Questo è l'ultimo. Lo prometto
Nella puntata di
Servizio pubblico di giovedì scorso è andata in onda
un’intervista a una giovane di Chioggia che lamentava di essere stata abbandonata dai servizi sociali del comune.
Il padre aveva
perso il lavoro per la crisi, la banca li ha
sfrattati perché non pagavano il mutuo e la famiglia per protesta ha
dormito in auto davanti al comune per alcune notti.
A
questo link si può vedere l’intervista (dura meno di 5 minuti).
La notizia data dalla stampa locale era stata ripresa dai social network e soprattutto dal blog di
Beppe Grillo, che probabilmente è la
vera fonte di Michele Santoro.
Il quale ha fatto eco alla vicenda
senza effettuare le doverose verifiche e senza contraddittorio, cioè non ha dato voce al comune di Chioggia.
Come stanno le cose in realtà?
Il padre della giovane ha dovuto chiudere l’impresa edile perché
arrestato nel 2010 – con altre 11 persone – in un’operazione contro il
traffico di cocaina con Spagna e Colombia;
è stato in cella per 15 mesi e quindi ai domiciliari, essendo anche legato al clan dei Madonia di Gela, città di origine della famiglia emigrata in Veneto nel 2000.
Il comune di Chioggia eroga alla famiglia un
sussidio di 307 euro mensili dal 1° settembre 2012 e si è detto disponibile a rimborsare le spese di affitto per un certo periodo;
tuttavia la moglie dell’arrestato ha sempre rifiutato chiedendo l’assegnazione di un alloggio popolare in deroga alla graduatoria, cioè scavalcando i 340 nuclei in attesa che ne avevano diritto avendo presentato regolare domanda.
Una storia drammatica.
Che
Servizio pubblico e il blog di Grillo hanno presentato in modo parziale e scorretto.