Deve solo fallire. Basta

Alitalia: Prc, errore incolpare OS

(ANSA) - ANCONA, 3 APR - E' un 'errore', secondo il segretario del Prc Franco Giordano la critica al movimento sindacale nella vicenda Alitalia. 'Poco si discute dei risultati ottenuti dagli amministratori delegati, in particolar modo da Cimoli, messo da Berlusconi, che ha avuto 2 mln di euro l'anno e, in virtu' delle sue brillanti performance, una liquidazione di 5 mln e mezzo. Questo la dice lunga sulla differenza tra lavoro e management'.


Non c'è pudore. Alitalia ha 5 aerei cargo e 120 piloti che mediamente lavorano 1 ora al giorno (calcoli riportati da Radio 24) e percepiscono mediamente più di 5000 euro netti al mese e questo signore qui sopra si permette di uscire con affermazioni del genere?
Provo solo ribrezzo per questa mentalità comunista che sindacalizza le perdite, che non riconosce mai le responsabilità, che affigge manifesti con la scritta 'anche i ricchi piangono': vogliono tutti poveri e sindacalizzati con un pensiero unico dettato da loro illuminati.
Quanta invidia, quanta arroganza, quanta prepotenza.

Saluti
 
E questo non significa che manager incapaci, politici ancor più incapaci meritino maggior considerazione. Ma nel pensiero comunista trovo molto raramente assunzioni o attribuzioni di responsabilità individuali ma sempre: la classe, il gruppo, gli operai, i padroni. Basta. La responsabilità è sempre e fondamentalmente individuale. Nel bene e nel male.

Saluti
 
pensi caro Amleto che sti caxxari, vorrebbero

testuali parole del bertinotto..

"occupare le seconde case e' una cosa giusta, non e' giusto occupare le case dello stato" :eek: :eek: :eek:

detto da santoro o a ballaro' mi sembra
quando l'ho sentito mi sono ribaltato dalla sedia.


per fortuna che finalmente questi personaggi non andranno mai piu' al governo, e per questo non posso che ringraziare veltroni.




ps. nella mia auto un o due liberi per lei e signora ci sono, basta decidere la meta :)
 
Amleto ha scritto:
E questo non significa che manager incapaci, politici ancor più incapaci meritino maggior considerazione. Ma nel pensiero comunista trovo molto raramente assunzioni o attribuzioni di responsabilità individuali ma sempre: la classe, il gruppo, gli operai, i padroni. Basta. La responsabilità è sempre e fondamentalmente individuale. Nel bene e nel male.

Saluti

La responsabilità è sempre e fondamentalmente individuale. Nel bene e nel male.

quanto è vero ....
riflettevo casualmente in questi giorni sul fatto che Hitler non ha mai ucciso nemmeno un ebreo
e forse non ha mai ucciso nessuno tout court, nella WWI era solo un portaordini ....
la responsabilità di essere il mandante di una tragedia assoluta resta sua, beninteso
ma molti, moltissimi condividono responsabilità enormi
 
Appunto...io non so più che dire...

ma a lei lo so: :) grazie per animare riflessioni, per lo spirito di confronto e di dialogo ragionato, per le scelte che propone che mi sembrano basate su progetti e naturalmente anche sui valori in cui ciacuno di noi crede i quali lo ispirano.
Io sono un cristiano che significa nel mio alfabeto 'liberale individuale e solidale': sono esigente con me stesso e con gli altri e sento la fratellanza come una inclinazione dell'animo, dello spirito, più che un imperativo ideologico. Mi piace la responsabilità, mi piace che le persone si assumano la responsabilità, penso che il concetto di proprietà sia antecedente alla comunità organizzata e quindi non credo che sia una creazione di quest'ultima he la possa concedere e togliere a piacimento; altrettanto credo che ci debba essere la possibilità che ogni singolo possa acquistare sempre maggiori proprietà (se sia nato letteralmente solo con la sua camicia) attaverso il suo impegno, la sua intelligenza, il suo lavoro. Non do mai nulla per garantito: non riconosco il diritto al posto, ma il diritto al lavoro, ad esprimere la propria personalità attraverso la professione. e tante altre cose ancora...ma mi fermo.

e la ringrazio anche per il posto in auto per me e gentile metà. io credo che se partiamo avremo quanto meno un trenino dietro sul quale vorrei vedere anche il caro Orazio. :)
Si sdrammatizza...ma non poi tanto...

Saluti
 
f4f ha scritto:
L'ultimo quote non esiste!

Senza ombra di dubbio. Dalla prima all'ultima parola. Specie quando ancora vedo nei volti di carissimi amici ebrei (forse di più ormai, quasi familiari) al menzionare quegli anni uno sguardo atterrito sofferente ed incredulo per se stessi e per le vicende che segnarono le loro famiglie.

Cari saluti
 

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