Questa notte per la prima volta, soldati dell’esercito regolare Polacco hanno aperto il fuoco all’interno del nostro territorio. Dalle 5.45 di questa mattina abbiamo risposto al fuoco nemico e d’ora in poi risponderemo alle bombe con le bombe! Chiunque ricorra ai gas tossici subirà lo stesso trattamento! Chiunque eluda le regole di guerra può solo aspettarsi che ci comporteremo allo stesso modo. Continuerò a lottare, non importa contro chi, fino a quando non sarà garantita la sicurezza del Reich e il rispetto dei suoi diritti.
Per sei anni ho lavorato per la ricostruzione delle forze armate di difesa della Germania e sono stati spesi per questo molti miliardi di Marchi. Ora esse sono ad un livello che non trova paragone con quello esistente nel 1914. La mia fede in esse è incrollabile. Se ora chiedo sacrifici al popolo Tedesco e se necessario ogni sacrificio, ho il diritto di farlo poiché anch’io oggi sono pronto a compierli.
Non ho chiesto a nessun Tedesco di fare più di quanto io stesso non sia stato pronto a fare durante questi quattro anni. Per i Tedeschi non ci saranno privazioni alle quali io stesso non mi sottoporrò. La mia vita d’ora in poi apparterrà più che mai al mio popolo. Da oggi sarò il primo soldato del Reich Tedesco. Ho indossato ancora una volta quell’uniforme, la più sacra e cara per me, e non la toglierò finché la vittoria non sarà certa.
Qualunque cosa dovesse accadermi, il mio successore sarà il Camerata Göring e qualunque cosa dovesse accadere a Göring, il successore sarà il Camerata Hess. Avete quindi il dovere di riservare ad essi la stessa lealtà e la stessa cieca obbedienza che assicurate a me. Qualora accadesse qualcosa al Camerata Hess, allora verrà convocato il Senato che sceglierà al suo interno il mio più degno e coraggioso successore.
Come Nazional Socialista e come soldato Tedesco mi accingo a combattere questa battaglia con cuore indomito. La mia vita non è stata altro che una continua lotta per il mio popolo e per la Germania. C’è una sola parola d’ordine per questa lotta: "fede in questo popolo" e una sola parola non ho mai voluto imparare: "la resa"!
A coloro che temono di dover affrontare tempi duri, ricordo che una volta un Re Prussiano, con uno stato ridicolmente piccolo, si oppose ad una forte coalizione e dopo tre guerre alla fine uscì vincitore perché quello Stato possedeva quel cuore indomito di cui noi oggi abbiamo bisogno. Vorrei perciò informare il mondo che un Novembre 1918 non si ripeterà mai più nella storia della Germania. Così come io sono pronto in qualunque momento a rischiare la mia vita, chiedo a tutti i Tedeschi di comportarsi allo stesso modo.
Commento: non fa una piega