COSA DICE UNA MOSCA DAVANTi AD UN CANCELLO??MOSCAVALCO!!! (1 Viewer)

Bosco

Forumer storico
CARRARO Ancora in acque agitate, slitta il piano
null.gif
Websim - 22/01/2010 10:40:03
null.gif
null.gif
null.gif
Carraro (CARR.MI) ha rimandato la presentazione del piano industriale che avrebbe dovuto tenersi entro gennaio. La società padovana che produce assali e componenti per trattori e macchine agricole fa sapere che l'incontro con la comunità finanziaria slitterà a una data che al momento non è ancora possibile indicare, neanche in linea di massima.

Secondo fonti di settore, dietro al rinvio ci sarebbero le perduranti incertezze di mercato e qualche difficoltà nella trattativa con le banche. La drastica caduta del giro d'affari nel corso del 2009 ha avuto un effetto shock sia sulla struttura industriale che su quella finanziaria del gruppo.

Secondo le stime di un analista, l'anno dovrebbe chiudersi con una contrazione dei ricavi di circa il 40%, dai 973 milioni di euro del 2008. Lo stesso analista prevede un Ebitda negativo per circa 10 milioni di euro (da +70 milioni di euro del 2008) ed una perdita netta nell'ordine dei 40 milioni di euro.

A fine 2009 il debito dovrebbe essere aumentato di circa 50 milioni di euro dai livelli di fine 2008, arrivando a circa 260 milioni di euro. I covenant, i vincoli posti dalle banche per concedere i prestiti, sono stati travolti dalla crisi e la società è stata costretta a chiedere una tregua agli istituti di credito.

E' probabile che in questo momento le chiavi delle vicenda siano nelle mani delle banche: la situazione finanziaria è delicatissima ed il gruppo, per uscire dalla secche, potrebbe avere bisogno di ulteriore sostegno dal mondo del credito. Mario Carraro, presidente e azionista di controllo con il 62% del capitale,non è un imprenditore qualsiasi: è stato presidente della Confindustria del Veneto e Romano Prodi lo avrebbe voluto come ministro nel suo primo governo.

La società con sede a Campodarsego (Padova) è velocemente corsa ai ripari ed è riuscita a tamponare le falle grazie ad un piano d'emergenza che prevede la cassa integrazione straordinaria per 700 dei 4.200 dipendenti. Carraro ha anche avviato una trattativa con la Regione Friuli che potrebbe portare al lancio di una joint venture e all'uscita dal gruppo di una parte delle attività situate a Gorizia.

All'inizio di dicembre 2009 la situazione sembrava essere migliorata e Mario Carraro riferiva alla stampa locale che il piano industriale di rilancio sarebbe arrivato prima della fine di gennaio.

La ristrutturazione dovrebbe prevedere, secondo quanto dichiarato dal presidente, un ridimensionamento del core business degli assali per trattori e per ruspe a favore degli ingranaggi e delle trasmissioni.

Carraro avvertiva che dopo il "2009 drammatico", i segnali di ripartenza del mercato restano deboli, la ripresa dovrebbe arrivare soltanto nel 2011. "Non ci sono al momento elementi che facciano pensare ad una ripresa sostanziosa per il prossimo anno".



La Borsa aveva voltato le spalle a Carraro per tutto il 2009 ma con l'avvio del 2010 si è registrato un certo ritorno di interesse degli investitori (+18% da inizio anno), un mini rally che era legato probabilmente anche alle aspettative di presentazione del piano industriale.
 

gasto

Banned
del resto se vendono tit agli spanish resterebbe l'unica compagnia telefonica itliana...

sarebbe un paradosso ...

ftwb è svizzera

voda è inglese è non ha il fisso

wind è egiziana

fusione tis/wind...

che stronzo che sono idee del piffero...
 

Users who are viewing this thread

Alto