Dedicato a chi non è informato su Elliott..........

cocomi ha scritto:
mmmm quanta carne al fuoco !!!

speriamo non dimentichi niente.

parto dalla fine:

Fernando: ma anche fosse che elliott fosse morto povero, cambierebbe qualcosa ?
è un "metodo" una chiave di lettura del mercato che ti aiuta a tradare con profitto o quanto meno a non perdere o a perdere poco ? tanto basta. grazie mr. elliott che ha passato gli anni della sua "vecchiaia" a studiare i movimenti del mercato a vantaggio dei posteri.
ma quanto pensate possa aver potuto guadagnare alla sua età e con i relativi capitali che poteva avere a disposizione e con i mercati del tempo ? mica c'erano i derivati allora, con la leva da sfruttare ...
comunque ... questa per me, è aria fritta pura.
perfettamente d'accordo con te

cocomi ha scritto:
Ed: non mi mettere in bocca cose che non ho detto.
io non ho detto che elliott non serve, come non ho detto che non ha regole ferree.
elliott serve eccome, e le regole "ferree"ci sono eccome pure.
e quelle bisogna rispettarle rigidamente,
perfettamente d'accordo con te
cocomi ha scritto:
altrimenti non è più teoria di elliott bensì qualche altra teoria (che tral'altro per qualcuno potrebbe anche essere meglio, se lo fa guadagnare, ma questo è un altro discorso)
appunto

cocomi ha scritto:
io ho detto e dico che elliott DA SOLO NON BASTA soprattutto , e sottolineo soprattutto in un mercato come quello attuale, che si muove in complex,
qui non sono d'accordo, anche se mi rendo conto che la mia convinzione risente del fatto che in passato tutto quello che riguarda indicatori, oscillatori, AT, p&f, pivot, scostamenti matematici ed altro ha sempre mostrato limiti enormi.
oggi, siccome quello che faccio mi va bene, i miei grafici, e li avete visti più volte, sono puliti e conto solamente.
cocomi ha scritto:
dove i coefficenti di fibonacci , io personalmente non li guardo quasi più per niente, e non sai mai se un determinato movimento è di un certo grado piuttosto che di un altro superiore o inferiore.
certo che se ancora contunui a contarlo come impulsi e correzioni normali allora di sicuro non serve, e non capisco come possano vedersi ancora conteggi di quel genere in giro.
perfettamente d'accordo con te.

cocomi ha scritto:
e che elliott da solo non basta lo conferma anche "sua altissima eminenza" zappolaterra quando parla di "interpretazione personale" di teoria dei giochi, di nash, berne, mero, taleb ecct ...
e allora tutto questo "minestrone" di interpretazione, esperienza, competenze, conoscenze, capacità applicate, le vogliamo racchiudere tutte sotto il nome "teoria di Elliott ?" e dare il merito solo a lui e le sue "scoperte" ?
è come se l'ingegnere non avesse bisogno di conoscere l'economia o la logistica e gli bastasse solo la matematica.
amplio la risposta sotto.
poi tralascio "i complimenti" perchè so che sono sinceri e stavolta non come la volpe e l'uva, considerato che quelle letture le hai fatte anche tu e ne abbiamo parlato più che positivamente più volte.

cocomi ha scritto:
una volta capito il "giochino" della complex su tutti i vari gradi delle strutture , è abbastanza facile fare punti di dax o che altro a patto di lavorare su time frame basso , in modo da impostare stop stretti perchè il mercato può fare quello che vuole, che poi il conteggio giusto si trova sempre ,(5-15 minuti con un occhio sempre anche ai superiori), ci riesco anche io, che , credimi, sono scarso.
bravo e sincero....poi non fare il modesto..... quel prosciutto investito ha sicuramente dato i suoi frutti.
cocomi ha scritto:
ma, e dico ma... quando dico , nel post precedente che "la conoscenza e la corretta applicazione della teoria, non possa automaticamente ed inevitabilmente portare a costanti e consistenti risultati positivi, se non accompagnata da una notevole conoscenza ed esperienza del funzionamento tecnico e psicologico dei mercati finanziari e soprattutto di un corretta ed equilibrata gestione del rischio e del proprio capitale investito, cosa che si ottiene, a mio parere, con una profonda conoscenza di se stessi e dei meccanismi psicologici che ci "governano". mi riferisco ,in parole povere, al fatto che tu puoi lavorare e guadagnare bene per mesi o anni, ma poi se non possiedi la capacità di controllare in ogni momento le tue azioni e reazioni psicologiche e, guardacaso ti capita, perchè capita ... il cosiddetto "cigno nero" di taleb, o il momento del cogl.one, beh ... tutto il tuo elliott , o altro che sia non ti serve più a niente perchè in un "attimo" il mercato ti toglie tutto quello che avevi faticosamente guadagnato e si riprende anche gli interessi ... (usurai ...)
tutto qua.
se succede questo vuol dire che i tuoi strumenti di verifica e controllo non erano precisi.
quegli strumenti chenascono da tutti "gli accessori" che nomino spesso e che servono appunto a confermare la fiducia in se stessi, verificare la crescita personale, evidenziare anzitempo gli errori per poterli correggere.
per poterlo fare occorre essere capaci di uscire dagli schemi realmente e non per finta come fa la maggior parte di noi a partire da me.

cocomi ha scritto:
concludo, con una idea che vuole essere anche una "provocazione" :
e se il mercato avesse cambiato struttura ?
se avesse cambiato ritmo ?
se non si muovesse più con impulsi e correzioni classiche, ma lo facesse solo in complex , struttura dopo struttura ?
sarà un mio limite, ma ultimamente non riesco più a trovare un mercato in cui identificare un movimento "classico"
chi ci dice che d'ora in avanti non sarà sempre così, e la teoria di elliott debba essere necessariamente rivisitata, integrata ? mah ...
opnione personale:
ha cambiato struttura e ...per fortuna.
sui motivi e sui tempi lascio alle riflessioni di ognuno.
certo è che vedere il mercato come una colonna di cemento armato.....
cocomi ha scritto:
infine, zappolaterra, se non ho capito male io, in base al conteggio postato ieri, oggi il dax avrebbe dovuto, come da te detto, andare al ribasso, o continuare con un altro wxyxxz laterale.
hai visto cosa ha fatto ? e ricordo molti altri esempi simili
ergo: IL MERCATO VA DOVE VUOLE poi i conteggi si trovano sempre, con o senza complex, quindi W Elliott che ci ha regalato una monetina "truccata" che ci fa vincere qualche volta in più del 50%, ma sempre testa o croce è.
e tu l'hai contato correttamente?
no, il mercato è lì in quel momento, e per quel momento devi ragionare ed operare.
poi può cambiare ma se non sei "hic et nunc" sei perdente.
opinione personale.
accettare opinioni e speranze e non accettare che si può sbagliare o evolvere è peggio che contarlo male.

cocomi ha scritto:
come dici tu ... mia personalissima opinione, quindi opinabilissima .....

e poi ... mi raccomando leggete sempre la mia firma ... :)
è l'unica cosa che ti invidio.
 
cocomi ha scritto:
Fernando: ma anche fosse che elliott fosse morto povero, cambierebbe qualcosa ?

Certamente che cambierebbe !!

........cambierebbe che chi lo ha detto avrebbe detto il vero, ma così non è ...
........così essendo la storia, ha detto una bugia anche se, forse, in alcuni casi, in buona fede :D

Ho voluto, semplicemente, ristabilire una corretta memoria storica :)

...e ora al lavoro ;)

un saluto
 
Ed ha scritto:
cocomi ha scritto:
e se il mercato avesse cambiato struttura ?
se avesse cambiato ritmo ?
se non si muovesse più con impulsi e correzioni classiche, ma lo facesse solo in complex , struttura dopo struttura ?
sarà un mio limite, ma ultimamente non riesco più a trovare un mercato in cui identificare un movimento "classico"
chi ci dice che d'ora in avanti non sarà sempre così, e la teoria di elliott debba essere necessariamente rivisitata, integrata ? mah ...

non mi sembra che la struttura complessa non sia contemplata nella teoria di elliott. è il concatenarsi in modo complesso di formazioni correttive che dovrebbero, appunto, originare una struttira di grado superiore correttiva. Ma correttiva di cosa? Di quanto è sceso dal 2000.
Quindi, scusami cocomi, niente di strano. Quando il mercato si sbloccherà, ripartiranno gli impulsi leggibili a tutti.
Non vorrei, come dice zappo, che poi si catalogassero come complesse anche quelle strutture, o parte di esse, che invece sono impulsive, per il semplice fatto di non riuscire a vederle in modo corretto. Comunque si rientra nell'opinabile.
La mia provocazione, invece, è un'altra, e si riallaccia alle regole.
Il mercato, come entità astratta, si autodifende da chi vuole drenare i denari, modificando i comportamenti. Ciò significa che potrebbe modificare le (sue) regole comportamentali per fregare chi applica una teoria che fino ad allora aveva sempre funzionato, diciamo per il semplice fatto che si è adattato a quel tipo di attacco drenante.
Mi spego meglio e in soldoni: se ho un sistema vincente e lo divulgo al mondo intero, specie con regole ferree da seguire, non credo sia poi molto difficile imparare e di conseguenza drenare tutto. Però il mercato, fatto da chi versa e chi drena, è una grossa partita incrociata di scacchi, dove la mossa prevedibile dal giocatore è di norma punita. Così le regole ferree di elliott possono ritorcesi contro il giocatore per il semplice fatto che sono conosciute e quindi prevedibili. Così come i cicli da 4 passano a 3, accorciandosi, allungantosi e fregando chi li applica. Così il testa e spalle ha la proiezione del tg più lunga o più corta.......
Insomma, lo schema comportamentale della teoria di elliott per me è valido e immutabile, come il comportamento delle masse, specie nelle esplosioni di euforia delle onde 3 e 5, tipiche delle fasi conclusive di un movimento, ma le regole rigide che erano scritte vanno prese con le molle
Ed :)
mi piace molto quello che scrivi ed.
aggiungo una mia riflessione.
le regola ferree di elliott sono talmente poche e non possono permettere di impostarci contro una strategia.
la strategia viene impostata contro chi le usa(quelle regole) in modo non corretto.
chi continua a contare impulso un doppio zigzag per esempio o a considerare una 2 un ritracciamento < del 23% oppure un 1/2/3/4/5 contrario ad ogni logica visiva.....insomma basta leggersi intorno per verificare.
io continuo a guardare per ore e ore i grafici e, purtroppo per me sono pedante, io vedo "manipolazioni strutturali" contro la teoria di elliott e contro altre "teorie"....e ne parlo con le persone con le quali sono in contatto.
siccome sono alcune e con tutte ci capiamo.... "forse" il nostro è un discorso razionale e se qui sopra invece di difendere le nostre posizioni rigidamente continuando e amentanto la "rigidità" ci fossimo aperti a questo tipo di confronto........
la complex è contemplata vero ma sono appena 2 paginette in libri che sono fatti di centinaia di pagine, e per una conformazione che presenta decine e decine di possibilità grafiche "mi sembra" molto poco.
e allora, "secondo me", ci sono due possibilità:
-non hanno saputo approfondirla
-non hanno voluto approfondirla.
quando prechter scrisse il suo libro era dentro una complex..... è pensabile che "non abbia saputo"?
elliott anche visse dentro la complex antecedente la V del 1929.... forse non ne era ancora consapevole..... ma se l'ha catalogata?
cmq senza voler fare dietrologia, che non ci siano testi completi a me non dispiace.
 
zappolaterra1 ha scritto:
cocomi ha scritto:
concludo, con una idea che vuole essere anche una "provocazione" :
e se il mercato avesse cambiato struttura ?
se avesse cambiato ritmo ?
se non si muovesse più con impulsi e correzioni classiche, ma lo facesse solo in complex , struttura dopo struttura ?
sarà un mio limite, ma ultimamente non riesco più a trovare un mercato in cui identificare un movimento "classico"
chi ci dice che d'ora in avanti non sarà sempre così, e la teoria di elliott debba essere necessariamente rivisitata, integrata ? mah ...
opnione personale:
ha cambiato struttura e ...per fortuna.
sui motivi e sui tempi lascio alle riflessioni di ognuno.
certo è che vedere il mercato come una colonna di cemento armato.....

ciao Zeta ;)

1intervento veloce:
da parecchio tempo evito di operare direttamente tramite al teoria EW
xkè seguo solo ed esclusivamente il mio TS ini itnraday

Questo non significa però che non ho dato un occhio alle strutture formate nel mercato e non posso fare altro che essere d'accordo su ciò che dice anche cocomi, cioè che non trovi 1mercato dico1 che si muova nella classica struttura da teoria.
E' tutta una complex e i dubbi sono davvero inesistenti per quanto mi riguarda.
Il problema sta forse nel sapere contare bene non solo le strutture su frame bassi ma anche quelle superiori proprio per il fatto che essendo complex il mrkt può aggiungere estensioni spesso e volentieri.

Concludo dicendo che anche questo nuovo modello di struttura se affiancato ad altre tecniche di riconoscimento del movimento può dare grossi frutti, evitando di ingabbiarsi in schemi mentali predefiniti

1saluto a tutti
robby
 
zappolaterra1 ha scritto:
cocomi ha scritto:
ma, e dico ma... quando dico , nel post precedente che "la conoscenza e la corretta applicazione della teoria, non possa automaticamente ed inevitabilmente portare a costanti e consistenti risultati positivi, se non accompagnata da una notevole conoscenza ed esperienza del funzionamento tecnico e psicologico dei mercati finanziari e soprattutto di un corretta ed equilibrata gestione del rischio e del proprio capitale investito, cosa che si ottiene, a mio parere, con una profonda conoscenza di se stessi e dei meccanismi psicologici che ci "governano". mi riferisco ,in parole povere, al fatto che tu puoi lavorare e guadagnare bene per mesi o anni, ma poi se non possiedi la capacità di controllare in ogni momento le tue azioni e reazioni psicologiche e, guardacaso ti capita, perchè capita ... il cosiddetto "cigno nero" di taleb, o il momento del cogl.one, beh ... tutto il tuo elliott , o altro che sia non ti serve più a niente perchè in un "attimo" il mercato ti toglie tutto quello che avevi faticosamente guadagnato e si riprende anche gli interessi ... (usurai ...)
tutto qua.
se succede questo vuol dire che i tuoi strumenti di verifica e controllo non erano precisi.
quegli strumenti chenascono da tutti "gli accessori" che nomino spesso e che servono appunto a confermare la fiducia in se stessi, verificare la crescita personale, evidenziare anzitempo gli errori per poterli correggere.
per poterlo fare occorre essere capaci di uscire dagli schemi realmente e non per finta come fa la maggior parte di noi a partire da me.

questo è purtroppo , o per fortuna, quello su cui ancora devo, anzi, VOGLIO lavorare sopra.
mi vergogno un po ad ammettere che quegli strumenti, in quest'ultimo periodo, li ho trascurati completamente, e forse è proprio per questo che "ho incontrato il cigno nero ..." e questo mi fa capire ancora di più, semmai ce ne fosse bisogno, che quello del trader non può essere "un gioco" [(inteso nella concezione dell'AT (intesa come analisi transazionale e non come analisi tecnica :) )].
ma nel contempo, mi fa capire anche perchè amo il trading, nonostante non sia la mia professione e non sia "costretto" a guadagnarci; perchè il trading, come credo poche altre attività, permette di crescere interiormente, di aumentare la consapevolezza di sè e l'autocontrollo, insomma di migliorarmi continuamente come individuo; una sfida continua, un percorso senza fine, nato molto tempo fa ma che non stanca mai, anzi , motiva, entusiasma, allarga gli orizzonti, apre ed amplia la percezione della propria ed altrui esperienza di vita.

zappolaterra1 ha scritto:
cocomi ha scritto:
come dici tu ... mia personalissima opinione, quindi opinabilissima .....

e poi ... mi raccomando leggete sempre la mia firma ... :)
è l'unica cosa che ti invidio.

ma come ... non c'era pure quell'altra cosa che mi invidiavi ? :-D
 
Mi piace leggervi quando scrivete cose che portano a CRESCERE

Ho un approccio piu VISIVO :-( di conseguenza scrivo poco ..
ma ritengo che la cosa piu importante quando si fanno le cose .

è : fare dei

TENTATIVI .... che provocano EVENTI .......che causano
Feed-back (reazioni) di cui fare il CONTROLLO
per poi procedere con l'AGGIUSTAMENTO del successivo tentativo
che alla fine ci porta al SUCCESSO


:p

Ritengo che facendo in questo modo TUTTO possa portare al successo .
...CHISSA da chi l' avro imparato ????? :-)
 
Seashore ha scritto:
ciao Zeta ;)

1intervento veloce:
da parecchio tempo evito di operare direttamente tramite al teoria EW
xkè seguo solo ed esclusivamente il mio TS ini itnraday

Questo non significa però che non ho dato un occhio alle strutture formate nel mercato e non posso fare altro che essere d'accordo su ciò che dice anche cocomi, cioè che non trovi 1mercato dico1 che si muova nella classica struttura da teoria.
E' tutta una complex e i dubbi sono davvero inesistenti per quanto mi riguarda.
Il problema sta forse nel sapere contare bene non solo le strutture su frame bassi ma anche quelle superiori proprio per il fatto che essendo complex il mrkt può aggiungere estensioni spesso e volentieri.

Concludo dicendo che anche questo nuovo modello di struttura se affiancato ad altre tecniche di riconoscimento del movimento può dare grossi frutti, evitando di ingabbiarsi in schemi mentali predefiniti

1saluto a tutti
robby

è chiaro che anche su frame alti si riesca a contare complex, ma solo a posteriori nel modo corretto, ed allora, che stop mettiamo ? qualche centinaio o migliaio di punti ? non so se è il caso ...

un modo abbastanza sicuro sarebbe quello di entrare sul breakout , ad esempio di una w o di una y (su frame day o week) ma ... che stop dovresti mettere ? a rottura della x o della xx, (che poi anche questo è relativo e foriero di stop loss "beffardi" ...) il che potrebbe significare davvero stop molto, troppo larghi per un trader "normale".
chi ti dice che la y o la z che stai tradando non termini poco sopra il break out ? è possibile. il rapporto costo/beneficio, considerando l'incertezza implicita nella complex, è a nostro favore ?
una giusta regola di un sano money management ci dice che tale rapporto dovrebbe essere almeno 1-2 , meglio 1-3:
lavorando su frame piccoli puoi permetterti anche 1-1 (e non ti nego che questo spesso mi ha salvato da potenziali loss successivi); puoi permetterti nel senso che puoi "ritentare" il trade, alla nuova luce dei fatti, senza grosse "ferite" che fanno male oltre che materialmente anche e soprattutto psicologicamente.

ciò non esclude assolutamente che si possa operare con successo anche su frame alti, ma, a mio avviso, devi avere le palle, ops ... scusate, le spalle molto ma molto grosse per sopportare drawdown di quell'entità.

opinione opinabile e .... (firma ...) ;)
 
cocomi ha scritto:
questo è purtroppo , o per fortuna, quello su cui ancora devo, anzi, VOGLIO lavorare sopra.
mi vergogno un po ad ammettere che quegli strumenti, in quest'ultimo periodo, li ho trascurati completamente, e forse è proprio per questo che "ho incontrato il cigno nero ..." e questo mi fa capire ancora di più, semmai ce ne fosse bisogno, che quello del trader non può essere "un gioco" [(inteso nella concezione dell'AT (intesa come analisi transazionale e non come analisi tecnica :) )].
ecco, tu incontri il cigno nero e ti vesti da volpe che non arriva all'uva.
non era più semplice dire:
ho incontrato il cigno nero, cerchiamo di capire perchè?

cocomi ha scritto:
ma nel contempo, mi fa capire anche perchè amo il trading, nonostante non sia la mia professione e non sia "costretto" a guadagnarci; perchè il trading, come credo poche altre attività, permette di crescere interiormente, di aumentare la consapevolezza di sè e l'autocontrollo, insomma di migliorarmi continuamente come individuo; una sfida continua, un percorso senza fine, nato molto tempo fa ma che non stanca mai, anzi , motiva, entusiasma, allarga gli orizzonti, apre ed amplia la percezione della propria ed altrui esperienza di vita.

lirico.
chi legge queste cose e sui forum cerca solo segnali o...... (la famosa piazza virtuale) minimo ride.
scrivo questo perchè sono d'accordo con te e convinto che il trading non è "un gioco".... ma neanche "un lavoro".....
è la mancata ricerca di aspetti "interiori".... che crea i guru e gli analisti con le maiuscole ma anche che,....per fortuna....., prima o poi porta a dimenticare l'ammonimento di solone con le conseguenze del caso.
probabilmente quello che è successo a te che con la "tua teoria" stavi "guadagnando" sull'€/$, e che tutti noi abbiamo visto o dovremo vedere.
ci sono molti "aspetti" delle metodologie che si usano normalmente sui mercati che permettono di notare quanto sopra.....
la differenza è che la teoria di elliott.... su questi "aspetti" c'è stata costruita.
questa è una mia opinione quindi opinabile.
 
cocomi ha scritto:
Seashore ha scritto:
ciao Zeta ;)

1intervento veloce:
da parecchio tempo evito di operare direttamente tramite al teoria EW
xkè seguo solo ed esclusivamente il mio TS ini itnraday

Questo non significa però che non ho dato un occhio alle strutture formate nel mercato e non posso fare altro che essere d'accordo su ciò che dice anche cocomi, cioè che non trovi 1mercato dico1 che si muova nella classica struttura da teoria.
E' tutta una complex e i dubbi sono davvero inesistenti per quanto mi riguarda.
Il problema sta forse nel sapere contare bene non solo le strutture su frame bassi ma anche quelle superiori proprio per il fatto che essendo complex il mrkt può aggiungere estensioni spesso e volentieri.

Concludo dicendo che anche questo nuovo modello di struttura se affiancato ad altre tecniche di riconoscimento del movimento può dare grossi frutti, evitando di ingabbiarsi in schemi mentali predefiniti

1saluto a tutti
robby

è chiaro che anche su frame alti si riesca a contare complex, ma solo a posteriori nel modo corretto, ed allora, che stop mettiamo ? qualche centinaio o migliaio di punti ? non so se è il caso ...

un modo abbastanza sicuro sarebbe quello di entrare sul breakout , ad esempio di una w o di una y (su frame day o week) ma ... che stop dovresti mettere ? a rottura della x o della xx, (che poi anche questo è relativo e foriero di stop loss "beffardi" ...) il che potrebbe significare davvero stop molto, troppo larghi per un trader "normale".
chi ti dice che la y o la z che stai tradando non termini poco sopra il break out ? è possibile. il rapporto costo/beneficio, considerando l'incertezza implicita nella complex, è a nostro favore ?
una giusta regola di un sano money management ci dice che tale rapporto dovrebbe essere almeno 1-2 , meglio 1-3:
lavorando su frame piccoli puoi permetterti anche 1-1 (e non ti nego che questo spesso mi ha salvato da potenziali loss successivi); puoi permetterti nel senso che puoi "ritentare" il trade, alla nuova luce dei fatti, senza grosse "ferite" che fanno male oltre che materialmente anche e soprattutto psicologicamente.

ciò non esclude assolutamente che si possa operare con successo anche su frame alti, ma, a mio avviso, devi avere le palle, ops ... scusate, le spalle molto ma molto grosse per sopportare drawdown di quell'entità.

opinione opinabile e .... (firma ...) ;)

cosi facendo tu stai operando con operatività "tradizionale" in un mercato "complex".
se abbiamo, finalmente, accettato l'idea che il mercato è cambiato....
ed è passato 1 anno..... da quando parlai per la prima volta (per me) di complex.....
quand'è che accetteremo l'idea che anche l'operatività deve diventare "complex".

sottovalutare e dimenticarci di questo fa si che, per la fortuna di chi la sa cogliere, accada ciò che descrive benissimo ed poco sopra.
anche questa è opinione personale opinabile.
 
zappolaterra1 ha scritto:
cocomi ha scritto:
Seashore ha scritto:
ciao Zeta ;)

1intervento veloce:
da parecchio tempo evito di operare direttamente tramite al teoria EW
xkè seguo solo ed esclusivamente il mio TS ini itnraday

Questo non significa però che non ho dato un occhio alle strutture formate nel mercato e non posso fare altro che essere d'accordo su ciò che dice anche cocomi, cioè che non trovi 1mercato dico1 che si muova nella classica struttura da teoria.
E' tutta una complex e i dubbi sono davvero inesistenti per quanto mi riguarda.
Il problema sta forse nel sapere contare bene non solo le strutture su frame bassi ma anche quelle superiori proprio per il fatto che essendo complex il mrkt può aggiungere estensioni spesso e volentieri.

Concludo dicendo che anche questo nuovo modello di struttura se affiancato ad altre tecniche di riconoscimento del movimento può dare grossi frutti, evitando di ingabbiarsi in schemi mentali predefiniti

1saluto a tutti
robby

è chiaro che anche su frame alti si riesca a contare complex, ma solo a posteriori nel modo corretto, ed allora, che stop mettiamo ? qualche centinaio o migliaio di punti ? non so se è il caso ...

un modo abbastanza sicuro sarebbe quello di entrare sul breakout , ad esempio di una w o di una y (su frame day o week) ma ... che stop dovresti mettere ? a rottura della x o della xx, (che poi anche questo è relativo e foriero di stop loss "beffardi" ...) il che potrebbe significare davvero stop molto, troppo larghi per un trader "normale".
chi ti dice che la y o la z che stai tradando non termini poco sopra il break out ? è possibile. il rapporto costo/beneficio, considerando l'incertezza implicita nella complex, è a nostro favore ?
una giusta regola di un sano money management ci dice che tale rapporto dovrebbe essere almeno 1-2 , meglio 1-3:
lavorando su frame piccoli puoi permetterti anche 1-1 (e non ti nego che questo spesso mi ha salvato da potenziali loss successivi); puoi permetterti nel senso che puoi "ritentare" il trade, alla nuova luce dei fatti, senza grosse "ferite" che fanno male oltre che materialmente anche e soprattutto psicologicamente.

ciò non esclude assolutamente che si possa operare con successo anche su frame alti, ma, a mio avviso, devi avere le palle, ops ... scusate, le spalle molto ma molto grosse per sopportare drawdown di quell'entità.

opinione opinabile e .... (firma ...) ;)

cosi facendo tu stai operando con operatività "tradizionale" in un mercato "complex".
se abbiamo, finalmente, accettato l'idea che il mercato è cambiato....
ed è passato 1 anno..... da quando parlai per la prima volta (per me) di complex.....
quand'è che accetteremo l'idea che anche l'operatività deve diventare "complex".

sottovalutare e dimenticarci di questo fa si che, per la fortuna di chi la sa cogliere, accada ciò che descrive benissimo ed poco sopra.
anche questa è opinione personale opinabile.

molto probabilmente ho espresso male ciò che volevo dire e comunque è solo un esempio dei (pochi per la verità, secondo me) modi possibili per operare nelle complex.
è talmente "complex" , ma al tempo stesso semplice nella mia testa, il modo in cui decido l'entrata in un trade, che anche per questo scrivo molto poco o niente sui forum o con altri mezzi.
quello che tu poco sopra chiami come "mia teoria" non è altro che appunto il mio modo "complex" di tradare la complex, che di per sè, è profittevole e con un rapporto win/loss "molto" alto solo che va sicuramente ed evidentemente perfezionato, e non poco, ma soprattutto implementato con ferree regole di money e risk management proprio per "gestire la catastrofe".

non dovrei e non vorrei chiedertelo ma ... anche a favore di tutti gli interessati, potresti darmi un idea di come intendi TU un operatività "complex" ? (sempre che la cosa sia sintetizzabile in poche righe)

e comunque, se tu pensi che io mi sia vestito da volpe, permettimi di dire che forse, ancora una volta, o mi sono espresso male io (cosa più probabile) o hai capito male tu. (sempre di problema di comunicazione si tratta :) :smile: )
 

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