C’è anche Signorini????![]()
Che mi intervistaNon mi pare frequenti l'Isola![]()
No quello era un reato. La violenza di un branco contro il debole di turno.Quella era "rieducazione"
Concordo, il nonnismo va condannato.No quello era un reato. La violenza di un branco contro il debole di turno.
Aborro, stigmatizzo e mi dissocio totalmente.
No quello era un reato. La violenza di un branco contro il debole di turno.
Aborro, stigmatizzo e mi dissocio totalmente.
No quello era un reato. La violenza di un branco contro il debole di turno.
Aborro, stigmatizzo e mi dissocio totalmente.
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Lo zecchino d'oro (ancora) su Striscia: l'Antoniano si dissocia dall'epurato Cino Tortorella - TvBlog
Non c'è Zecchino d'oro senza polemica. A confermarlo a poche ore dalla prima puntata Striscia la notizia, dopo aver dedicato una puntata di Striscia lawww.tvblog.it
Ma chi? Mahmood e Blanco?Sarò pure un fallocrare ma questi non sono dei personaggi che vanno verso qualcosa di nuovo o lo portano a galla.
Sono dei deviati, delle macchiette, delle caricature, di una mistura, di un non ben definito, spacciato per sentimento ma niente più che FENOMENI DA BARACCONE.
Gente piena di vizio.
rivoluzione antropologica sono i modelli imposti dall'alto per creare generazioni di rammollitti svigoriti senza senso?Ma no, è che il mondo dei giovani e soprattutto dei giovani uomini, pur se pieno di contraddizioni, di lacune emotive, di durezza, di branco, nonostante la socializzazione del maschile e al maschile sia ancora spessissimo connotata da aggressività, machismo e vecchiume, piano piano cambia.
In meglio.
Un’estetica che non è arrembante, eppure è nuova per le generazioni precedenti e ne cancella con gentilezza i segni ancora numerosi di machismo egoriferito.
E una musica che dietro l’aspetto della canzone italiana porta la rivoluzione antropologica dei nostri giorni: l’amore che due uomini si esprimono sul palco, con quella sensualità e soprattutto quella dolcezza, è una effettiva novità e parla a tutti, e a tutte.
Questo tipo di accoglienza delle culture e delle differenze, magari lenta ma dolce, sincretica attraverso l’arte, è tutta nostra. È tutta tipicamente italiana e non la vedi nel resto d’Europa. E ci riflettiamo troppo poco su che potenza sia.