Come investire durante una stagflazione ?

Zen lento

Forumer attivo
Questo e' l'inizio del secolo dul DJ. Poi vennero gli anni 60/70.

Vista con l'AT il periodo di oggi ha piu' a che fare con una stagflazione, piuttosto che in una recessione di cui a malapena si legge sui giornali.

In cosa sarebbe meglio investire oltre all'orto ?

Buon fine settimana,
Zen lento :)
 
In economia, per stagflazione (combinazione dei termini stagnazione ed inflazione) si intende indicare la situazione nella quale sono contemporaneamente presenti - su un determinato mercato - sia un aumento generale dei prezzi (inflazione) che una mancanza di crescita dell'economia in termini reali (stagnazione economica).

La stagflazione è un fenomeno presentatosi per la prima volta alla fine degli anni sessanta, prevalentemente nei paesi occidentali; precedentemente inflazione e stagnazione si erano invece sempre presentate disgiuntamente. La contemporanea presenza di questi due elementi mise in crisi la teoria di John Maynard Keynes (e le successive teorie post-keynesiane) che, per oltre 30 anni, era stata la spiegazione più convincente per l’andamento dei sistemi economici, oltre che valido strumento di politica economica per i governi di paesi ad economia di mercato.
Milton Friedman, Nobel in Economia nel 1976, era stato tra i pochi a discostarsi dalle visioni keynesiane e roosveltiane e a prevedere, nei suoi due libri Capitalism and Freedom e Storia Monetaria degli Stati Uniti, l'avvento della stagflazione.

Nella visione keynesiana, la disoccupazione è causata da un livello non sufficiente della domanda aggregata, mentre l’inflazione è giustificata solo quando il mercato raggiunge il pieno impiego: a quel punto l’eccesso della domanda aggregata rispetto all’offerta aggregata, non potendo riversarsi sulla quantità reale (già massima e non espandibile), si riversa sui prezzi, incrementandoli e determinando un aumento del prodotto interno lordo nominale, ovvero dei prezzi e non delle quantità. Nella teoria keynesiana una situazione di disoccupazione non è compatibile con prezzi in aumento, ma con prezzi in diminuzione, per effetto della recessione.

La stagflazione fu così inizialmente contrastata, conformemente alla teoria keynesiana, con l’applicazione di politiche economiche inefficienti ed a volte persino destabilizzanti, improntate ad una forte espansione: gli effetti di queste scelte aggravarono, però, ulteriormente la tendenza, già presente nei sistemi economici, al rialzo dei prezzi dei beni per di più senza drastici cali della disoccupazione, come auspicato invece dai governi. Il fenomeno fu principalmente spiegato col prevalere di comportamenti di monopolio sia nel mercato del lavoro (per la rigidità dei salari), che in quello dei prodotti per la presenza di cartelli (in special modo nei mercati delle materie prime).
Dal momento che la teoria keynesiana non era in grado di spiegare correttamente questo nuovo fenomeno molti economisti superarono l’idea keynesiana, che fino ad allora era riuscita a spiegare e giustificare validamente i fenomeni presenti nelle economie di mercato, ritornando alle convinzioni della teoria economica classica.
 
Grazie per il vostro contributo, finalmente si sente parlare di Economia con la E maiuscola.

Tengo solo ad aggiungere a quanto sapientemente esposto da Argema che negli anni '80 si diffusero teorie definite "neokeynesiane" che proponevano la leva fiscale al posto delle opere pubbliche per evitarne gli effetti distorsivi.
 
La Commissione europea lancia l'allarme. L'economia italiana vive un momento di recessione. Le previsioni per il 2009 sono anche peggiori: l'analisi di Bruxelles parla addiritura di stagflazione. Una leggera ripresa si avrà sola a partire dal 2010.

I DATI
. Nella seconda metà del 2008 l'Italia "è entrata in una recessione tecnica" che le farà chiudere l'anno con una crescita zero. La stagnazione durerà anche nel 2009, mentre una leggera ripresa è prevista nel 2010 con un Pil allo 0,6%. Sono queste le nuove stime della Commissione europea, che nelle sue previsioni d'autunno diffuse oggi prevede per il nostro Paese un'ulteriore perdita di competitività.

INFLAZIONE
. L'inflazione in Italia, dopo aver chiuso il 2008 al 3,6%, tornerà al 2% nel 2009, grazie anche al previsto calo dei prezzi dell'energia e dei generi alimentari. Lo prevede la Commissione Ue, che per il 2010 stima un leggero rialzo al 2,1%

RAPPORTO DEFCITI- PIL
. Dopo essere sceso all'1,6% nel 2007, il livello più basso dal 2000, il rapporto deficit-Pil in Italia tornerà a peggiorare nel 2008 e nel 2009, facendo registrare rispettivamente un 2,5% e un 2,6%. Tra le cause, "il ciclo economico negativo e alcune misure discrezionali, come un aumento considerevole nelle remunerazioni". Ma "grazie al piano triennale" di consolidamento dei conti pubblici e di contenimento della spesa "approvato dal Parlamento in estate e confermato nella bozza di Finanziaria 2009", nel 2010 si scenderà al 2,1%. Sono queste le nuove previsioni della Commissione europea.

DEBITO PUBBLICO
. Il debito pubblico italiano nel 2008 resterà al 104,1%, stesso livello dell'anno precedente, e nel 2009 tornerà a salire al 104,3%. Nel 2010 scenderà leggermente al 103,8%. Queste le nuove stime della Commissione Ue che spiega tale andamento soprattutto con l'attesa stagnazione dell'economia italiana, ma anche con "un avanzo primario ancora troppo basso" intorno al 2,5%. Due fattori che impediranno ogni riduzione del debito nel 2008 e nel 2009.

......
Boh, una stagflazione con riduzione dell'inflazione (nel 2009 al 2 % e nel 2010 al 2,1% ) non si è mai vista.
Nuove teoriead Hoc o parole in liberta'
?
 
Con una inflazione al 2% non può definirsi stagflazione, ma soltanto stagnazione, se la crescita a tassi vicini allo 0, recessione se inferiori.

Adesso oltre alla finanza creativa ci voglio passare anche l'economia creativa! :lol:
 
Sempre dopo le anticipazioni stellari del forum, anche il Corriere della Sera, diretto da poco da De Bortoli, transfuga dal sole 24 ore, scrive quel che si sa da mesi:

Andare sul tasso variabile

(e se proprio volete fare mutui ora, sul tasso fisso)

:specchio:
 
la stagflazione è il periodo piu brutto e difficile x le azioni da quanto ricordo...
x ora cmq non dovremmo essere in questa fase economica
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto