DiCONO CHE GLI OCCHI SONO INUTILI PER UN CERVELLO NON VEDENTE! (5 lettori)

diomede

Buongiorno
Titolo: B.P.Milano: hedge calano su Piazza Meda (MF)
Ora: 15/12/2011 08:58
Testo:
MILANO (MF-DJ)--L''aumento di capitale della B.P. Milano si e'' chiuso con
un colpo di scena: l''asta per la sottoscrizione dei diritti inoptati si e''
conclusa anzitempo con un tutto esaurito, probabilmente per gli acquisti
da parte di fondi speculativi.
A comprare in asta infatti, spiega MF, non e'' stato il patron di
Investindustrial e neppure la cordata milanese scesa in campo al suo
fianco. I diritti inoptati sarebbero stati rastrellati da hedge fund non
meglio identificati con scopi puramente speculativi. Non si tratterebbe
comunque di un''operazione ostile nei confronti della popolare o di Bonomi
ed e'' possibile che le quote acquistate siano liquidate in tempi rapidi e
comprate sul mercato da Investindustrial.
Chiuso il capitolo dell''aumento di capitale, oraBonomi e la sua squadra
dovranno scegliere il consigliere delegato che guidera'' la banca. In pole
position, vista anche la moral suasion della Banca d''Italia, c''e'' la
nomina di un banchiere che non appartiene al mondo Bpm, anche se ancora
non si esclude una scelta interna al consiglio di gestione.
red/vit
(fine)
MF-DJ NEWS
1508:58 dic 2011
 

PILU

STATE SERENI
IMF-debt-drivers-chart.jpg


giorno a tutti di cosa vogliamo parlare oggi ?

La prima: per Francia e Regno Unito le perdite di gettito legate alla crisi hanno messo i conti in rosso per importi pari rispettivamente al 14% e 25% del Pil. In Gran Bretagna l’aumento del debito pubblico ha sfiorato un impatto pari al 40% del Pil. Dentro c’è un po’ di tutto: le perdite di gettito già citate, l’aumento della spesa per interessi, uno stimolo fiscale all’economia e un supporto al settore finanziario pari a quasi 10 punti del Pil.
Vale la pena ricordarlo: da febbraio 2008, il governo di Sua Maestà è proprietario di Northern Rock, la banca specializzata in mutui immobiliari che per prima è caduta vittima del “credit crunch” d’oltremanica. Dal 2009 nel portafoglio di partecipazioni pubbliche fanno capolino anche Royal Bank of Scotland (per cui è stato necessario un salvataggio da 20 miliardi di sterline) e Lloyds Banking Group (qui il contributo dei sudditi britannici si è “fermato” a quota 17 miliardi di sterline).
La seconda sorpresa arriva dai dati sul debito pubblico tedesco. Tra i fattori che hanno contribuito al peggioramento dei conti pubblici, si distingue un carico di quasi 15 punti di Pil speso per sostenere il settore finanziario tedesco. Che il sistema dei Landesbank non se la passasse bene, non è certo una novità. Ma 15 punti di Pil sono un vero e proprio bail-out. Un paio di numeri aiutano a capire perché: dal 2007 a oggi, il solo Bayerische Landesbank ha subito perdite per 13 miliardi e mezzo di euro.
Ed è in buona compagnia: il Landesbank Baden-Wurttemberg, il Landesbank Sachsen, NORD/LB, WestLB, Deutsche Postbank e il Landesbank Hessen-Thueringhen hanno accumulato un rosso di altri 13 miliardi di euro (fonte Bloomberg). E guardando oltre al sistema bancario regionale (di proprietà pubblica), la situazione non migliora di certo: Commerzbank Bank, che a gennaio 2009 ha negoziato un prestito ponte con il governo tedesco per 18,2 miliardi di euro, nel periodo preso in esame dal Fmi (2007-2011) ha accumulato perdite per 12 miliardi di euro. Ciliegina sulla torta: a completare la lista di fattori che hanno incrementato il debito pubblico tedesco, figurano cinque punti percentuali di Pil spesi in stimoli fiscali. Ovvero, sostegno alla crescita economica attraverso la spesa pubblica.
Insomma, il governo di Berlino impone all’Europa la linea del rigore e si capisce perché: una volta spenti i riflettori sui summit di Bruxelles, dalle parti di Postdamer Platz si spende e si spande. Perché se lo possono permettere, si dirà. Forse, ma una cosa è certa: messi in dieta forzata i bilanci degli altri, stimolare l’economia a colpi di deficit è più facile e il conto si divide tra tutti i paesi dell’Unione.
Breve nota a margine: nello stesso periodo il governo italiano non ha ritenuto necessario spendere un solo euro per la crescita. Eccesso di zelo? Chi lo sa. Di sicuro, se il disavanzo italiano fosse aumentato per effetto di stimoli fiscali, da Bruxelles sarebbe arrivata una tirata di orecchi. A oggi, non mi risulta che la Commissione europea abbia tuonato sul peggioramento dei conti di Berlino: dal 2007 il bilancio tedesco è passato da un surplus dello 0,2% del Pil a un deficit del 4,3%. Una strategia che ha ripagato con un miglioramento del gettito di circa cinque punti percentuali (il quadrato blu del grafico). Nello stesso periodo, il disavanzo italiano si è assestato al 4%, in larga parte per effetto degli interessi passivi (e le variazioni di gettito sono appena percettibili).
Insomma, un piccolo grafico dall’apparenza innocua ha il potenziale per scatenare una rivoluzione copernicana: non è l’Europa a orbitare intorno a Berlino, ma Berlino a gravitare, con la propria sfera di interessi, intorno all’Unione. Proprio come un qualsiasi altro membro dell’Ue. Teniamolo a mente, soprattutto in tempi in cui Oltralpe va di moda salire in cattedra.
 

PILU

STATE SERENI
quanta voglia avete ancora di sopportare qs gente ?

ROMA (MF-DJ)--"Di quella casa mi voglio assolutamente liberare e mi
rimprovero di averla acquistata. L'ho messa tra le mie priorita'. Quando
mi sono dimesso non sono piu' entrato in quella casa, sono stato 6 mesi in
albergo, ma ho continuato a pagare l'affitto e il condominio. Non la vivo,
ci dormo solo una o due notti a settimana quando sono a Roma". Lo ha detto
Claudio Scajola, deputato Pdl, ad Agora' su Rai Tre.

"Non mi rimprovero di non essermi dimesso subito, tra l'altro
l'inchiesta della Procura di Perugia ha dimostrato la mia estraneita'. Mi
rimprovero - ha aggiunto l'ex ministro - invece delle dichiarazioni fatte
subito dopo perche' hanno contribuito a fare solo confusione. Mi
rimprovero pero' di non aver seguito, come avrei dovuto fare, l'acquisto
della casa. Ma per quella casa nessuno mi hamai accusato di aver fatto
qualcosa di storto. Spero di poter andar via presto e che qualcuno se la
prenda".
cat
 

magiel

trendisyourfriend
pure il silver....che botta ieri......


Oro : bull o bear?


Nell’articolo sui preziosi avevo concluso dicendo che la stagionalità positiva faceva propendere per un rialzo ma a causa delle chiusure di giovedi e venerdi se non andavamo sopra certi livelli l’avrei vista male………avevo anche scritto che c’è una certa similitudine grafica tra argento ed oro ed il silver sembra anticipare cosa farà l’oro.
Vediamo ………

Non servono molte parole ma la similitudine è enorme ed è per questo che lo scrissi in altri articoli o post nei giorni scorsi.
Le chiusure di oggi e domani mi diranno se siamo in bear market con target 1000$ nel peggiore dei casi, ma sotto di la non andiamo ed attenzione all’indicatore oro silver che potrebbe voler dire (caro amico mio robert k) che adesso bisogna liquidare oro (ma lo dico da mesi) e comprare argento ad un certo punto. Ma ne parlerò più avanti.
Per adesso vi lascio a godervi le monetine d’oro che comunque dai 1900 ai 1500 non è drammatica anche in virtù di un cambio che ha limitato le perdite.
 

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