi aiutare chi si affida alla pancia o al solo cervello, anzichè all'unione di tutto con il cuore, me compreso.
Uno degli aspetti deleteri per cui ci stiamo infognando in questa crisi-non crisi è anche la competitività su ogni cosa. L'idea di supremazia a tutti i costi, su ogni cosa, pure in un dialogo, annichilisce l'anima pian piano. Argomento forse considerato fuffa qui, ma la sapienza suprema, quella che comprende scienza, trascendenza, spiritualità, e tutto l'insieme delle cose, credo che superi i nostri sensi ed il nostro percepibile. Qualcuno arriva a dire che la realtà neppure esiste, ma tralasciamo.
Il progetto COEMM, al fine di creare un mondo migliore, vorrebbe attuare una rivoluzione culturale e finanziaria, una nuova politica che metta al centro la persona.
Mi sembra che nei soliloqui di Sarlo questo sia più che chiaro. Ma ovviamente Oscar può smentirmi se così non fosse.
Per fare ciò si deve munire di alcuni strumenti.
Il più importante, evidentemente, è un numero X di persone, dislocate in tutto il territorio nazionale in un certo modo (almeno un CLEMM per comune, con 11 persone dentro), fidelizzate e partecipi del progetto.
Questo perché innanzitutto attraverso il passaparola fra amici e parenti, si dovrebbero formare gruppi più coesi (rispetto al pubblicizzare la cosa in grande stile), inoltre il passaparola permette quel minimo di discrezione necessaria alla buon riuscita del progetto (non può rivelarsi anzitempo, anche e soprattutto per non far “scappare” gli investitori internazionali).
Questo numero X di persone poi sarebbero la sufficiente massa critica che permetterebbe, da una parte di essere “di peso” e d’esempio, dall’altra parte rappresenterebbe la base di partenza per un’eventuale investimento, da parte di gruppi economico finanziari, sulle persone. Con, evidentemente, ricavi per tutti: una sorta di reddito per quelle persone e un ritorno - attraverso operazioni (speculazioni?) finanziarie di questi gruppi.
Il discorso dei parenti e amici riguarda la formazione iniziale del clemm. Partendo dalla coesione più facile così facendo, si dovrebbe a consolidamento successivo, riempire e ricambiare i clemm con figure rappresentative di ruoli e competenze diverse. Almeno come linea di tendenza. Nemmeno ci sono tutte le figure richieste in 9000 casi in Italia.
La riservatezza è legata anche ad un fenomeno di risonanza. Se sei distratto da eventi, persone, rumori, emozioni, distanze ecc è più difficile creare un sentire comune delle cose. Si fa gruppo più difficilmente, e non si riesce con la stessa efficacia a creare fenomeni vibratori fisici capaci di generare conseguenze a distanza. In altre parole, se c'è confusione e disgregazione, fai gruppo peggio e le info tra i membri passano peggio.
Inoltre, è talmente stridente e fuori dal normale concepire la promessa del quid, che non sarebbe compresa correttamente, proprio perchè attraversa circuiti di pensiero legati solo al raziocinio. La cultura soprattutto dell'immanenza, ostacola, come sovrastruttura. C'è dissonanza cognitiva quando si dice di accettare qualcosa e per risposta ad un equilibrio di propria coerenza interiore, si modificano dei comportamenti. In altre parole, si cambia più difficilmente, il bicchiere della propria presunzione è già pieno. Pochi hanno erudizione e modestia insieme. Ancora meno, amore incondizionato come massima forma d'intelligenza. Se no, sarebbero tutti saggi.
La non rivelazione anzitempo è stata legata finora al consolidamento della squadra, per contare su una capacità di gruppo in grado di parare colpi dei nemici del progetto. Interessi contrari, siano essi economici, psicologici o raziocinanti.
Ogni rivoluzione parte da luoghi riservati. Come i carbonari o i cristiani sotto Diocleziano.
Il meccanismo dei salotti è un luogo dove viaggiano anime e si incontrano spiritualità, generando reazioni e cambiamenti fisici negli altri (non esteriori, eh?) . Se però questo lo inserisci in un ragionamento in forum come questo, ti prendono per idiota fuffoleggiante. Se ne parli a fisici che quantistici casomai ti ascoltano. Se ne parli agli indiani d'america, ti capiscono. Nel corso dei secoli abbiamo perso le conoscenze che davano alla spiritualità il senso del collegamento fra le cose. La quantistica gli sta ridando dignità e recuperando quelle conoscenze, e pian piano i salotti sono uno spiraglio per almeno iniziare da zero virgola qualcosa, senza usare formule matematiche, perchè certi "concetti" di 2000 anni fa non necessitavano di formule. Questo viene prima del quid e della faccenda economica. Non è che però puoi spiegare a tutti sto pistolotto, e ti freni la lingua. Nel processo di semplificazione si è spesso imprecisi, reticenti, e il nulla contestato a Sarlo qui, lo capisco. Dietro quel nulla c'è molto ma molto di più di quello che ho scritto qua, solo che se non passa, hanno ragione a dire che è nulla. Basta farsi una chiacchierata con lui direttamente, per non capire perchè nonostante conosca una marea di cose, cela quasi tutto, pure quello che gli converrebbe si dica. Posso solo abbozzare ipotesi.
Il resto te dico un'altra volta, perchè meriti la stessa cortesia, garbo e testa che hai usato con me.