Così i cristiani festeggiano la loro pasqua di sangue

  • Creatore Discussione Creatore Discussione gisi
  • Data di Inizio Data di Inizio
...

voi siete tutti vegetariani ?? come Hitler ?!


Nei loro tentativi di screditare le ideologie animaliste e vegetariane, i detrattori piu' maldestri proclamano spesso che Adolf Hitler era un vegetariano, o che i medici nazisti condannarono la sperimentazione su animali, tacendo sul fatto che tutti gli altri sanguinari sterminatori di masse (Tutti gli imperatori romani, Attila, Mao, Stalin, Lenin, Mussolini, Pinochet, tutti i criminali di guerra dei recenti genocidi dei Balcani, Saddam Hussein, Bush...) erano o sono tutti fieramente carnivori. Inoltre come diceva Peter Singer: "Il fatto che Hitler avesse un naso non significa che dobbiamo tagliarci il naso".


Il presunto vegetarianesimo di Hitler è spesso usato come extrema ratio, invero piuttosto inconsistente, per confutare le motivazioni etiche della dieta vegetariana. Quando poi le invenzioni della vulgata popolare aggiungono il suo presunto animalismo, il tutto si tinge di palese menzogna. Soprattutto, se si considera che un tema come questo avrebbe suscitato ben altre riflessioni, quali l’inevitabile confronto tra l’Olocausto nazista e l’attuale condizione degli animali (ben peggiore dell'olocausto), per i due premi Nobel Isaac Bashevis Singer e John Maxwell Coetzee.

Ma, a parte questo, Hitler era veramente animalista e quindi vegetariano? Leggendo testi di studiosi d’oltralpe risulterebbe proprio di no. Presentiamo un breve elenco di fatti, riassunti dal paragrafo intitolato “Hitler e gli animali”, contenuto nel volume “Un’eterna Treblinka” di Charles Patterson (Editori Riuniti 2005) che a sua volta riassume un’ampia letteratura al proposito:
• Hitler usava epiteti animali per denigrare altre persone, specie se oppositori. Tra le miriadi di citazioni, basti riportare un passo del discorso che tenne a Monaco nel 1927: “L’uomo deve tutto ciò che ha di importante al principio della lotta e a una razza che ha saputo imporre il suo primato. Eliminate i nordici tedeschi e non resteranno che scimmie”.
• L'odio di Hitler per gli animali era solo un altro modo per esprimere il suo piacere di dominare e controllare gli altri. Tra i molti fatti a sostegno di questa tesi, basta riportare quanto affermato da Mimi Reiter, di cui Hitler si era invaghito: “Picchiava il suo cane come un pazzo con il frustino da equitazione, tenendolo stretto al guinzaglio. Non avrei mai creduto quest’uomo capace di picchiare un animale così spietatamente quando, un attimo prima, aveva detto che non avrebbe mai potuto vivere senza di lui!”.
• Anche se la dieta di Hitler prevedeva una buona dose di frutta e vedura (per motivi di salute, su indicazione dei suoi medici, e non per convinzioni animaliste), continuò sempre a consumare prodotti di origine animale: i suoi piatti preferiti erano le salsicce bavaresi, i fegatini e la selvaggina farcita e arrostita. Leggiamo dal libro di ricette di Dione Lucas, nota cuoca di Amburgo: “Non voglio rovinarvi l’appetito per i piccioncini farciti (piccoli di piccione di circa quattro settimane) ma può forse interessarvi sapere che questo era uno dei piatti favoriti del signor Hitler ”.
• Dal 1933 (cioè da quando salì al potere), Hitler bandì tutte le associazioni vegetariane, ne arrestò i dirigenti e chiuse le principali riviste sull’argomento pubblicate a Francoforte. Questo fece sì che molti vegetariani vivessero in clandestinità o lasciassero la Germania. Non solo, durante la guerra, la Germania nazista bandì tutte le organizzazioni vegetariane nei territori occupati.

Come conciliare tutto questo con la visione di un Hitler vegetariano e animalista? Credo che ci siano solo due possibili strade per far tornare i conti. La prima prevede una riscrittura delle classificazione delle specie per includere i piccioni nel regno vegetale, accompagnata da un’altrettanto liberale estensione delle comuni visioni animaliste, che normalmente non prevedono tra i propri comportamenti la messa al bando delle proprie società e delle proprie riviste o la battitura feroce dei cani.


Inoltre:
1. La Vegetarier-Bund (Società Vegetariana Tedesca), fondata nel 1892, venne soppressa dal regime nazista (riaprì nel 1946). Chiusura bizzarra, se Hitler ne fosse stato un sostenitore.
2. La politica hitleriana non promosse mai il vegetarismo, ne' a beneficio della salute pubblica, nè per motivi etici. Il non promuovere pubblicamente questa sana alimentazione è significativo, da parte di un leader che rinforzò rigorosamente altre politiche salutiste, come una legislazione che condannava il fumo e l'inquinamento, o le misure a tutela delle donne in gravidanza e partorienti.
3. Hitler non era vegetariano. Furono i suoi medici a prescrivergli, per migliorare le condizioni della sua salute di seguire una dieta priva di carne. Fin da giovanissimo, infatti, si era nutrito prevalentemente di carne e stava per contrarre la gotta. Il Ministro della Propaganda, Goebbels, manipolo' questo fatto per spingere il pubblico a considerare il Fuerer come un Santo, come il vegetariano Gandhi o i leggendari maestri spirituali orientali. Hitler si lamentava delle prescrizioni dei suoi medici e si spacciava per vegetariano nonostante mangiasse ravioli al ragù di carne come raccontava Mussolini e fosse ghiotto di salsicce.
4. Il materiale biografico descrive spesso Hitler con un debole per prosciutti e salse carnee. Il biografo John Toland ("Adolf Hitler"), riporta che l'alimentazione di Hitler, quand'era studente, consisteva in "pasticci di carne, latte e pane."

Il suo biografo più referenziato, Robert Payne ("The Life and Death of Adolf Hitler"), afferma che quella del vegetarismo fu una deliberata montatura, veicolata dai nazisti per dipingere Hitler come figura pura e dedita al bene. Payne scrive: "L'ascetismo di Hitler aveva un ruolo importante nella sua immagine pubblica in Germania. Secondo una leggenda ampiamente diffusa, non fumava, era astemio e non frequentava donne. Soltanto la prima affermazione era veritiera. Beveva spesso birra e vino, aveva una predilezione particolare per le salse a base carnea bavaresi e frequentava donne di tutte le età... il suo ascetismo era una finzione inventata dal Ministro della Propaganda nazista Joseph Goebbels, per enfatizzarne la dedizione totale, l'autocontrollo e la distanza che lo separava dagli altri uomini...".

Incontrovertibili le affermazioni di un libro sicuramente non di parte: "The Medical Casebook of Adolf Hitler" (Leonard e Renate Heston, William Kimber & Co, 1979). Basato su materiale tratto dagli archivi medici tedeschi originali dell'epoca, chiarisce inequivocabilmente tanto le abitudini alimentari di Hitler quanto le loro motivazioni: "Dall'inizio degli anni 30, Adolf Hitler cominciò a soffrire di crampi ed acuti dolori nell'addome. Il dolore lo colpiva poco dopo i pasti. Quando cio' accadeva, Hitler generalmente lasciava la tavola. A volte tornava dopo che "era passata la crisi ", come narra Albert Speer, altre volte non tornava affatto... All'epoca, non era mai stato seriamente malato... si curo' eliminando gradualmente la carne e i salumi, e continuò ad eliminare alimenti fino a limitare la sua dieta a vegetali e cereali - un cambiamento significativo per lui..."



Bibliografia:

Dinshah, J. (1974, January). "Book nook". {A review of Speer, A. (1970). Inside the 3rd Reich} Ahimsa, p. 11.
[Disponibile tramite A.V.S., P.O. Box H, Malaga, NJ 08328, USA]

Meyer, R. (1985). "Was Hitler a vegetarian?" Vegetarian Voice, 12 (2), p. 6.
[Disponibile tramite N.A.V.S., P.O. Box 72, Dolgeville, NY 13329]

 
[ame=http://www.youtube.com/watch?v=zBX1CIeqVwU&feature=related]La strage degli innocenti - YouTube[/ame]

C'era anche un altro video, ma è vietato ai minori di 18 anni per le immagini crude che mostra, sempre in tema.

OGNI animale sfruttato, ucciso, massacrato per la gola degli uomini o per la loro vanità è un dolore, una ferita.
Gli agnellini colpiscono l'immaginario molto più, ahimé, di un porcellino o una mucca, o un pollo.

E allora, almeno a PASQUA, lasciamo in disparte la gola e una sciocca, vecchia tradizione.
 
ok ok claire

è sparito un thread in cui avevo messo come titolo "ma tu claire lo mangi l'agnello pasquale?"

e poi sola la foto dell'agnello marchiato per il macello che tenta di tornare nel recinto dalla sua mamma

si vede che i moderatori sono iper-protettivi verso di te :)

Sanno, credo, che per me anche il solo pensiero, fa star male.
:(

Sono 16 anni che non mangio animali. Di questi, 12 che non mangio nemmeno UN derivato dagli animali.

E non è una questione di salute, la mia. Ma di amore. E' difficile da capire, per molti.
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto