....E COME DiSSE TESSIO,ERA SOLO BISINESS......

giornos...


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....scherzi ?? Credi che non lo sappia ??
Ce ne sono "certe" che scendono dalle Valli che ti ....fannno andare il sangue in acqua...:lol::lol::lol: Pota


pota l'è amis del leca:D....d'altronde da noi non a caso han fatto il film "L'albero delle zoccole..."


Futures del grano odierni:

 
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Perché stare Cash è la cosa migliore Ora – Why cash is a great place to be right now


“Esistono due modi per poter andare a dormire tranquilli.. Essere ignoranti o essere pronti”
Settimana scorsa ho avvertito di un prossimo rally del dollaro Usa. Nei giorni successivi infatti l’euro è caduto da sopra 1.40 a 1.379. La sterlina si è indebolita da 1.6165 a 1.603. E il dollaro australiano è passato da 1.06 a 1.0375.
Questo perché è divenuto abbondantemente chiaro che stiamo per attraversare un prolungato deleveraging nei mercati finanziari. Avrete indubbiamente sentito parlare prima d’ora di deleveraging. Ma, proviamo a fare un passo indietro e spiegare in termini semplici cosa ciò voglia significare.
Il modo con cui funziona il moderno sistema bancario è che le banche usano i fondi dei propri depositanti per fare prestiti o acquistare obbligazioni. I regolatori richiedono loro di avere una certa somma di capitale a garanzia di questi “assets”, e questa somma è nota come il “Capital Adequacy Ratio”.
L’idea è quella di assicurarsi che la banca abbia comunque a disposizione del denaro anche se i suoi asset in portfolio dovessero andare male.
Ora, le cose sono abbastanza prevedibili nel quotidiano corso del business bancario. I soldi vengono prestati , ripagati, depositati, e ritirati. Per difendersi dalle fluttuazioni e dagli squilibri che sorgono nel normale svolgersi dell’attività economica, la banca si tiene un certo ammontare di liquidi (cash e strumenti near-cash) a disposizione come buffer.
Nel momento di improvvisa volatilità, la somma di liquidi che le banche desiderano avere aumenta.. a volte in modo drammatico.

Con tutto il disordine del mercati per il debito europeo e il collasso del gigante del brokeraggio sui futures MF Global la settimana scorsa, siamo dentro un periodo di forte volatilità. Le banche si stanno dannando per accaparrarsi la liquidità necessaria a crearsi un forte “paraurti” in caso di shocks del sistema.
Inoltre, i fattori a lungo termine che sono in gioco sotto la superficie, rinforzano questa tendenza.
I rapporti di adeguatezza patrimoniale (i Capital Adequacy ratios) sono calcoli complicati, ma l’idea di base è che più un prestito è rischioso, più capitale una banca dovrebbe avere da parte.
Nella loro saggezza, però, i burocrati della Bank for Internarional Settlements (BIS), che decide gli standard per la “capital adequacy” globale per l’industria bancaria, ha considerato TUTTI i bonds emessi da OGNI governo dell’ Eurozona come “risk free”.

Non c’è bisogno di essere Einstein per vedere il problema.
I bonds governativi di Irlanda, Portogallo, Spagna, Italia, per non menzionare quelli della Grecia, sono TUTTI crollati drammaticamente di valore. Nel caso della grecia, si è già arrivati ufficialmente all’accordo di una svalutazione.
Come risultato, le banche in giro per il mondo – in particolare le banche tedesche, francesi e ITALIANE – vedranno apparire enormi buchi nei loro bilanci PER I QUALI NON ERANO OBBLIGATE A TENER DA PARTE ALCUN CAPITALE.
Queste perdite sono reali e dovranno essere pagate.
Come risultato, per mantenere il loro rapporto assets/capital rischio-pesato, le banche hanno bisogno di fare una di queste due cose:
1. Aumentare il capitale fresco (cioè incrementare il denominatore).
2. Restringere i oro assets rischiosi (diminuire cioè il numeratore).

Ora come ora, la maggior parte delle banche o non è in grado di aumentare il capitale, o non vuole farlo all’attuale prezzo, depresso, delle azioni.
Ciò significa che l’opzione numero 1 sia da scartare. Quindi stanno tutte cercando di affrontare il problema dall’altro lato della moneta, diminuendo cioè i loro assets. Il che vuol dire che stanno richiamando i prestiti, vendendo le obbligazioni, scaricando i collaterali che hanno accettato, e così via.
Tutto ciò sta drenando liquidità dal sistema finanziario e ponendo le basi per un enorme corsa per il cash.
Non funzionerà. Dal momento che le banche stanno tutte insieme provando a scaricare gli assets contemporaneamente, il prezzo di quegli assets crollerà, che a sua volta significa per loro dover contabilizzare delle perdite. E le perdite sono colpi che allontanano il capitale. Il che le riporta al punto di partenza. E’ un circolo vizioso.
E’ per questo che riteniamo che al momento il miglior posto in cui avere il più dei propri investimenti capitali sia nel CASH. Quello è l’asset con maggiore domanda nel sistema finanziario ora. Il suo valore salirà. E il valore delle maggior parte di stocks, bonds e altro debito obbligazionario calerà.
Ironicamente, i bonds del governo degli USA, del Giappone e dell’UK, tutti fortemente indebitati, e tutti già downgradati o in procinto di esserlo, sono tuttora considerati “risk-free” nel calcolo dei rapporti di capital adequacy delle banche. Perciò beneficeranno probabilmente dalla corsa alla sicurezza e ala liquidità… per ora, almeno.
Il prossimo passo avverrà quando anche questi emettitori di debito sovrano prenderanno la via dei PIIGS. Non mi aspetto che quel momento arrivi presto. Ma, uno alla volta, gli strumenti “risk-free” in cui gli investitori possono parcheggiare i propri soldi verrano eliminati.
Quando ciò accadrà, potete aspettarvi il triplicarsi del prezzo dell’argento e un quintuplicarsi del prezzo dell’oro.

da Riecho Blog Economia e Libertà
 

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