@marcellos
Tralasciando le maiuscole
ad cazzum ed errori vari (vedi "groppuscoli"... ma non aveva studiato 31 anni?) dovrebbe però farsi spiegare da suoi millemila legali il significato di calunnia. Forse la sta confondendo con la diffamazione. Forse eh.
Ben felice che qualche legale monitora questa discussione. Com'era? "Male non fare...."
In realtà, non è del tutto fuori luogo il richiamo alla Calunnia. E ciò per due ordini di motivi:
a) alcuni accusano Sarlo di aver architettato una Truffa, e cioè lo accusano di un reato. Anche affermare che Sarlo e il suo sodalizio Criminale abbiano dato vita ad uno "schema ponzi" potrebbe, da un punto di vista materiale, rientrare nel reato di Calunnia;
b) alcuni degli accusatori hanno sporto denuncia dinanzi all'Autorità Giudiziaria. Si ricordi che il reato di calunnia è un reato che tutela "il buon andamento e corretto funzionamento della P.A" (leggi, in questo caso, Autorità Giudiziaria).
A parer mio, vale ad escludere tecnicamente la sussistenza del reato di calunnia, il fatto che manca negli accusatori l'elemento soggettivo del dolo. In altre parole, per consumarsi il reato di calunnia occorre la "
sussistenza della coscienza e consapevolezza, in capo all’accusante, dell’innocenza dell’accusato rispetto al fatto, alla condotta od all’evento attribuitogli".
E ci tengo a precisare che non basta aver travisato e/o mal interpretato le norme penali (in questo caso la norma che prevede il reato di truffa o il reato dello schema Ponzi), ma occorre che chi accusa SAPPIA che l'accusato non ha commesso materialmente il fatto!! Quindi l'errore dell'accusatore, circa la rilevanza penale della fattispecie posta in essere dall'accusato, ESCLUDE il dolo e quindi il reato.
Spero di essermi fatto capire.