Trascuriamo l'andamento delle azioni, anche se, a quello che dice Greenblatt, i risultati, nel lungo periodo, dovrebbero essere evidenti.
L'esposizione sul cambio EUR/USD rimane, quelli che cambiano sono i momenti dell'acquisto e della vendita.
In pratica: a volte comprerò con il dollaro "alto" (rispetto alla vendita successiva), a volte comprerò con il dollaro "basso", altre volte il cambio più o meno rimarrà stabile.
Visto che le somme investite sono "spalmate" uniformemente sull'orizzonte temporale, nel LUNGO PERIODO le operazioni "vantaggiose" si dovrebbero compensare con quelle "svantaggiose".
Dov'è che sbaglio?