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JOURNAL - 15:54 - 30 Luglio 2003
La cessione di HanseNet a Telecom Italia farà registrare ad e.Biscom, venditrice della società tedesca, una minusvalenza di almeno 140 milioni di euro. Lunedì scorso Telecom Italia ha annunciato l'acquisizione del 100% di HanseNet per circa 250 milioni di euro. HanseNet, specifica la stessa Telecom in una nota, è un operatore a banda larga, dotato di una rete di fibra ottica, attivo nell'area di Amburgo con circa 80mila clienti e un fatturato atteso per il 2003 di circa 100 milioni di euro.
e.Biscom aveva rilevato l'80% di HanseNet nel 2000 per 480 miliardi di vecchie lire, ma nel bilancio 2002 è iscritta per 209 milioni di euro, dopo una serie di svalutazioni. I conti della società tedesca, infatti, sono tutt'altro che floridi: nel 2002 la perdita netta è stata di 47,4 milioni di euro su un fatturato di 83 milioni. L'anno prima la perdita era stata di 43 milioni su 65 di ricavi.
Dal momento che Telecom ha annunciato che rileverà il 100% della società tedesca da e.Biscom, quest'ultima dovrà comprare dalla municipalizzata di Amburgo Hwe il residuo 20% a un prezzo ancora non definito, e poi rivenderà tutto al gruppo di tlc.
Dal punto di vista finanziario l'operazione è positiva per e.Biscom che registrerà un miglioramento dei flussi di cassa per circa 250 milioni, anche se sarà dedotto l'esborso per l'acquisto del 20% di HanseNet. Sul conto economico, invece, la società registrerà una minusvalenza che impatterà in modo negativo sul risultato dell'esercizio 2003.
Infatti, i 250 milioni di euro pagati da Telecom comprendono il debito di HanseNet verso i suoi azionisti, quindi il prestito da 160 milioni fatto da e.Biscom alla società di Amburgo. Questo significa che dei 250 milioni, al massimo 90 corrispondono alla valutazione del patrimonio dell'azienda, anche se ancora non è stato definito il modo esatto in cui l'importo offerto da Telecom Italia sarà ripartito fra patrimonio e debito. La quota di pertinenza di e.Biscom dei 90 milioni è 72 milioni. Questo significa che la cessione dell'80% darebbe luogo a una minusvalenza minima di 137 milioni di euro che sarà inclusa nel bilancio 2003, corrispondente al 42% dei ricavi del gruppo nel 2002, al 27% dei ricavi previsti per il 2003 e al 9% della capitalizzazione di Borsa.
Poi bisognerà mettere in conto anche il prezzo dell'acquisto del 20% di HanseNet da Hwe. Per avere maggiori dettagli sarà necessario aspettare la chiusura dell'operazione. Si presume che qualche novità possa arrivare il 29 agosto, in occasione della trimestrale di e.Biscom.
La cessione di HanseNet a Telecom Italia farà registrare ad e.Biscom, venditrice della società tedesca, una minusvalenza di almeno 140 milioni di euro. Lunedì scorso Telecom Italia ha annunciato l'acquisizione del 100% di HanseNet per circa 250 milioni di euro. HanseNet, specifica la stessa Telecom in una nota, è un operatore a banda larga, dotato di una rete di fibra ottica, attivo nell'area di Amburgo con circa 80mila clienti e un fatturato atteso per il 2003 di circa 100 milioni di euro.
e.Biscom aveva rilevato l'80% di HanseNet nel 2000 per 480 miliardi di vecchie lire, ma nel bilancio 2002 è iscritta per 209 milioni di euro, dopo una serie di svalutazioni. I conti della società tedesca, infatti, sono tutt'altro che floridi: nel 2002 la perdita netta è stata di 47,4 milioni di euro su un fatturato di 83 milioni. L'anno prima la perdita era stata di 43 milioni su 65 di ricavi.
Dal momento che Telecom ha annunciato che rileverà il 100% della società tedesca da e.Biscom, quest'ultima dovrà comprare dalla municipalizzata di Amburgo Hwe il residuo 20% a un prezzo ancora non definito, e poi rivenderà tutto al gruppo di tlc.
Dal punto di vista finanziario l'operazione è positiva per e.Biscom che registrerà un miglioramento dei flussi di cassa per circa 250 milioni, anche se sarà dedotto l'esborso per l'acquisto del 20% di HanseNet. Sul conto economico, invece, la società registrerà una minusvalenza che impatterà in modo negativo sul risultato dell'esercizio 2003.
Infatti, i 250 milioni di euro pagati da Telecom comprendono il debito di HanseNet verso i suoi azionisti, quindi il prestito da 160 milioni fatto da e.Biscom alla società di Amburgo. Questo significa che dei 250 milioni, al massimo 90 corrispondono alla valutazione del patrimonio dell'azienda, anche se ancora non è stato definito il modo esatto in cui l'importo offerto da Telecom Italia sarà ripartito fra patrimonio e debito. La quota di pertinenza di e.Biscom dei 90 milioni è 72 milioni. Questo significa che la cessione dell'80% darebbe luogo a una minusvalenza minima di 137 milioni di euro che sarà inclusa nel bilancio 2003, corrispondente al 42% dei ricavi del gruppo nel 2002, al 27% dei ricavi previsti per il 2003 e al 9% della capitalizzazione di Borsa.
Poi bisognerà mettere in conto anche il prezzo dell'acquisto del 20% di HanseNet da Hwe. Per avere maggiori dettagli sarà necessario aspettare la chiusura dell'operazione. Si presume che qualche novità possa arrivare il 29 agosto, in occasione della trimestrale di e.Biscom.