Come faccio ad abbracciarvi tutti in un unico 3d?

*Scudo fiscale: Tesoro, successo straordinario


MF Dow Jones 29.12 10:44 - *Scudo fiscale: Tesoro, rimpatrio capitali per 95 mld

per quanto riguarda GS è la ripetizione di ciò che accadde nel 29 fallimento di alcuni istituti bancari e Irrobustimento a dismisura di alcuni altri tra le quali GS e JPM... la storia si ripete nulla di +...

Per questo non mi sento di escludere considerando e v edendo che il sistema non è cambiato, e non si è voluto(deliberatamente ) imparare dagli errori, dopo un periodo di lateralità (di X tempo) avremo altre bolle... con nuovi massimi e nuovi Crak di stati o di Banche, inoltre, il fattore orientale è sempre + pesante, l'uniformazione del sistema MONDO non è un bene, assolutamente, serve il diverso o meglio chi la pensa diversamente o chi non vuole rientrare nel sistema attuale , è per quanto sbagliato un esempio di differenza, un alternativa al sistema che ci viene imposto come l'unico possibile, oggi dettano legge 5 istituti, o meglio probabilmente chiamarle Entità su questo pianeta, è finita l'era degli stati sovrani, il nuovo ordine mondiale sono le multinazionali che tengono per le palle gli stati e di conseguenza noi , solo che ad ogni crisi ne escono rafforzate a dismisura, ci portano al baratro e ci ritirano su ... è un discorso che non si può affrontare su un Forum è troppo complicato ma è altresì molto semplice, visto che coinvolge tutto l'ordine mondiale.... nulla è ciò che appare.. il potere va oltre le nostre + grandi immaginazione...
 
@ giangi io compro sempre Bolina è l'unica non in carta patinata molte nozioni e pochi fronzoli....






ROMA (MF-DJ)--Aumentano le famiglie con il problema della quarta settimana. L'Istat rileva i dati del 2008, quando la quota di famiglie che dichiara di arrivare alla fine del mese con molta' difficolta' e' pari al 17%, contro il 15,4% del 2007.
Aumentano le famiglie che non riescono a provvedere regolarmente al pagamento delle bollette (11,9% contro l'8,8% dell'anno precedente), e all'acquisto di abiti necessari (18,2% contro 16,9%). Significativo anche l'incremento di famiglie che non ha soldi sufficienti per pagare le spese per i trasporti (8,3% contro 7,3%) e quelle in arretrato con il mutuo (7,1% di quelle che hanno un mutuo nel 2008 contro il 5% del 2007). Stabili le quote di famiglie che non si possono permettere di riscaldare adeguatamente la propria casa (10,9%) e quelle che non hanno risorse sufficienti per gli alimenti (5,7%) e le spese mediche (11,2%). Quasi un terzo delle famiglie (31,9%) ha poi riferito di non essere in grado di far fronte a una spesa imprevista di 750 euro con risorse proprie. red/ren
 
@ giangi io compro sempre Bolina è l'unica non in carta patinata molte nozioni e pochi fronzoli....






ROMA (MF-DJ)--Aumentano le famiglie con il problema della quarta settimana. L'Istat rileva i dati del 2008, quando la quota di famiglie che dichiara di arrivare alla fine del mese con molta' difficolta' e' pari al 17%, contro il 15,4% del 2007.
Aumentano le famiglie che non riescono a provvedere regolarmente al pagamento delle bollette (11,9% contro l'8,8% dell'anno precedente), e all'acquisto di abiti necessari (18,2% contro 16,9%). Significativo anche l'incremento di famiglie che non ha soldi sufficienti per pagare le spese per i trasporti (8,3% contro 7,3%) e quelle in arretrato con il mutuo (7,1% di quelle che hanno un mutuo nel 2008 contro il 5% del 2007). Stabili le quote di famiglie che non si possono permettere di riscaldare adeguatamente la propria casa (10,9%) e quelle che non hanno risorse sufficienti per gli alimenti (5,7%) e le spese mediche (11,2%). Quasi un terzo delle famiglie (31,9%) ha poi riferito di non essere in grado di far fronte a una spesa imprevista di 750 euro con risorse proprie. red/ren

proposto un emendamento alla Finanziaria per risolvere il problema:
"Dal 1 gennaio 2010 è abrogata la 4° settimana del mese"
:D:D:D:D
 
:rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:

Quanti soldi possiede la banca in questo momento?
chiedo. "164,2 miliardi di liquido o equivalente", risponde senza fermarsi un solo istante a tirare il fiato.

Riteniamoci fortunati che "non siamo andati a rotoli".



" STO FACENDO IL LAVORO DI DIO - INCONTRO CON LA GOLDMAN SACHS, LA PIU' POTENTE BANCA DEL MONDO " EDITORIALE INCHIESTA DI JOHN ARLIDGE DA " TIMESONLINE" ( SECONDA PARTE)
Di redazione (del 24/12/2009 @ 09:00:00, in Gli Speciali Della Redazione, linkato 275 volte)

Nella foto: Lloyd Blankfein, amministratore delegato di Goldman Sachs

La Goldman ha ricominciato a farlo per due buoni motivi: in primo luogo perché i mercati globali sono in netta ripresa (un recupero del 50% dai minimi toccati con la crisi creditizia, grazie ai nuovi capitali, in buona parte pubblici, immessi nei circuiti finanziari), e in secondo luogo perché – con Lehman Brothers e Bear Stearns fuori gioco, Merrill Lynch una pallida ombra di se stessa, Citigroup e UBS senza la potenza di un tempo – la banca ha ora messo le mani su una fetta più grande della torta. "Ce ne f*** dei concorrenti. Abbiamo di nuovo un bilancio florido e un gruzzolo più grande e ricco da spartirci"; è così che i banchieri della Goldman presentano la situazione. Non c'è da stupirsi se la banca sta accantonando oltre 20 miliardi di dollari da distribuire in stipendi e bonus.

Giusto e lucrativo. Ma non sarà invece piuttosto ingiusto? La Goldman non sta per caso agendo come l'equivalente moderno dei pescecani di guerra, avvantaggiandosi della crisi globale e delle misure di emergenza dei governi per rastrellare milioni? Persino l'esperto finanziere George Soros sostiene che gli enormi profitti delle banche di Wall Street sono "regali mascherati" dello stato.

Blankfein respinge l'insinuazione che la Goldman abbia avuto bisogni di capitali a fondo perduto e, per estensione, rifiuta l'idea che la società stia ora approfittando dell'aiuto pubblico. Certo, ha ricevuto 10 miliardi di dollari dal programma Tarp (Troubled Asset Relief Program) di Washington, ma ha già rimborsato la somma con un sostanzioso interesse del 23%. La Goldman ha inoltre tratto vantaggio dal salvataggio federale della grande assicuratrice statunitense AIG, con la quale aveva sottoscritto assicurazioni per 20 miliardi di dollari, ricevendo in cambio miliardi di dollari (forse 13) quando Washington ha trasferito 90 miliardi nelle casse del traballante gigante. Blankfein insiste nel dire che la Goldman era protetta dalle perdite dell'AIG nel miglior modo possibile, con fondi liquidi, e che in caso di fallimento dell'assicuratrice non ne avrebbe quindi sofferto; ma i critici dicono che se l'AIG fosse scomparsa dalla scena l'intero sistema finanziario sarebbe imploso, trascinando nel baratro anche la banca. Ma c'è di più; in piena crisi la FED ha infranto una tradizione vecchia di 80 anni e ha permesso alla Goldman di trasformarsi da banca d'investimenti in holding bancaria, e di ottenere quindi prestiti agli stessi bassi tassi d'interesse concessi alle banche commerciali. Blankfein afferma che la Goldman ha cambiato statuto non per problema di soldi ma perché, dopo il collasso della Bear Stearns e della Lehman, era evidente che il mercato non credeva più nella capacità dell'US Securities and Exchange Commission di regolamentare le banche d'investimento. Essere controllata dalla FED avrebbe aiutato a ristabilire la fiducia nell'intero sistema finanziario.

Indipendentemente dalle vere ragioni alla base della decisione, nemmeno il più fanatico sostenitore della Goldman può negare che solo grazie all'aiuto pubblico esiste ancora un sistema finanziario in cui la banca può continuare a operare. Washington ha sostenuto l'economia e le banche statunitensi con oltre 12 trilioni di dollari. Veramente Blankfein non si rende conto che per quasi tutti noi è esasperante vedere la Goldman rastrellare tanto denaro mentre dobbiamo barcamenarci per arrivare a fine mese? Al contrario, insiste nel dire che dovremmo gioire per i successi della banca, non condannarli. "Francamente, tutti dovrebbero essere contenti" sostiene. Parla seriamente? Incredibile. I risultati della Goldman, argomenta, sono il segnale più chiaro di un nascente recupero economico che avvantaggerà non solo lui e la sua banca ma tutti noi "Il sistema finanziario ci ha trascinato nella crisi e adesso ce ne tirerà fuori".

Blankfein si lancia in un'altra affermazione altrettanto audace. Dovremmo essere contenti che la Goldman abbia ricominciato a elargire compensi faraonici. La banca non deve rispettare il tetto massimo sui bonus deciso dal presidente Obama, perché ha rimborsato in liquido i fondi bail-out a suo tempo ricevuti; poter offrire i migliori stipendi per assumere e mantenere i migliori banchieri non affosserà il sistema ma anzi lo salverà. Uno stipendio legato ai risultati garantisce un'attività responsabile di alto livello: "Se guarda le nostre norme sui compensi, noterà che c'è sempre stata una la perfetta corrispondenza tra livello di compensi e risultati nel lungo periodo. Altri registravano perdite ma pagavano lo stesso bonus rilevanti; ora sono in parte scomparsi dal mercato, e si capisce perché".

Molti non sono d'accordo, e ritengono che nell'attuale piatto panorama economico, i compensi faraonici non sono più necessari. Lucian Bebchuk, professore di legge, economia e finanza alla Harvard Law School, sostiene: "Attualmente per le banche è più facile evitare che i propri dipendenti vengano allettati da altre offerte. Ci sono opportunità meno interessanti che nel 2007".

D'accordo, dimenticate, se ci riuscite, i fondi bail-out, i bonus, i capitali rapinati. Ma sicuramente Blankfein non può ignorare la tesi dell'editorialista David Hare. Nel suo scritto più recente, Hare considera una forma di "ricatto" sostenere che non c'è recupero possibile se non lasciamo ai banchieri la libertà di continuare ad agire come hanno sempre fatto e a premiarsi con somme illimitate. È quello che sostennero i minatori negli anni '70, solo che questa volta al posto della National Unio n of Mineworkers ci sono la City e Wall Street. Blankfein non ha tempo da perdere con discorsi di questo tipo: i banchieri non sono minatori. "Ho questo da dirvi" sibila mentre gli occhi si riducono a una fessura "se crolla il sistema finanziario crolla anche la nostra attività, e, mi creda, in tal caso crollerà anche la sua attività e quella di qualsiasi altro cittadino".

Come un paziente che è uscito dal coma, per Blankfein la crisi creditizia è servita solo a rinforzare la sua passione per far soldi. Parlare con lui è come parlare con qualcuno nelle cui vene scorrono dollari, non sangue; crede fermamente di essere bravo in quel che fa e che quel che fa è intrinsecamente buono. Ed ha i suoi sostenitori: nella lista New Establishment 2009, Vanity Fair gli ha assegnato l'ambito primo posto, dinanzi a figure come Steve Jobs, alla guida di Apple, o Sergey Brin e Larry Page, i fondatori di Google. Altri, ad esempio l'editorialista del New York Times Andrew Ross Sorkin, sostengono che il pubblico non può "avere tutto e il contrario di tutto"; nel pieno della crisi dell'ultimo anno, ricorda Sorkin "molti incrociarono le dita e si augurarono che la Goldman e i sopravvissuti di Wall Street venissero salvati per arrestare la caduta, e adesso che le banche sono finalmente di nuovo in grado di funzionare normalmente le vorrebbero di nuovo nella polvere".

Che siate o meno d'accordo, un fatto è certo: "la tenace G" sembra avere in mano le carte vincenti nei momenti buoni ma anche, lo abbiamo visto in tempi recenti, in quelli cattivi". Rimane solo una semplicissima domanda: come fa? Qual'è la sua ricetta segreta? Per cercare di trovare la risposta dovete lasciare l'ufficio di Blankfein e scendere al 17° piano. Strada facendo potrete ascoltare i banchieri d'investimento, i trader, gli strateghi e i quantisti (i cervelloni matematici che creano fantastiche formule) che parlano di "tassi d'interesse degli swap", "default no credit", "opzioni exotic e vanilla", "differenziali lettera/denaro", "bund", "bobl" e Dio solo sa cosa ancora. Quando passate dinanzi all'85 di Broad Street non potete naturalmente vedere i soldi fluttuare, ma potete sentirli spostarsi giorno e notte tra banca centrale, banche commerciali e d'investimento, grandi aziende, oligarchi sovietici, operatori mediorientali e sceicchi, petrolieri texani e anonimi milionari nelle Bermuda e nelle isole Cayman.

In un ufficio con una macchia d'inchiostro sul tappeto, lavora Liz Beshel, il primo ingrediente fondamentale della mistura segreta della Goldman. La banca assume solo il meglio in assoluto, e non ce ne sono molte come Beshel. Madre nubile di 40 anni, parla a una tale velocità e con una tale conoscenza dei segreti dei mercati finanziari che in pratica ci vuole una laurea della Harvard Business School per seguire il filo del suo discorso. Reclutata dalla Goldman quando era ancora all'università, si organizzò per prepararsi a un MBA della Columbia University di New York "nei fine settimana". Proprio come voi. Avanzò rapidamente nella gerarchia della banca d'investimenti e divenne il più giovane tesoriere generale nella storia della banca. Oggi sorveglia ogni sterlina investita dalla banca, ogni yen prestato, ogni dollaro che entra o esce dal bilancio; almeno un trilione di dollari al giorno. Quanti soldi possiede la banca in questo momento? chiedo. "164,2 miliardi di liquido o equivalente", risponde senza fermarsi un solo istante a tirare il fiato. ( 2 - Segue/ Fonte: comedonchisciotte.org/ Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di CARLO PAPPALARDO)

Titolo originale: "I'm doing 'God's work'. Meet Mr Goldman Sachs "

Fonte: http://www.timesonline.co.uk

La terza parte dello " speciale inchiesta" sarà pubblicata venerdì 25 dicembre alle ore 9.00


http://www.finanzainchiaro.it/dblog/...?articolo=6579



Giorno a tutti .... questo è il signore di cui si sta parlando , nn so perchè guardando la foto a colori mi è venuto in mente il maestro Yoda :

Life and career

Blankfein was born in to a Jewish family in the Bronx, New York City and raised in Brooklyn's Linden Houses, part of the New York City Housing Authority. His father was a clerk with the Postal Service in Manhattan.[2] He received primary and secondary education in the public schools of the New York City Department of Education, and was a valedictorian at Thomas Jefferson High School in 1971. He attended Harvard University, where he lived in Winthrop House, and earned his B.A in 1975, graduating with fellow Winthrop House student and future Chairman of the U.S. Federal Reserve, Ben Bernanke. In 1978, Blankfein received a J.D. from Harvard Law School.
Blankfein worked as a corporate tax lawyer for the law firm Donovan, Leisure, Newton & Irvine. In 1981, he joined Goldman's commodities trading arm, J. Aron, as a precious metals salesman in their London office.
He is the Gala Chairman of the Rockefeller family's Asia Society in New York. He serves on the board of the Robin Hood Foundation, a charitable organization seeking to alleviate poverty in New York, as well as on the Board of Overseers at Weill Cornell Medical College.
Blankfein earned a total of $53.4 million in 2006, making him one of the highest paid executives on Wall Street. His bonus allegedly reflected the performance of Goldman Sachs, which reported record net earnings of $9.5 billion. The compensation included a cash bonus of $27.3 million, with the rest paid in stock and options. While CEO of Goldman Sachs Group in 2007, Lloyd C. Blankfein earned a total compensation of $53,965,418, which included a base salary of $600,000, a cash bonus of $26,985,474, stocks granted of $15,542,756 and options granted of $10,453,031.[3] He now resides in New York with his wife and children.
Blankfein has been named as the most outrageous CEO for the year 2009 by Forbes.[4] Taking a different position, Financial Times named Blankfein as its 2009 Person of the Year stating, "his bank has stuck to its strengths, unashamedly taken advantage of the low interest rates and diminished competition resulting from the crisis to make big trading profits."[5] However, many hold the opinion that Goldman Sachs 2009 performance is indicative of exactly what is wrong with Wall Street.[6]
[edit] Politics

Blankfein contributed at least $7000 to Democratic Party candidate Hillary Rodham Clinton in 2008.
On April 7, 2009, Blankfein recommended guidelines to overhaul executive compensation. According to the New York Times, Blankfein said that lessons from the global financial crisis included the need to "apply basic standards to how we compensate people in our industry".[7]
In November, 2009, he declared in an interview that, as a banker, he was doing "God's work".[8] Several days later, he indicated that he regretted that remark, which had been intended as a joke. He also apologized on behalf of Goldman Sachs to the public for unspecified "things that were clearly wrong and have reason to regret" which contributed to the financial and economic crisis, and pledged that Goldman would donate $500 million to American small businesses.[9]
 
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