Pirelli & C (PC) Divertissment di AT su Pirelli nel medio-lungo termine (3 lettori)

ricpast

Sono un tipo serio
Qualche righetta, proprio 2...
buttate lì...pochi riferimenti per carità...

La speranza mia è che i ritracciamenti di fibonacci non mentano e che, anche lei come telecom, sia vicina ad una rottura della trendline che consenta un'accelerazione rialzista...

Ma ripeto...è una divertissment...una speranza....con nessuna certezza e poche righette...

:titanic::ciao:

Anonimo.gif
 

tontolina

Forumer storico
mica poco questo collasso delle quotazioni
e subito il tronchetto dell'infelicità ha trovato la ricetta per recuperare
eccolola


« Meno balle per tutti
Chi ha avuto, ha avuto; Chi ha dato, ha dato »

Tu chiamali, se vuoi, licenziamenti

Il “Corriere della Sera” la chiama una svolta “verde”.La Stampa”, idem. Mentre “La Repubblica”, invece, preferisce metterla giù in altri termini: “Pirelli ristruttura e taglia il dividendo”. Ma in un italiano, diciamo così, più spicciolo, si potrebbe banalmente dire che il gruppo Pirelli - famoso per i suoi pneumatici e per la faccia perennamente imbronciata del suo numero uno (al secolo, Marco Tronchetti Provera) - ha chiuso un pessimo 2008. Con un discreto mucchietto di debiti sulle spalle (oltre un miliardo di euro). E conti in affanno. Risultato: per il prossimo anno - come ha spiegato ieri il suo imbronciatissimo presidente - si punterà, sì, su nuove gomme ecologiche. Ma soprattutto su una valanga di licenziamenti.
Per la precisione: a perdere il posto, secondo l’agenzia di stampa americana Bloomberg, saranno ben 1.500 dipendenti (qualcosa come il 15% del totale) solo nel settore pneumatici. Più oltre 600 lavoratori (su 1.437) nella divisione “Real Estate” (nome “esotico” per qualcosa che tanto esotico non è: ossia il casereccio braccio immobiliare del gruppo). Numeri da brivido. Eppure quella funesta parola con la “elle” - licenziamenti, appunto - sulle pagine dei tre principali quotidiani italiani semplicemente non c’è. Al suo posto un florilegio di espressioni che sanno tanto di neolingua di orwelliana memoria. “Riduzione dell’organico” (Repubblica). “Razionalizzazione delle strutture produttive” (Corriere). E per finire (sulle pagine de “La Stampa) la più franca di tutte: “tagli di dipendenti” (che sa tanto di giardinaggio e di lavoratori uguale rami secchi; però almeno rende l’idea). Peccato solo che la sostanza del problema rimanga.
E il problema - in questo primo scorcio di 2009 - non sono solo i licenziamenti. Ma il fatto che giornali e tiggì, come dire?, fatichino a trovare spazio e parole per parlarne. Per capirci: a “tagliare”, non è solo Pirelli. Ma per scoprire che anche il re dei maglioni Benetton chiuderà in tronco un intero stabilimento (quello di Piobesi; 20 chilometri da Torino), bisogna avere la pazienza di arrivare fino a pagina 120 dell’ultimo numero de “L’espresso”. Mentre proprio oggi: per sapere che Brembo, quella dei freni, manderà in cassintegrazione più di mille lavoratori (tra marzo e maggio, a rotazione), bisogna arrivare fino alla sezione “Economia” del solito “Corriere” (cioè da pagina 30 in avanti). E solo dopo aver fatto lo slalom tra notizie di ogni tipo. Compresa un’autentica chicca: il nostro ministro della Difesa, Ignazio La Russa ha indeciso di inviare a tutti i nostri soldati un manuale per buttar giù la pancetta (”eroici sì, grassi no”). Come a dire: uno scoop. Ma di cui si poteva tranquillamente fare a meno.
E dire che, invece, su internet basta poco. Basta digitare la famosa parolina con la “elle” su “Google” e subito si scopre che quella dei licenziamenti ha tutta l’aria di un vera e propria ondata. Che non risparmia nessuno. Nord. E sud. Aziende piccole; aziende medie; e aziende grandi. Solo negli ultimi dieci giorni: l’italianissima De Agostini ha aperto le trattative per licenziare 237 persone. La multinazionale Hugo Boss ha avviato le procedure per mettere in mobilità 59 dipendenti nel suo stabilimento in provincia di Macerata. Mentre la “Ratti” - azienda tessile del comasco, che fa viaggiare i suoi impianti al 50% - ha chiesto e ottenuto la cassaintegrazione per 520 dipendenti di tutti i reparti (per 12 mesi e a rotazione).
E ancora. Gli operai della Emilceramica, a Modena, hanno protestato contro altri 116 licenziamenti. La Asm di Avellino, che fa parte dell’indotto Fiat, ha tagliato 33 interinali (con tanto di coda di sciopero ad oltranza). Mentre la società di call center “Conversa” di Napoli ha deciso di chiudere direttamente i battenti. Lasciando con un palmo di naso i suoi 151 dipendenti. Va da sè che non è finita qui. Che ci sono anche fatti di cronaca eclatanti: due dipendenti di una impresa di pulizia, sempre a Napoli, hanno addirittura minacciato di buttarsi da una terrazza per paura di essere licenziate. Mentre - stando a un’interrogazione presentata dalla senatrice Pd, Colomba Mongiello - anche lo stato ha fatto la sua parte. Tagliando con la mannaia i fondi per i lavoratori socialmente utili. E mettendo a rischio altri 20.000 posti di lavoro in tutto il meridione. Ma niente da fare. Di questa ondata, sulle prime pagine della stampa titolata, non c’è traccia.
Qualcuno potrebbe dire che le Cnn e i New York Times de’ noantri si siano fatti contagiare dalle lune e dal celebre ottimismo del nostro presidente del consiglio. Che ultimamente preferisce discettare di bioetica, piuttosto che promettere (come faceva un tempo) milioni di posti di lavoro. Qualcun altro - sempre pensando male - potrebbe insinuare che alcune delle aziende che licenziano sono anche ottimi inserzionisti pubblicitari. E i più maligni potrebbero perfino ricordare che dietro alcuni giornali ci sono imprenditori che hanno attività che nulla hanno a che fare con l’editoria e che magari non hanno nessuna voglia di lavare certi panni sporchi in pubblico. Come Pirelli che è azionista, per coincidenza, proprio del Corriere della Sera. O la Fiat che è proprietaria de La Stampa e azionista del Corriere. E che pochi giorni fa - lo sapevate? - ha deciso di mettere in cassa integrazione (per un paio di settimane, a marzo) anche 5mila “colletti bianchi” (dopo gli operai a Natale). Ma noi bamboccioni alla riscossa non siamo maligni. E non vogliamo pensare male.
Anzi - al coraggiosissimo direttore del Corriere, Paolo Mieli; al valorosissimo collega de La Stampa, Giulio Anselmi e all’audace numero uno di Repubblica, Ezio Mauro - vogliamo fare i complimenti. Perchè siamo convinti che fossero animati dalle migliori intenzioni: evidentemente volevano distrarre i loro lettori da quella che i giornali di mezzo mondo definiscono la peggior crisi economica dalla Grande depressione. Non volevano guastargli le giornate, insomma. E ci sono riusciti. Informare, però, è un’altra cosa.


http://bamboccioni-alla-riscossa.org/?p=1143
 

codam

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Pirelli prevede di chiudere 2009 con utile netto

Pirelli prevede di chiudere 2009 con utile netto - Tronchetti
lunedì 16 marzo 2009 13:21 Stampa quest’articolo[-] Testo [+] MILANO, 16 marzo (Reuters) - Il gruppo Pirelli (PECI.MI: Quotazione) prevede di chiudere il 2009 con un risultato netto positivo.
"Prevediamo che il gruppo nel suo insieme possa chiudere il 2009 in utile", ha detto il presidente del gruppo Pirelli, Marco Tronchetti Provera, a margine di una presentazione, secondo quanto conferma una portavoce.
"Siamo abbastanza ottimisti sul fatto che nel 2009 ci sarà una svolta", ha aggiunto. "Il mercato si sta muovendo, le azioni avviate nel 2008 e che stiamo continuando a fare nel 2009 stanno dando risultati". © Thomson Reuters 2009 Tutti i diritti assegna a Reuters.
 

codam

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Pirelli: Installa filtri antiparticolato su 900 bus regione piemonte

[FONT=Tahoma, Arial][SIZE=+1]PIRELLI: INSTALLA FILTRI ANTIPARTICOLATO SU 900 BUS REGIONE PIEMONTE[/SIZE][/FONT] (TLB-ASCA) - Roma, 19 mar - Pirelli Eco Technology ha avviato l'installazione di filtri antiparticolato sugli autobus del trasporto pubblico piemontese: entro settembre 2009 la societa' del gruppo Pirelli attiva nelle tecnologie per il controllo delle emissioni inquinanti installera' su 879 mezzi regionali i propri filtri, capaci di ridurre di almeno il 90% le emissioni di polveri sottili e del 50% quelle di biossido di azoto. L'installazione avviene grazie ai 7 milioni di euro stanziati dalla regione Piemonte nell'ambito del piano per migliorare la qualita' dell'aria, con l'impegno di GTT-Gruppo Torinese Trasporti nel ruolo di azienda capofila per la procedura di appalto e con la collaborazione del concessionario Orecchia Spa. ''La scelta della Regione Piemonte - ha dichiarato Bruno Tronchetti Provera, amministratore delegato di Pirelli Eco Technology - dimostra l'utilita' della tecnologia messa a punto da Pirelli nel supportare l'impegno delle societa' di trasporto pubblico a combattere le emissioni di polveri sottili. Con la semplice sostituzione della marmitta e il montaggio del nostro sistema filtrante, le aziende di trasporto possono raggiungere le emissioni di particolato previste con la normativa europea Euro 5, migliorando sensibilmente la qualita' dell'aria delle citta', con benefici per la salute dei cittadini, senza sostituire il parco dei mezzi circolanti e usufruendo degli ecoincentivi previsti con la recente normativa 'salva auto' ''. com-sen/mcc/ss
 

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Pirelli lancia incentivi per gli pneumatici.

Pirelli lancia incentivi per gli pneumatici.
(Teleborsa) - Roma, 26 mar - La Pirelli è decisissima ad affrontare il toro per le corna e predispone gli strumenti necessari ad affrontare la crisi in atto. La compagnia attiva nel settore degli pneumatici sta mettendo a punto una sorta di rottamazione per quelli vecchi ed incentivi per chi decidesse di cambiare le gomme con quelle eco-compatibili Pirelli, anche sotto forma di buoni acquisto carburante. Una strategia che mira a stimolare la domanda, in un contesto molto difficile per il settore dell'auto e per i settori ed esso collegati, ma punta anche all'espansione dei prodotti a basso impatto ambientale. L'iniziativa, che si inserisce nel Piano presentato qualche tempo fa, è stata presentata oggi dal Presidente di Pirelli, Marco Tronchetti Provera, e dall'AD di Pirelli Tyre, Francesco Gori. E' stato inoltre presentato il nuovo cinturato P7, l'ultimo prodotto Pirelli eco-compatibile.
 

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Pirelli & C. Deutsche Bank conferma "buy"

Pirelli & C. Deutsche Bank conferma "buy"
mercoledì 1 aprile 2009 - 10:34
Si fa sentire sul mercato il giudizio positivo su Pirelli da parte di Deutsche Bank. Il titolo della Bicocca segna un rialzo vicino all'1,3% a 0,178 euro, in controtendenza rispetto ad un indice che lascia sul terreno oltre il 2%. Gli analisti della banca tedesca hanno confermato il giudizio "buy" sul Pirelli con un prezzo obiettivo a 0,23 euro. Nel report si evidenziano gli effetti positivi che i bassi prezzi della gomma, che incidono in media per il 30% sui costi operativi del settore, avranno in futuro sulla marginalità. Certamente agli esperti non è sfuggito anche l'ottimismo espresso recentemente dal presidente di Pirelli Marco Tronchetti Provera convinto di raggiungere le guidance del piano industriale recentemente annunciato. Il piano prevede per il 2009 ricavi per 4,3 miliardi (in calo rispetto ai 4,64 miliardi del 2008), un Ebit margin tra il 4,5-5% e una posizione finanziaria netta sostanzialmente stabile a circa 1 miliardi di euro.
http://www.ilnuovomercato.it/newsmanager/setpageinm/ilnuovomercatoMM.aspx?articleid=15708&zoneid=2
 

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