Obbligazioni a tasso fisso CRISI UCRAINA, Bond Russia, Ucraina, Gazprom e altro

comunque le GAZ CHF sono ancora a sconto rispetto alla 2022 in $ che tratta a 58, la distanza dalla analoga in CHF si é ridotta molto, peró la 2023 mi sembra ancora disallineata rispetto alle altre scadenze, combinazione é quella che ho in maggiore quantitá forse perché mi era parsa la piú conveniente ma non é stata la scelta migliore. L'importante é che continuino a pagare e poi non c'é problema per nessuno ... intendo dire tra i bondisti ... per il resto purtroppo i problemi ci sono e aumenteranno per tutti
 
Russian Agricultural Bank informa sullo stato del pagamento del rendimento della cedola degli eurobond subordinati
20 aprile 2022
La banca agricola russa (RusAg, la Banca) segnala la situazione con il rendimento della cedola degli Eurobond subordinati pagabile il 16 aprile 2022, con un tasso di interesse dell'8,5% annuo, con scadenza nel 2023 (ISIN: XS0979891925, US74973DAJ81).


A causa delle sanzioni imposte dal Regno Unito, in data 16 aprile 2022 RusAg non ha effettuato il pagamento di interessi per un importo totale di USD 21.250.000 a favore dell'emittente Eurobond RSHB Capital SA (Lussemburgo) ai sensi del Contratto di prestito subordinato dell'11 ottobre 2013 del valore di USD 500.000.000 , con un tasso di interesse dell'8,5% annuo e scadenza nel 2023.


Considerando la situazione dei pagamenti di interessi su simili emissioni di Eurobond da parte di altri emittenti russi, RusAg ha chiesto in anticipo un'autorizzazione alla Banca di Russia per effettuare il pagamento di una cedola in dollari USA a beneficio del creditore, e ha anche chiesto all'agente di pagamento dell'emissione di Eurobond, la filiale londinese della Bank of New York Mellon, un'adeguata istruzione di pagamento.


A causa delle sanzioni imposte dall'Office of Financial Sanctions Implementation (OFSI) del Regno Unito il 24 marzo 2022 nei confronti della Banca, l'agente di pagamento non ha ancora confermato la propria disponibilità ad accettare pagamenti dalla banca ed effettuare pagamenti di interessi a depositari Euroclear / Clearstream / DTC , e successivamente ai detentori di Eurobond fino a quando non saranno ricevute ulteriori istruzioni dalle autorità di regolamentazione del Regno Unito.


RusAg, essendo un mutuatario responsabile e affidabile sui mercati dei capitali russi e internazionali, adotta tutte le misure necessarie per riprendere i pagamenti delle cedole, proseguendo il dialogo con l'agente di pagamento in termini di ottenimento di una nuova licenza per il servizio del prestito, nonché opera attraverso altri modalità di regolamento con i detentori di titoli previste, tra l'altro, dalla legislazione russa.


La Banca conferma di disporre di liquidità sufficiente per adempiere ai propri obblighi, compresi i pagamenti di interessi in scadenza il 16 aprile 2022, e si adopera per onorare il proprio debito.


Tenendo conto del fatto che le misure di cui sopra finalizzate al pagamento degli interessi potrebbero richiedere più tempo, informeremo i detentori di Eurobond interessati da questi eventi di ulteriori azioni relative ai pagamenti di Eurobond.
 
Russian Agricultural Bank informa sullo stato del pagamento del rendimento della cedola degli eurobond subordinati
20 aprile 2022
La banca agricola russa (RusAg, la Banca) segnala la situazione con il rendimento della cedola degli Eurobond subordinati pagabile il 16 aprile 2022, con un tasso di interesse dell'8,5% annuo, con scadenza nel 2023 (ISIN: XS0979891925, US74973DAJ81).


A causa delle sanzioni imposte dal Regno Unito, in data 16 aprile 2022 RusAg non ha effettuato il pagamento di interessi per un importo totale di USD 21.250.000 a favore dell'emittente Eurobond RSHB Capital SA (Lussemburgo) ai sensi del Contratto di prestito subordinato dell'11 ottobre 2013 del valore di USD 500.000.000 , con un tasso di interesse dell'8,5% annuo e scadenza nel 2023.


Considerando la situazione dei pagamenti di interessi su simili emissioni di Eurobond da parte di altri emittenti russi, RusAg ha chiesto in anticipo un'autorizzazione alla Banca di Russia per effettuare il pagamento di una cedola in dollari USA a beneficio del creditore, e ha anche chiesto all'agente di pagamento dell'emissione di Eurobond, la filiale londinese della Bank of New York Mellon, un'adeguata istruzione di pagamento.


A causa delle sanzioni imposte dall'Office of Financial Sanctions Implementation (OFSI) del Regno Unito il 24 marzo 2022 nei confronti della Banca, l'agente di pagamento non ha ancora confermato la propria disponibilità ad accettare pagamenti dalla banca ed effettuare pagamenti di interessi a depositari Euroclear / Clearstream / DTC , e successivamente ai detentori di Eurobond fino a quando non saranno ricevute ulteriori istruzioni dalle autorità di regolamentazione del Regno Unito.


RusAg, essendo un mutuatario responsabile e affidabile sui mercati dei capitali russi e internazionali, adotta tutte le misure necessarie per riprendere i pagamenti delle cedole, proseguendo il dialogo con l'agente di pagamento in termini di ottenimento di una nuova licenza per il servizio del prestito, nonché opera attraverso altri modalità di regolamento con i detentori di titoli previste, tra l'altro, dalla legislazione russa.


La Banca conferma di disporre di liquidità sufficiente per adempiere ai propri obblighi, compresi i pagamenti di interessi in scadenza il 16 aprile 2022, e si adopera per onorare il proprio debito.


Tenendo conto del fatto che le misure di cui sopra finalizzate al pagamento degli interessi potrebbero richiedere più tempo, informeremo i detentori di Eurobond interessati da questi eventi di ulteriori azioni relative ai pagamenti di Eurobond.

Roba da pazzi.
 
FONTE AGI :

Ue: "Le aziende continuino a pagare il gas russo in euro o dollari"
In un documento di orientamenti destinato agli Stati membri la Commissione europea ha risposto agli interrogativi delle aziende e dei governi europei in merito ai nuovi requisiti sui pagamenti del gas imposti da Mosca
di Tommaso Lecca
ue aziende continuino a pagare gas russo in euro o dollari

© David Inderlied / DPA / Afp
- La società russa Gazprom
 
AGI - "Sembra possibile" continuare a comprare gas proveniente dalla Russia senza infrangere le sanzioni imposte dall'Unione europea a Mosca o il diritto Ue anche dopo l'adozione del decreto con il quale il Cremlino ha richiesto il pagamento in rubli per le forniture di gas.

Lo ha stabilito la Commissione europea in un documento di orientamenti destinato agli Stati membri nel quale l'esecutivo Ue ha risposto ai principali interrogativi delle aziende e dei governi europei in merito ai nuovi requisiti sui pagamenti del gas imposti da Mosca.

"Il decreto - ricorda il documento - introduce una nuova modalità di pagamento, per cui il deposito di euro o dollari sul conto del fornitore non è più considerato come adempimento degli obblighi contrattuali".

"Al contrario - si precisa - euro o dollari ricevuti dalle società dell'Ue devono essere convertiti in rubli ai sensi del decreto".

L'adempimento contrattuale, secondo il decreto presidenziale russo n.172 del 31 marzo, si perfeziona "solo dopo che il processo di conversione da euro o dollari è stato completato con successo e il pagamento è stato effettuato in rubli".

Un processo "interamente nelle mani delle autorità russe" che consentirebbe a Mosca "anche di coinvolgere la Banca centrale russa in questo processo, attraverso una serie di operazioni legate alla gestione del patrimonio e delle riserve della Banca centrale, vietata ai sensi del sanzioni dell'Ue".

Inoltre, visto che "il processo di conversione può richiedere un periodo di tempo indefinito durante il quale la valuta estera è interamente nelle mani delle autorità russe, compresa la Banca centrale", il pagamento 'congelato' in attesa della conversione "può anche essere considerato come un prestito concesso da società dell'Ue".

Nonostante i dubbi della Commissione sulla regolarità di tale procedura, il documento di orientamenti definisce "possibile" l'acquisto di gas a queste nuove condizioni, ma consiglia alle aziende europee di "chiedere alle loro controparti russe di adempiere ai propri obblighi contrattuali con le stesse modalità di prima dell'adozione del decreto, ovvero depositando l'importo dovuto in euro o dollari".

"Il decreto del 31 marzo non preclude una procedura di pagamento in linea con le misure restrittive dell'Ue"
, sottolinea il documento della Commissione sgombrando il campo da equivoci su possibili responsabilità delle aziende europee in relazione alle sanzioni imposte dopo l'invasione dell'Ucraina.

"Tuttavia, la procedura per le deroghe alle prescrizioni del decreto non è ancora chiara", hanno ammesso i funzionari europei.

Quanto alla collaborazione con Gazprom e GazpromBank per cercare "una soluzione accettabile" al nuovo contesto, la Commissione ha ricordato che "le sanzioni vigenti non vietano l'impegno con Gazprom o GazpromBank, al di là dei divieti di rifinanziamento relativi a quest'ultima", e "non vietano l'apertura di un conto con GazpromBank".

"Le aziende dell'Ue - ha raccomandato la Commissione - potrebbero dichiarare chiaramente che intendono adempiere ai propri obblighi derivanti dai contratti esistenti e considerare i propri obblighi contrattuali relativi al pagamento già adempiuto pagando in euro o in dollari, in linea con i contratti esistenti".

Infine, "sarebbe opportuno chiedere conferma da parte russa che questa procedura è possibile secondo le regole del decreto".
 

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