ma quale turismo sessuale...
forse non sai che il Brasile è molto cresciuto economicamente negli ultimi anni... a prescindere, il mio collega frequenta brasiliane conosciute là per lavoro e dintorni, in ambiente medio-borghese...
IL PROBLEMA IN BRASILE - Cronaca-nera ci porta in Brasile per svelarci un retroscena spesso sottaciuto ma che si lega a doppio filo con i mondiali di calcio del 2014, esattamente come accadde per Germania 2006 o per i bordelli che circondano l’area di Yeongam, sede del Gran Premio della Corea del Sud di Formula 1. Parliamo del turismo sessuale che sarà in grado di attirare migliaia di turisti dall’Europa e dal nord America. L’Ecpat, la più grande rete internazionale di organizzazioni che si occupano di turismo sessuale e di sfruttamento sessuale dei minori, ha lanciato un allarme passato forse sotto silenzio. Yasmin Abo Loha, coordinatrice dell’associazione per l’Italia.
STIME IMPOSSIBILI - “Sì, i Mondiali 2014 possono essere un’occasione -ha spiegato la Abo Loha- ci sarà un enorme flusso di gente che si sposterà in Brasile e così la criminalità organizzata si prepara. Sappiamo che hanno cercato insegnanti di lingue, per insegnare alle prostitute soprattutto inglese e italiano, prevedendo che i flussi turistici principali arriveranno da questi paesi”. Ed a quanto pare gli italiani fanno parte della poco lusinghiera “top five” degli amanti del genere, in compagnia di tedeschi e statunitensi. E’ impossibile generare stime precise ma analizzando la quantità dei clienti dei bordelli è facile capire quali siano gli “affezionati”.
IL RUOLO DEL WEB - Il problema, secondo la Abo Loha, è che si tratta di un circolo vizioso difficile da sradicare. Quelli con i soldi arrivano alla ricerca di sesso facile. Addirittura in Repubblica Dominicana è possibile comprarsi una bambina per un’ora. Le famiglie poi appoggiano di buon grado questo sordido commercio perché magari bisognose di denaro per migliorare la propria condizione sociale. Continua la Abo Loha: “Il flusso è organizzato tramite internet. E’ passato il tempo delle agenzie di viaggio che organizzavano: ora per legge è vietato. E’ anche vero che si può fare del turismo sessuale senza averlo pianificato alla partenza”.
IL RUOLO DELL’INDOTTO - Il turista sessuale poi si trova alle prese con un mondo parallelo che lo incentiva, come se si trattasse di una nuova unità produttiva. Al suo arrivo nel paese incriminato, come ad esempio in Brasile, questi entra in contatto con un tassista, con un cameriere, con persone che hanno possibilità di avere contatti con la prostituzione minorile. A seguire poi ci sono i pedofili organizzati che hanno i legami giusti. Il problema è dato dal fatto che al mondo manca una banca dati degli arrestati e dei processati all’estero. E questo vale per gli italiani.
FEDINA PENALE PULITA - I turisti sessuali hanno quindi buon gioco a perdersi nel loro vizio perché hanno la certezza di essere “puliti” dal punto di vista legale nel nostro Paese mentre invece puo’ succedere che all’estero siano stati condannati anche per pedofilia. Segno che non vengono applicate le convenzioni internazionali. Conclude la Abo Loha: “E’ una questione culturale, di sottovalutazione, che non riguarda solo i paesi poveri ma anche quelli ricchi: la sessualità come merce di scambio è anche qui in Italia, se le ragazzine si spogliano in webcam per avere le ricariche telefoniche”.
80 MILA TURISTI - La situazione assume contorni particolari se aggiungiamo delle cifre. L’Unità riporta altri dati diffusi dall’Ecpat che ha stabilito come i turisti sessuali italiani siano circa 80.000. I paesi prescelti sono Repubblica Dominicana, Colombia, Brasile. Gettonate anche le regioni dell’est Europa e del sud-est asiatico. Lo scopo? Sempre lo stesso, fare sesso con i minorenni. Il primo posto in assoluto è detenuto dai connazionali che si trovano in Kenya. Solo gli italiani rappresentano il 18 per cento degli “acquirenti” che comprano minorenni locali. A stabilirlo è l’Unicef. Parliamo quindi di 15 mila bambine che vivono tra Malindi, Mombasa, Kalifi e Diani.
Dicevi, Petronio?
Fonte:
Il turismo sessuale non conosce crisi - Giornalettismo
E anche
Turismo sessuale, italiani al primo posto: padri di famiglia a caccia di bambini - Il Messaggero