anche per questo dicevo che vanno buttati i vecchi dispositivi
Tutte le tecnologie di cui abbiamo parlato fin’ora sono state analizzate affinché si dimostrasse come ognuna di esse possa diventare un problema per la sicurezza del navigatore. Quello che ancora non abbiamo spiegato è che l’insieme di queste tecnologie formano il cosiddetto fingerprinting del browser.
Con il termine fingerprinting (impronta digitale) definiamo quel valore unico che il browser assume dal momento in cui tutte le sue informazioni sommate portano ad un solo unico risultato. Per essere più chiari, immagina di essere in grado di smontare letteralmente il tuo browser. Ogni pezzo fa parte di un puzzle, e se questo puzzle ha un ordine unico nella sua struttura, ecco che automaticamente assume un’identità unica; se questa identità viene associata alla tua persona, non c’è proxy/VPN/Tor che regga.
Ma cosa sono questi pezzi? 6.10.1 Definire il Fingerprinting del Browser Innanzitutto chiariamo che un fingerprinting è un’operazione estremamente laboriosa e che viene effettuata solo da dei software pensati appositamente per questa operazione. Quando navighiamo in rete il nostro browser lascia “aperto” un canale che permette a qualunque sito di conoscerne delle informazioni. Queste informazioni sono: - Risoluzione, profondità dei colori - Plugin attivi e le versioni di ognuno di essi - Ora corrente e Timezone - Fingerprint del WebGL - Lista dei font presenti nel Sistema Operativo - Lingua corrente - Sistema Operativo e versione - User Agent, ovvero il browser e la tecnologia su cui si basa, quindi la sua versione - Supporti esterni come Touchpad - Utilizzo di AdBlock - … e tutto quello di cui abbiamo già parlato
Novelli, Stefano. Hacklog Volume 1 Anonimato: Manuale sulla Sicurezza Informatica e Hacking Etico (Italian Edition) . Edizione del Kindle.