a proposito di terreni....da "il sole24 ore"
Investire in terreni? Ai prezzi attuali, che viaggiano sui massimi dal 1997, potrebbe non essere un’operazione oculata. Certo, l’offerta di fondi agricoli con edifici annessi è ampia: la struttura fondiaria italiana da sempre è polverizzata in una maglia fittissima di imprese piccole e piccolissime e molti agricoltori stanno uscendo dal settore, vendendo terreni il cui prezzo medio nazionale nel 2003 (secondo gli ultimi dati disponibili) era di circa 15 mila euro a ettaro, con una rivalutazione di prezzo segnato sul 2002 del 3,3% su base nazionale. Ma per alcune zone il capitale necessario a comprare terreni è molto, molto più alto: se si tratta di vigneti nel Trentino settentrionale si arriva a 500mila euro per ettaro. E la rivalutazione, che da anni batte l’inflazione, in futuro potrebbe non correre sempre alla stessa velocità.
Secondo Andrea Povellato, ricercatore dell’Istituto nazionale di economia agraria e coautore delle indagini annuali sul mercato fondiario italiano dell’Inea, «dal ’97 i valori fondiari crescono a tassi superiori all’inflazione, anche se nel 2003, ultimo anno per cui sono disponibili i dati, la crescita dei prezzi è rallentata, pur restando positiva in termini reali. Nel 2003 l’aumento medio annuo su base nazionale è stato del 3,3% in termini nominali e dello 0,7% in termini reali. I prezzi con i rialzi maggiori sono quelli dei terreni coltivati con i prodotti a più elevato valore aggiunto, come i vigneti Doc, Igt e Docg».
A sostenere le quotazioni c’è anche la domanda sempre più intensa da parte di operatori extra-agricoli, come grandi banche, assicurazioni, imprenditori come Benetton, Doris (gruppo Mediolanum) e altri. Le quotazioni dei terreni sono ormai elevate e non sempre legate al reddito del fondo: ciò frena gli acquisti di molti imprenditori agricoli, anche per la recente riforma dei meccanismi della Politica agricola comunitaria, la Pac, che attribuisce il pagamento dei contributi Ue non più ai proprietari ma ai conduttori dei terreni, il cosiddetto “disaccoppiamento”. I nuovi meccanismi comunitari segmenteranno ulteriormente il mercato fondiario, causando la distinzione netta di scambi e prezzi dei terreni dotati di diritto al premio Pac da quelli privi. Ciò creerà sul mercato una situazione di incertezza. Negli ultimi mesi il volume degli scambi è calato e, come avviene per i prezzi immobiliari, anche le quotazioni fondiarie non sono esenti dai ribassi. Tra gli operatori, i pessimisti cominciano a temere che si vada verso una flessione delle quotazioni.
Farsi un’idea dell’investimento necessario ad acquistare un fondo agricolo non è sempre impresa facile. Nei file allegati si possono ricostruire i valori degli appezzamenti italiani per tipologia di coltura, località, altimetria (pianura, collina, montagna) e situazione irrigua. I dati sono dell’Istituto nazionale di economia agraria che ogni anno, tra dicembre e gennaio, conduce attraverso la propria rete di rilevazione una indagine quantitativa e qualitativa sui prezzi di acquisto e i canoni di affitto dei terreni (indagine coordinata dalla Sede regionale per il Veneto e pubblicate sull’Annuario dell’agricoltura italiana dell’Inea).
“PLUS”, il settimanale di risparmio e finanza del Sole 24 Ore in edicola da sabato 29 gennaio pubblicherà alle pagine 12 e 13 una inchiesta di due pagine sulle tendenze e le prospettive del mercato fondiario, con le analisi dell’Inea, la “top ten” dei terreni più cari, interviste a grandi operatori specializzati e le storie delle maggiori operazioni fondiarie condotte in Italia nell’ultimo decennio.
DOCUMENTI ALLEGATI
Valori massimi e minimi per l'acquisto e l'affitto dei fondi su OLTRE 400 ZONE diverse (di pregio e non). Anni dal 2000 al 2003 (ultimo anno ricerca)
2000 - 2001 - 2002 - 2003
Valori fondiari massimi, minimi e medi per tipologia di coltura, zona altimetrica, provincia e regione. Anni dal 1992 al 2001 (ultimo anno rilevazione)
1992 - 1993 -1994 - 1995 - 1996 - 1997 - 1998 - 1999 - 2000 - 2001
Pubblicazione dell'Osservatorio sul Mercato fondiario dell'INEA di dicembre 1997 con le serie storiche dei prezzi dagli anni Sessanta
Il mercato fondiario in Italia