Dati macro, eventi, cda, emiss. obblig., notizie per lunedì 13 maggio (1 Viewer)

anonimus08

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DATI MACRO

Cina
Ore 07.30
Produzione industriale (annuale). Attesa 9.5% Prec. 8.9%
Spese per costruzioni edili. Attesa 21% Prec. 20.9%
Vendite al dettaglio (annuale). Attesa 12.8% Prec. 12.6%

USA
Ore 14.30
Vendite al dettaglio (mensile). Attesa -0.3% Prec. -0.4%
Vendite al dettaglio beni essenziali (mensile). Attesa -01.% Prec. -0.4%


EVENTI

Europa
Ore 17.00
Eurogruppo Riunione


EVENTI SOCIETARI

Italia
Dividendi
Aeroporto di Firenze (0,08 euro)- Amplifon (0,043 euro)- Banco di Desio e Brianza (0,0364 euro, ordinaria; 0,0437 euro, risparmio)- Beni Stabili (0,022 euro)- Brembo (0,4 euro)- Cairo Communication (0,14 euro, saldo)- Centrale del Latte Torino (0,02 euro)- Datalogic (0,15 euro)- Interpump (0,17 euro)- Zignago Vetro (0,25 euro) - Rosetti Marino (0,65 euro)
Trimestrali
FTSEMib: Campari (1° trimestre 2013); Salvatore Ferragamo (1° trimestre 2013); UBI Banca (1° trimestre 2013).- MIDCap: Acea (1° trimestre 2013); Banca Carige (1° trimestre 2013); ERG (1° trimestre 2013 – Comunicato il 14 maggio prima dell’apertura di Piazza Affari); Gemina (1° trimestre 2013). - STAR: Banca Popolare Etruria e Lazio (1° trimestre 2013); Brembo (1° trimestre 2013 – CdA* ore 09.00); Cairo Communication (1° trimestre 2013); Exprivia (1° trimestre 2013); Fiera Milano (1° trimestre 2013); Gefran (1° trimestre 2013 – CdA* ore 10.00); Irce (1° trimestre 2013 – CdA* ore 15.00). - Standard: Acque Potabili (1° trimestre 2013); ACSM-AGAM (1° trimestre 2013); B&C Speakers (1° trimestre 2013); Banca Popolare di Spoleto (1° trimestre 2013); Cape Live (1° trimestre 2013); Cogeme SET (1° trimestre 2013); Credito Bergamasco (1° trimestre 2013); ErgyCapital (1° trimestre 2013); Impregilo (1° trimestre 2013); Il Sole24Ore (1° trimestre 2013); Industria e Innovazione (1° trimestre 2013); KREnergy (1° trimestre 2013); MolMed (1° trimestre 2013); MID Industry Capital (1° trimestre 2013); Moviemax Media Group (1° trimestre 2013); Premuda (1° trimestre 2013); ROSSS (1° trimestre 2013); SOL (1° trimestre 2013); TAS (1° trimestre 2013); Valsoia (1° trimestre 2013); Vianini Industria (1° trimestre 2013); Vianini Lavori (1° trimestre 2013).* Consiglio di Amministrazione – I dati saranno diffusi al termine della riunione.
Assemblee degli azionisti
- Pirelli (approvazione del bilancio – Milano, ore 10.30). - Unicredit (approvazione del bilancio, sabato 11 maggio – Roma, ore 10.30).- Biancamano (approvazione del bilancio, prima convocazione). - ROSSS (approvazione del bilancio, prima convocazione – Borgo San Lorenzo, Firenze; ore 08.30). - SOL (approvazione del bilancio, prima convocazione – Monza, ore 11.00).

TRIMESTRALI
Giappone- Yamaha Motor (1° trimestre 2013)


COLLOCAMENTI

Italia
Ore 11.10
Emissione Btp maggio 2016 (tasso di interesse annuo lordo: 2,25%; codice ISIN: da attribuire). Ammontare compreso tra i 2,5 miliardi e i 3,5 miliardi di euro.
Emissione Btp marzo 2026 (tasso di interesse annuo lordo: 4,5%; codice ISIN: IT0004644735). Ammontare compreso tra 750 milioni e 1.5 miliardi di euro. Emissione CCTeu novembre 2018 (codice ISIN: da attribuire). Ammontare compreso tra 2 miliardi e 3 miliardi di euro.Germania- Emissione di titoli di stato con scadenza a 6 mesi. Ammontare massimo: 4 miliardi di euro.

Germania
Emissione di titoli di stato con scadenza a 6 mesi. Ammontare massimo: 4 miliardi di euro.

Francia
Ore 15.00
Asta BTF 3, 6, 12 mesi.

USA
Ore 17.30
Asta Buoni del Tesoro 3, 6 mesi.

:ciao:
 

anonimus08

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ENEL, ACCORDO 3.500 PENSIONAMENTI CON LA LEGGE FORNERO

Che bravi i sindacati. Firmano un accordo con Enel per prepensionare 3.500 dipendenti ( volontari o volontari obbligati) andando a gravare sulle già scassate finanze dell'Inps, poi urlano la vittoria: Enel assumerà ( non è detto in quanto tempo ) 1.500 nuovi dipendenti.

Saldo: sono spariti 2.000 posti di lavoro.

Il tutto, naturalmente, attingendo dalle nostre tasche tramite le bollette.

Di questi sindacati non sappiamo che farcene, bruciate le tessere ( i pochi che ancora le avete ), e mandiamoli a zappare la terra, che è la loro vera vocazione.

Claudio Marconi


Enel e i sindacati hanno raggiunto questa notte un'intesa per consentire il prepensionamento volontario di 3.500 dipendenti utilizzando le norme della legge Fornero.

Lo riferisce una fonte sindacale, aggiungendo che "è il primo grande accordo che usa la legge Fornero. Si tratta di prepensionamenti volontari e i lavoratori potranno esercitare il diritto fino al 31 agosto del 2013 [a partire dal primo giugno]. Se non si raggiungerà un numero adeguato, come richiesto dall'azienda, Enel potrà rendere le procedure obbligatorie".

L'iniziale distanza fra sindacati e azienda sul periodo di esercizio, sei mesi richiesti dai primi un mese offerto dalla seconda, è stata risolta con un accordo a metà strada.

Enel si farà garante anche delle eventuali penalizzazioni, temporanee fino al momento della pensione effettiva o durature post pensionamento, che i dipendenti dovessero subire in virtù delle regole pensionistiche in vigore che penalizzano l'anticipo del pensionamento.

Anche alcuni voci retributive verranno garantite ai prepensionati.

L'intesa, spiega ancora con soddisfazione il sindacalista apre "alla possibilità di arrivare fino a 1.500 nuove assunzioni" che serviranno ad Enel a garantirsi il corretto dimensionamento degli organici".

La legge Fornero consente all'azienda, senza alcun ricorso agli ammortizzatori sociali, a corrispondere tramite l'Inps, dopo aver risolto il rapporto di lavoro, una prestazione di importo pari al trattamento di pensione che spetterebbe in base alle regole vigenti. Enel deve versare all'Inps anche la contribuzione fino al raggiungimento dei requisiti per il pensionamento entro il periodo massimo dei quattro anni dalla cessazione del rapporto.

(Alberto Sisto)

Fonte Blog di frontediliberazionedaibanchieri
 

anonimus08

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Banche italiane: sofferenze per 130 miliardi
di Francesco Spini - La Stampa

Non si ferma l'onda lunga dei crediti inesigibili e - anche in conseguenza di ciò - le banche danno un'ulteriore stretta ai rubinetti: a marzo i prestiti al settore privato sono in calo dell'1,6%. Nello stesso mese, si legge nei dati di Banca d'Italia, il dato delle sofferenze bancarie registra un balzo del 21,7% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Nel confronto con febbraio - quando l'aumento su base annua è stato del 18,6% e il contatore dei crediti inesigibili si è fermato a 127,6 miliardi di euro - si nota un' accelerazione del 2,6%. Così il totale delle sofferenze si porta alla ragguardevole cifra di 130,97 miliardi.

Per dire: a fine 2010 il totale dei crediti che le banche davano per persi era di 77,843 miliardi, il 40% in meno rispetto a oggi. Sul recente Rapporto sulla stabilità finanziaria di aprile, gli uomini di Bankitalia segnalavano che «nel comparto delle famiglie il flusso delle nuove sofferenze in rapporto al complesso degli impieghi è stabile».

Viceversa «un peggioramento si registra invece per le imprese, soprattutto nel comparto delle costruzioni». Già qualche settimana fa, dunque a Via nazionale le previsioni davano brutto tempo, indicando condizioni ancora più difficili visto che «l'indice basato sul passaggio dei prestiti alle imprese tra le diverse categorie utilizzate dalle banche a fini gestionali è ancora peggiorato». Inoltre sono aumentate «sia la probabilità di ingresso in sofferenza entro un anno, sia la quota dei prestiti a debitori in temporanea difficoltà».

In questo quadro peggiora anche la situazione dell'erogazione prestiti. A marzo, segnala via Nazionale, al settore privato - che include famiglie, società non finanziarie, assicurative, fondi pensione e altre istituzioni finanziarie - sono calati dell'1,6% su base annua. A febbraio, la discesa era stata dell'1,4%, a gennaio un altro 1,6% dopo il -0,9% visto a dicembre.

La stretta più decisa si registra nei confronti delle imprese: -2,8% a marzo. Per trovare l'ultimo aumento dei prestiti concessi alle società bisogna risalire ad aprile di un anno fa. Da allora una fila di segni meno. Calcola il centro studi di Confindustria che da settembre per le imprese ci sono stati 50 miliardi di minori prestiti. In Spagna sono mancati 184 miliardi, in Germania sono arrivati 10 miliardi in più. Da ottobre anche i dati relativi ai prestiti alle famiglie sono sempre preceduti dal segno meno. Dal -0,7% di febbraio, a marzo segnano un -0,8%.

Al calo contribuisce la minor domanda dovuta all'incertezza che perdura sulla ripresa. Ma, come si diceva, anche l'accresciuta rischiosità dei finanziamenti che mantiene alti i tassi, ai livelli massimi della Zona dell'euro, ricordava qualche giorno fa la Banca Centrale Europea. Vediamoli, questi tassi. Sono al 4,36% per finanziamenti fino a un milione di euro, al 2,93% oltre. Al 5,15% sui conti correnti.

Dati pressoché stabili nel confronto con i mesi scorsi. Per le famiglie, invece, i tassi sono al 9,64% quanto al credito al consumo, al 3,90% per i nuovi mutui contratti per l'acquisto di abitazioni. Nel mentre le banche spingono sul pedale della raccolta per approvvigionarsi, soprattutto attraverso i depositi. Questi salgono del 7%, dopo il +7,8% di febbraio e il 7,7% di gennaio.
 

anonimus08

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MERCATO USA

Borsa Usa: i risultati societari spingono al rialzo gli indici. Dow Jones +0,24%, Nasdaq +0,8%
A New York i principali indici hanno terminato l’ultima seduta della settimana in rialzo. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,24%, lo S&P500 lo 0,43% e il Nasdaq Composite lo 0,8%. In assenza di dati macroeconomici rilevanti sono finite sotto i riflettori le trimestrali societarie. Denaro su Nvidia (+4,53%). Il gruppo dei chip ha chiuso il primo trimestre con un utile adjusted di 0,18 dollari, 8 centesimi in più rispetto al consensus. Ben comprata Gap (+5,62%). La catena di abbigliamento ha annunciato stime per il primo trimestre fiscale superiori alle attese. Sugli scudi Actavis (+12,22%). La casa farmaceutica ha annunciato di avare allo studio la fusione con la rivale Warner Chilcott. In rialzo Sotheby's (+0,99%) nonos tante risultati trimestrale deboli.

La casa d'aste ha chiuso i primi tre mesi del 2013 con una perdita di 22,3 milioni di dollari, più che raddoppiata rispetto ad un anno prima e superiore alle attese degli analisti. Deludono anche i ricavi, scesi del 3% a 101,7 milioni di dollari. Acquisti su Priceline.com (+3,78%). Il gruppo delle prenotazioni on line ha chiuso il primo trimestre con un utile per azione adjusted di 5,76 dollari, in crescita del 34,5% rispetto allo stesso periodo di un anno prima. Il dato è superiore alle attese. Positiva Green Mountain Coffee Roasters (+1,55%). Il gruppo italiano Lavazza ha annunciato di aver aumentato la quota nel gruppo del caffè in cialde all'8% del capitale. Vola Molycorp (+31,31%). Il gruppo di terre rare ha chiuso lo scorso trimestre con risultati superiori alle attese.


MERCATI ASIATICI

Nuovo slancio per il Nikkei in avvio di ottava
Nuovo balzo avanti per il Nikkei che archivia gli scambi a quota 14782,21, in progresso dell’1,20%, non distante dai massimi di giornata toccati a 14849 punti. Con il movimento di questa mattina l’indice si allontana ulteriormente dall’area critica dei 14000 punti, dove si colloca il 61,8% di ritracciamento del ribasso dai top del 2007, una percentuale derivata dalla successione di Fibonacci che spesso si dimostra in grado di discriminare tra una correzione ed una inversione di trend.

Pur non mostrando ancora segnali di rallentamento dell'uptrend, gli indicatori tecnici di uso più comune evidenziano una condizione di "ipercomprato" che di norma corrisponde all'esaurimento del carburante dell'impeto rialzista. Flessioni fino a 13600 potrebbero fornire la base ad un tentativo di rimbalzo esteso, che oltre i massimi odierni potrebbe estendersi verso il targ et ambizioso a 15700 punti. Movimenti fino a 13000 non danneggerebbero le prospettive di successivi rialzi. Sotto questo supporto scatterebbe invece un primo campanello d’allarme, preludio a cali verso 12630 punti, un riferimento strategico in ottica temporale piu' estesa.

Sul fronte macro questa mattina sono stati comunicati alcuni dati in Cina.
La produzione industriale nel mese di aprile è cresciuta del +9,3% contro il +8,9% del mese precedente. Il dato è tuttavia risultato inferiore alle attese fissate su un incremento del +9,5%.
Le vendite al dettaglio invece, sempre nel mese di aprile, sono cresciute del 12,8% rispetto allo stesso periodo del 2012, in linea con le attese degli economisti. Il mese precedente il dato era risultato pari a +12,6% a/a.

Negative tra le altre principali piazze azionarie asiatiche Hong Kong (-1,38%) e Shanghai (-0,22%) mentre Seul ha guadagnato lo 0,2%


MERCATI EUROPEI

Borse europee deboli in avvio
Le principali Borse europee hanno aperto la prima seduta della settimana in calo. Il Dax30 di Francoforte cede lo 0,2%, il Cac40 di Parigi lo 0,21%, il Ftse100 di Londra lo 0,26% e l'Ibex35 di Madrid lo 0,6%. Deciso ribasso per Commerzbank (-4%). Secondo indiscrezioni l'aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro potrebbe prendere il via all'inizio di questa settimana.

Denaro Renault (+2,5%). La casa automobilistica francese ha comunicato che, a seguito della rideterminazione dei valori di bilancio (restatement) sul quarto trimestre dell'esercizio al 31 marzo 2013 della controllata Nissan in base ai criteri contabili JGAAP, l'apporto della società giapponese all'utile del primo trimestre 2013 del gruppo Renault è stimato in circa 433 milioni di euro.

Sale Adecco (+0,5%). Jp Morgan ha alzato il rating sul gruppo specializzato in offerte di lavoro a overweight da neutral.


APERTURA MERCATO ITALIANO

Piazza Affari poco sotto la parità. Positive Mediaset e Camfin
Il Ftse Mib segna -0,2%, il Ftse Italia All-Share -0,2%, il Ftse Italia Mid Cap +0,1%, il Ftse Italia Star -0,1%.

Buon inizio di settimana per Mediaset (+2,6%) che prolunga il rally e tocca i nuovi massimi da marzo 2012. Acquisti anche sull'altro titolo della scuderia Berlusconi, Mediolanum (+1,7%).

In verde Atlantia (+1,9%) che ha archiviato il primo trimestre 2013 con ricavi in crescita dell'8% a/a e utile a 111 milioni di euro (-10,2% a/a). Societe Generale ha alzato il target price sul titolo da 15,1 a 16,3 euro, contro i 14,4 circa attuali. Positiva A2A (+1%): ieri Il Sole 24 Ore ha scritto che l'utility lombarda si sta apprestando a lanciare un bond da 500 milioni di euro finalizzato all'allungamento della vita media del debito e a spuntare tassi d'interesse più bassi rispetto a un'obbligazione in scadenza tra un anno circa.

Denaro su Camfin (+3,2%): secondo Repubblica il fondo Clessidra di Claudio Sposito si propone di ristrutturare la catena di controllo del gruppo Pirelli e sarebbe pronto a supportare un piano che prevederebbe la creazione di un socio finanziario forte appoggiato anche da Intesa Sanpaolo e Unicredit (già creditrici di Camfin) e dal presidente di Pirelli Marco Tronchetti Provera. Intanto Vittorio Ma lacalza ha rassegnato le proprie dimissioni dalla carica di Vice Presidente e Consigliere di Amministrazione di Pirelli&C (-0,9%).

Buzzi Unicem (-0,8%) perde ulteriore terreno in scia ai dati del primo trimestre, periodo chiuso con ricavi in calo del 10,5% a/a e con un Ebitda dimezzato. La perdita nel periodo è cresciuta a 66,3 milioni di euro contro il rosso di 49,8 milioni dello stesso periodo di un anno prima. I dati sono peggiori rispetto alle attese. In rosso Falck Renewables (-2%) dopo che il TAR di Palermo ha rigettato i ricorsi della società contro il decreto dell'assessore regionale e del presidente della regione Sicilia su gare del 2002.


TITOLI DEL GIORNO

Campari nega in chiusura di ottava il segnale rialzista generato con la rottura a 6,20 della trend line ribassista tracciata dai massimi dello scorso ottobre. Se nelle prossime sedute i prezzi dovessero scivolare sotto quota 6,065 si rafforzerebbero i timori di nuovi cali in direzione di 5,95, base del canale che sale dai minimi di febbraio e supporto strategico in ottica di medio breve termine. La permanenza al di sopra della media mobile a 100 giorni passante in questo stesso punto dovrebbe garantire la possibilità di assistere alla realizzazione di un recupero: segnali di forza verrebbero comunque inviati solo oltre 6,34, prologo all’allungo verso 6,55 euro.
Per chi volesse comprare il titolo, intervenire oltre 6,21 per il test di 6,55 euro, stop loss sotto 6,065 euro.
Per chi detiene il titolo, mantenere uno stop loss a 5,95 euro. Incrementare in caso di conferme oltre 6,21 euro per il test di 6,55 euro.

Enel Green Power ha archiviato venerdi' a 1,6710 euro la terza settimana consecutiva di rialzo, l'ottava sul totale delle ultime 10. Il mercato e' evidentemente ben disposto nei confronti del titolo ma proprio nelle ultime sedute i prezzi sono arrivati a testare un livello graficamente molto rilevante che per il momento non ha ceduto alle pressioni dei rialzisti. In corrispondenza con i massimi dell'ultima ottava a 1,689 si colloca infatti il 61,8% di ritracciamento del ribasso dal picco di aprile 2011. Secondo gli studiosi dei grafici questa percentuale, derivata dalla scala di Fibonacci, permette spesso con successo di distinguere tra una fase correttiva ed una vera e propria inversione di trend. La rottura decisa di area 1,69 darebbe nuova autorevolezza all'uptrend in atto dai minimi dello scorso luglio, tendenza che si guadagnerebbe la possibilita' di tornare ad interessare i 2,10 euro con la sola interposizione di due resistenze rilevanti, una a 1,77 euro, lato a lto del canale rialzista disegnato negli ultimi 10 mesi, ed una a 1,86 euro. La mancata rottura di 1,69 e la violazione di 1,64 sarebbero introduttivi ad una flessione, con primi target a 1,595, media mobile a 20 sedute, e successivo a 1,54, linea che sale dai minimi di inizio marzo.
Per chi volesse comprare il titolo attendere la rottura di 1,69 per intervenire con target a 1,77, stop loss a 1,65.
Per chi gia' detiene il titolo alleggerire le posizioni sui livelli attuali ed incrementarle solo oltre 1,69 per 1,77. Sotto 1,59 neutralizzare le pozioni al rialzo.

Pausa di riflessione per Banca Carige che da alcune sedute si muove per vie laterali all'interno di una fascia molto stretta. Il titolo sta probabilmente consolidando i guadagni realizzati con il rally di fine aprile in attesa dello spunto capace di proiettare i prezzi al di sopra delle resistenze a 0,59 euro rappresentate dal top del 30/4 e dalla media mobile a 65 giorni. L'eventuale successo in questa operazione fornirebbe nuova linfa alla tendenza ascendente in forza dall'inizio del mese scorso in direzione degli obiettivi a 0,63 circa e in area 0,70, gap ribassista lasciato a fine febbraio. Discese sotto 0,51 creerebbero invece le premesse per un'inversione del trend con conseguente ritorno verso quota 0,45.
Per chi volesse acquistare il titolo: posizioni long oltre 0,59 per 0,63, stop sotto 0,55.
Per chi detiene attualmente il titolo: incrementare oltre 0,59 per 0,70, uscire alla violazione di 0,51.


HEADLINES

Parmalat: +67,1% l'utile netto del primo trimestre 2013
Venerdì è stata approvata dal Cda di Parmalat la richiesta di aggiustamento del prezzo per Lactalis American Group. Sono inoltre stati rivisti i conti e il dividendo 2012 alla luce della sentenza del tribunale di Roma sulla Centrale del Latte ed è stato dato il via libera ai risultati del primo trimestre, con ricavi ed utili in crescita. Il consiglio ha autorizzato all'unanimità la controllata Lag Holding ad inviare al venditore Bsa, che detiene attraverso Sofil una partecipazione pari all'82,2% in Parmalat una lettera con richiesta di aggiustamento prezzo di 144 milioni di dollari, che corrisponde al massimo adjustment price previsto dal contratto. La richiesta dovrà ovviamente essere oggetto di confronto con la parte venditrice e potrà subire variazioni. E' contrattualmente fissata al 31 maggio la data entro la quale le parti dovr anno congiuntamente definire l'importo dell'aggiustamento del prezzo. L'utile netto netto di Parmalat del 2012 è passato da 175,2 milioni di euro a 80,1 milioni. Il Cda ha inoltre approvato la proposta di destinazione dell'utile, deliberando la distribuzione di un dividendo pari a euro 0,013 per azione rispetto alla precedente proposta 0,039. Nel primo trimestre l'utile di Parmalat è stato pari a 55,8 milioni di euro, in rialzo del 67,1% dallo stesso periodo del 2012. Più 12,6% a 1,23 miliardi; il margine operativo lordo cresce del 26,3% e si attesta a 94,8 milioni. Le disponibilità finanziarie nette sono pari a 769,1 milioni dagli 809,8 del 31 dicembre 2012.

BP Milano: CdG ritira progetto trasformazione in spa ibrida, conferma aumento di capitale da €500 mln per rimborso Tremonti Bond
Il Consiglio di Gestione della Banca Popolare di Milano, facendo seguito alle deliberazioni assunte in data 12 febbraio, 19 e 25 marzo 2013 , ha deliberato di non sottoporre all'approvazione dell'Assemblea dei Soci del prossimo 21/22 giugno il complessivo progetto innovativo di trasformazione in società per azioni "ibrida". Fermo restando che il Consiglio di Gestione considera il raggiungimento di un modello di governance stabile e trasparente un elemento di rilevanza strategica, lo stesso cdg ha deliberato di dare priorità al progetto di rafforzamento patrimoniale di Euro 500 milioni, funzionale al rimborso dei c.d. Tremonti Bond. Pertanto, al fine di portare a compimento l'aumento di capitale e completare il piano di interventi volti a risolvere in modo definitivo le criticità nella governance della Banca, il Consiglio di Gestione valuterà tutte le iniziative idonee a migliorare la governance di BPM.

Atlantia: Societe Generale alza target
Societe Generale ha alzato il target su Atlantia da 15,1 a 16,3 euro, contro i 14,4 circa attuali.

Ubs alza il target price di Mediobanca
Ubs ha alzato il target price di Mediobanca a 5,2 euro da 4,5 euro e confermato il giudizio "neutral".

Bernanke: non abbassare la guardia. La crisi non è ancora finita
Non abbassiamo la guardia: anche se il sistema finanziario è più stabile gli strascichi della crisi si avvertono ancora, anche per via della crescita economica che procede a rilento. E' quanto ha dichiarato venerdì 10 maggio all'Annual Bank Structure Conference Ben Bernanke, numero uno della Fed. Parole che hanno deluso gli investitori di Wall Street, anche perché il governatore della Federal Reserve non ha neppure menzionato il quantitative easing, né fornito indicazioni sulla strada che la FED intende perseguire nell'ambito della politica monetaria. Bernanke ha insistito sul fatto che il sistema finanziario risulta ancora debole e, anche se la Banca centrale dispone degli strumenti necessari per fronteggiar e eventuali bolle, potrebbe non bastare per identificare possibili fattori di rischio. Fondamentale quindi rendere il sistema più solido. Tappa imprescindibile per Bernanke è eliminare le "too big to fail", le banche troppo grandi perché vengano lasciate fallire. Anche in periodi normali, ha continuato il numero uno dell'istituto di Washington, questi istituti provocano svantaggi ad altre istituzioni, incrementando la mancanza di disciplina di mercato e l'eccessiva assunzione di rischio. La FED potrebbe quindi chiedere ai grandi istituti che già si sottopongono ai test annuali di tenuta alla crisi, di aumentare i propri livelli patrimoniali.

Portogallo: la troika promuove il nuovo piano d'austerità
E' stato raggiunto nella serata di ieri un accordo tra Lisbona e la troika su un nuovo piano d'austerità, ideato con lo scopo di rispettare gli obiettivi di bilancio, dopo che la Corte Costituzionale aveva respinto alcu ne delle precedente misure. Questo permette a Ue, Bce ed Fmi di chiudere positivamente la settima valutazione dei conti di Lisbona e di spianare la strada al versamento della tranche di aiuti di circa 2 miliardi di euro nel quadro di salvataggio da 78 miliardi promosso nel 2011. Le nuove misure saranno illustrate oggi all'Eurogruppo di Bruxelles dal ministro delle Finanze portoghese Vitor Gaspar.


Fonte ADVFN Newsdesk
 

anonimus08

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Risultati asta titoli italiani

Emissione Btp maggio 2016 asta al 1.92% prec. 2.29%
Emissione Btp marzo 2026 asta al 4.07% prec. 4.55%
Emissione CCTeu novembre 2018 asta al 2.24%

Domanda non brillante, tassi in discesa.
 

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Ampia liquidità medicina ancora necessaria

MILANO, 13 maggio (Reuters) - L'abbondante liquidità garantita dalle banche centrali mondiali è una medicina ancora indispensabile per sostenere il consolidamento fiscale.

Lo ha detto Carlo Cottarelli, direttore del dipartimento Affari Fiscali del Fondo monetario internazionale.

"La liquidità agisce come una medicina, bisogna stare attenti agli effetti collaterali, ma è ancora necessaria", ha detto Cottarelli ribadendo la linea del Fmi secondo cui è necessario "supportare l'aggiustamento fiscale con un adeguato livello di liquidità" per attenuare gli effetti negativi sull'economia reale.

Federal Reserve, Banca centrale europea e Bank of Japan stanno inondando il sistema finanziario di liquidità in maniera diversa, abbassando i tassi di interesse o acquistando titoli sul secondario. In particolare, l'istituto centrale giapponese ha annunciato un'iniezione di liquidità record da 1.400 miliardi di dollari per riportare l'inflazione al 2% entro il 2015.

(Elvira Pollina)
 

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