giobar57
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IL PASSAGGIO AL DIGITALE TERRESTRE
Digitale terrestre, le risposte alle vostre domande
di Monica Rubino
Il rapporto Sky-digitale terrestre e il destino delle tv locali. Ecco alcuni dei quesiti che ci sono stati posti dai nostri lettori.
La nostra guida sul digitale terrestre pubblicata lunedì 16 marzo ha suscitato nei lettori molte domande, alle quali proviamo a dare una risposta. La prima è la seguente:
Domanda 1. Se si è abbonati a sky, via satellite si continueranno a vedere le reti Rai e mediaset?
Chi è già abbonato a Sky può continuare a vedere la tv via satellite e non si perde nessun canale. Per adesso, almeno. Perché 'per adesso'? Perché Rai e Mediaset stanno pensando di togliere i loro canali dal pacchetto di Sky. Se lo fanno veramente, con il decoder di Sky non vedremo più quei sei canali.
Domanda 2. Si potranno vedere i programmi che già oggi non vengono irradiati via sat perchè le reti non ne hanno pagato i diritti?
I programmi che già oggi non vengono irradiati via satellite si potranno vedere solo con il digitale terrestre
Domanda3. Che succede alle TV locali?
Per le tv locali il passaggio al digitale terrestre è una tappa obbligata: chi non si adegua resta fuori dal mercato. "Per noi - spiega Rosario Donato, direttore della Federazioni Radio Televisioni locali - il problema più grande riguarda le risorse necessarie per avviare la transizione e adeguare tecnologicamente gli impianti. Un costo che per una rete di media grandezza si aggira tra i 2 e i 3 milioni di euro. Minore la cifra per le tv più piccole, che tuttavia non hanno la forza per far fronte alla spesa: impegnare un milione di euro per molte di loro equivale a investire il fatturato di un intero anno".
Per il momento però le singole emittenti locali stanno cercando di organizzarsi tra di loro individuando le soluzioni migliori e soprattutto guardando all'esperienza della Sardegna che proprio poco mesi fa ha ultimato la conversione al digitale terrestre. Una sorta di laboratorio dal quale attingere per il futuro. "In realtà - continua Donato - osservando la situazione sarda c'è da sperare per le tv locali visto che le prospettive e gli spazi apertisi sull'isola sono stati di gran lunga
superiori rispetto a quello che si immaginava. Infatti se prima dello spegnimento del segnale analogico erano in tutto 16 le emittenti locali dopo l’arrivo del dtt si è passati a 64 programmi tv con inoltre 5 radio locali. Un successo ottenuto grazie ad una politica che ha puntato a raggiungere un'intesa sulla pianificazione digitale garantendo alle singole emittenti tanto il
titolo abilitativo per diventare operatori di rete tanto la conferma delle rispettive coperture analogiche. Una procedura che insomma ha permesso in Sardegna alle tv locali di incrementare la propria offerta ed inoltre di lanciare anche alcuni canali tematici dedicati allo sport ed all’attualità".
(18 Marzo 2009)
Fonte
Digitale terrestre, le risposte alle vostre domande
di Monica Rubino
Il rapporto Sky-digitale terrestre e il destino delle tv locali. Ecco alcuni dei quesiti che ci sono stati posti dai nostri lettori.
La nostra guida sul digitale terrestre pubblicata lunedì 16 marzo ha suscitato nei lettori molte domande, alle quali proviamo a dare una risposta. La prima è la seguente:
Domanda 1. Se si è abbonati a sky, via satellite si continueranno a vedere le reti Rai e mediaset?
Chi è già abbonato a Sky può continuare a vedere la tv via satellite e non si perde nessun canale. Per adesso, almeno. Perché 'per adesso'? Perché Rai e Mediaset stanno pensando di togliere i loro canali dal pacchetto di Sky. Se lo fanno veramente, con il decoder di Sky non vedremo più quei sei canali.
Domanda 2. Si potranno vedere i programmi che già oggi non vengono irradiati via sat perchè le reti non ne hanno pagato i diritti?
I programmi che già oggi non vengono irradiati via satellite si potranno vedere solo con il digitale terrestre
Domanda3. Che succede alle TV locali?
Per le tv locali il passaggio al digitale terrestre è una tappa obbligata: chi non si adegua resta fuori dal mercato. "Per noi - spiega Rosario Donato, direttore della Federazioni Radio Televisioni locali - il problema più grande riguarda le risorse necessarie per avviare la transizione e adeguare tecnologicamente gli impianti. Un costo che per una rete di media grandezza si aggira tra i 2 e i 3 milioni di euro. Minore la cifra per le tv più piccole, che tuttavia non hanno la forza per far fronte alla spesa: impegnare un milione di euro per molte di loro equivale a investire il fatturato di un intero anno".
Per il momento però le singole emittenti locali stanno cercando di organizzarsi tra di loro individuando le soluzioni migliori e soprattutto guardando all'esperienza della Sardegna che proprio poco mesi fa ha ultimato la conversione al digitale terrestre. Una sorta di laboratorio dal quale attingere per il futuro. "In realtà - continua Donato - osservando la situazione sarda c'è da sperare per le tv locali visto che le prospettive e gli spazi apertisi sull'isola sono stati di gran lunga
superiori rispetto a quello che si immaginava. Infatti se prima dello spegnimento del segnale analogico erano in tutto 16 le emittenti locali dopo l’arrivo del dtt si è passati a 64 programmi tv con inoltre 5 radio locali. Un successo ottenuto grazie ad una politica che ha puntato a raggiungere un'intesa sulla pianificazione digitale garantendo alle singole emittenti tanto il
titolo abilitativo per diventare operatori di rete tanto la conferma delle rispettive coperture analogiche. Una procedura che insomma ha permesso in Sardegna alle tv locali di incrementare la propria offerta ed inoltre di lanciare anche alcuni canali tematici dedicati allo sport ed all’attualità".
(18 Marzo 2009)
Fonte