E DEL RESTO L'OROSCOPO L'AVEVA DETTO, I PRIMI 83 ANNI SARANNO UN PO' COSI'

Docenti universitari e collaboratori di testate giornalistiche svegliati all’alba dai carabinieri del Ros.

Perquisiti come se fossero terroristi perché avrebbero insultato sui social il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Usiamo doverosamente il condizionale perché non sappiamo esattamente
cosa viene contestato al professor Marco Gervasoni e a Francesca Totolo,
che da anni collabora con Il Primato Nazionale, indagati con altre 9 persone
in quanto avrebbero offeso l’onore e il prestigio del capo dello Stato.


Inseriti così, in un calderone senza capo né coda fatto filtrare volutamente in modo fumoso,
per creare una cortina fumogena in cui tutto si confonde.

Una semplice opinione allora può diventare una minaccia,
nel più allucinante e allucinogeno metodo da psicopolizia.

Sorvegliare e punire le idee, scandagliarle per reperire una traccia di inaccettabilità rispetto al verbo unico è indicibile
e dovrebbe preoccupare anche la sinistra italiana, passata in fretta e furia dal vietato vietare al vietato pensare.

Eppure nel panopticon virtuale del controllore che affida il controllo del dibattito addirittura all’antiterrorismo,
tutto questo accade come se nulla fosse.

Quando giornalisti e professori vengono bersagliati per un tweet e bollati come “odiatori”
significa che tira una bruttissima aria di repressione.

E sarebbe semplicemente farsesco non fosse di una gravità inaudita.


“I giornalisti non allineati in Italia vivono pericolosi momenti di censura.
Non si può rischiare il carcere per avere espresso la propria opinione.
La libertà d’espressione è un diritto.
Tira una brutta aria di regime nel nostro Paese”, scrive Edoardo Sylos Labini su Twitter.


“Giù le mani da Gervasoni che è un ottimo professore ed eccellente editorialista
con l’unico vizio di non essere di sinistra”, cinguetta Vittorio Feltri.


“Da tempo, spesso non condivido la forma né la sostanza di diversi tweet di @marco_gervasoni.
Ma (a maggior ragione!) trovo pericolosissimo che sia sindacata/scrutinata/vagliata la libera espressione
(e le opinioni politiche) di una persona. Deriva che dovrebbe preoccupare tutti”, twitta Daniele Capezzone.


“Mi sembra molto improbabile che Gervasoni organizzi minacce a Mattarella,
ma mi sembra anche molto curioso che si debba fare un’inchiesta su messaggi contro Mattarella:
contro Mattarella dici quello che vuoi, in una società libera si può dire quello che si vuole”, tuona Piero Sansonetti, intervistato dall’AdnKronos.

“Una ‘campagna d’odio contro Mattarella’ è un concetto ridicolo.
Il reato di vilipendio al presidente della Repubblica è il reato più ridicolo che esista in un qualunque codice penale.
Bisognerebbe spiegare a questi che siamo nel 2021, ma non sarà facile”, aggiunge il direttore del Riformista.


Non sarà facile neppure far capire a lor signori che la libertà di espressione va difesa sempre e comunque.
 
E’ Marco Angelo Gervasoni, editorialista del quotidiano Il Giornale e del Messaggero,
già collaboratore del Corriere della Sera
, professore ordinario di Storia contemporanea all’Università degli studi del Molise,
studi alla Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi,
uno degli 11 indagati e perquisiti dal Raggruppamento Operativo Speciale dell’Arma
nell’operazione coordinata dalla Procura di Roma nell’ambito dell’indagine per minacce a offese al presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

I carabinieri del Ros del Reparto Anticrimine, coordinati dal procuratore capo Michele Prestipino
con i pm Eugenio Albamonte e Gianfederica Dito, hanno eseguito le perquisizioni
con il supporto dei comandi Provinciali Carabinieri di Roma, Latina, Padova, Bologna, Trento, Perugia, Torino e Verbania.

Per gli indagati l’accusa è di offesa all’onore e al prestigio del presidente della Repubblica e istigazione a delinquere.


Il nome di Gervasoni lascia stupefatti fra l’elenco di coloro che hanno subìto il blitz deciso dai magistrati romani.

Il docente ha un curriculum importante e denso.

E il fatto che sia stato tirato in mezzo dalla Procura di Roma in una vicenda del genere ha il sapore amaro
di un violento e inaudito attacco alla libertà di parola e di pensiero, garantito dall’articolo 21 della Costituzione italiana.

Se non è un regime, gli assomiglia molto.


“Giù le mani da Gervasoni che è un ottimo professore ed eccellente editorialista
con l’unico vizio di non essere di sinistra“, reagisce, su Twitter, il direttore di Libero Vittorio Feltri.


“L’ironia,la signorilità e l’intelligenza di Sergio Mattarella eviteranno qualsiasi contesa mediatico-giudiziaria
col mite e anticonformista Marco Gervasoni“, assicura, sempre su Twitter, il deputato di Forza Italia, Gianfranco Rotondi,
ex-democristiano come lo era l’ex-democristiano – ma di sinistra – Sergio Mattarella prima di indossare i panni – stretti – di uomo sopra le parti.


Storico e saggista, già direttore scientifico della Fondazione Craxi,
Gervasoni era finito nei mesi scorsi nella bufera mediatica per un tweet ironico sulla vicepresidente della Regione Emilia Romagna Elly Schlein
che gli costò anche un rinvio alla Commissione etica da parte del Senato accademico dell’ateneo.


Ma che è, n’omo?“, commentò Gervasoni la copertina de “L’Espresso” dedicata alla Schlein nel settembre 2020.


Il professore reagì sostenendo che il suo era un “esperimento sociale“:
“Si possono fare commenti sul fisico della Meloni, di Salvini, Trump e Berlusconi.
Mentre non è consentito farlo su esponenti di sinistra. Lo abbiamo visto molte volte.
Ho pensato quindi di fare questo piccolo esperimento dopo aver visto l’interessante copertina de ‘L’Espresso’,
che giocava sull’immagine mascolina di Schlein, la quale è stata più volte definita gender fluid“,
disse il docente all’epoca dei fatti.


In precedenza, nel settembre 2019, un altro tweet aveva provocato l’interruzione del rapporto con la Luiss,
dove insegnava – a contratto – Storia comparata dei sistemi politici:

Ha ragione Giorgia Meloni, la nave va affondata.
Quindi Sea Watch bum bum, a meno che non si trovi un mezzo meno rumoroso” la frase ‘incriminata’.

E subito censurata dai sedicenti buonisti.
 
Torniamo sul problema delle telecamere cinesi che inviano i dati in Cina, in modo nascosto ad IP sconosciuti.

Perché questo avviene?

Perché così, grazie alla AI, le società cinesi possono tentare di profilare le persone e di adattarsi meglio ai loro atteggiamenti.

Se io conosco intimamente le abitudini di una persona, da un lato posso cercare di vendergli meglio un prodotto,
ma dall’altro posso anche cercare di “Convincerlo” anche politicamente,
meglio agendo su aspetti della sua personalità e psiche che neppure lo stesso soggetto conosce.


Oltre a questo aspetto ce n’è un altro molto particolare e preoccupate:
i vari cloud dove vengono salvati questi dati "consumano" energia.

Prima o poi c’è il rischio che questi consumi diventino eccessivi e che quindi sia necessario “Scegliere” quali dati salvare e quali no.


Quindi qualcuno avrà il potere di scrivere, letteralmente, la storia.
 
La chiusura, anche solo temporanea, della Colonial Pipeline,
la condotta di carburante che collega gli stati della East Coast USA con le raffinerie nel Golfo del Messico,
sta avendo degli effetti drammatici e mostra quanto siano fragili le nostre strutture.

In molte aree si sono formate lunghe code per fare carburante.

Quelle che vedete sopra è un’immagine a Nashville, Tennessee.

Le code durano diverse ore, anche cinque.

L’immagine che vedere sotto è in di un’altra località :


code-carburante-2.png



Alcuni, presi da panico, riempiono taniche, una pratica molto pericolosa in auto:


panic-can-filling.jpg



Talahasse, Florida:



I’ve visited five gas stations this morning and the Costco one is the first to have gas.
The line is insane. pic.twitter.com/fMfuIMNlJ7
— Alicia Devine, Photojournalist (@alicia_c_devine) May 11, 2021




Nord Carolina


There have been several reports of fuel shortages in the U.S.
Moments ago it was reported that the CEO of the hacked pipeline company Colonial Pipeline has warned state officials in a private meeting Monday of potential fuel shortages.CEO of Hacked Colonial Pipeline Warned State Officials https://t.co/gn93P0l2I5
— Marie Oakes (@TheMarieOakes) May 11, 2021








Il governo ha assicurato che vigilerà contro aumenti ingiustificati dei prezzi,
ma se non c’è carburante il problema del prezzo passa in secondo piano.

La linea di distribuzione sta lentamente tornando attiva, ma le minori consegne sono state notevoli
e ci vorranno giorni per riuscire a tornare alla normalità.

Tutto questo mostra come in una nazione avanzata
anche un attacco hacker ad una struttura di cui prima nessuno sapeva
può comportare dei danni economici notevolissimi.


Comunque anche i prezzi sono aumentati a livello nazionale di almeno sei centesimi di dollaro.
 
L’Austria non ha peli sulla lingua e, come riportato dal Welt,
dice direttamente no alla richiesta dell’Italia di una ricollocazione europea dei migranti sbarcati a Lampedusa,
fatta dal nostro ministro degli Interni, Lamorgese:

“La ridistribuzione non è una soluzione, ma piuttosto parte del problema
e peggiorerebbe anche la situazione per i paesi al confine esterno
“,

ha affermato il ministro degli Interni di Vienna, Karl Nehammer (ÖVP, PPE).


Questa secca e decisa risposta, un autentico schiaffo, arriva dopo che all’inizio della settimana,
il commissario europeo per gli affari interni Ylva Johansson , su sollecitazione dell’Italia,
aveva chiesto ai paesi dell’UE di accogliere rifugiati di fronte al rapido aumento degli arrivi dalla Libia:

“Dobbiamo mostrare solidarietà all’Italia, e invito gli altri Stati per aiutare con la distribuzione “, aveva detto lunedì.


Ricordiamo che solo domenica sono sbarcati oltre 2100 migranti a Lampedusa,
mettendo in crisi il sistema di accoglienza e obbligando la Lamorgese a chiedere aiuto alla UE.


Nehammer ha detto:

Lo dico chiaramente: non ci deve essere più incertezza, questo è il segnale completamente sbagliato.
Piuttosto, necessita di procedure rapide alla frontiera esterna e di accordi di rimpatrio efficienti
”.


Chi non ha il diritto di rimanere in Europa deve tornare immediatamente nel proprio paese d’origine.

Il trasferimento in altri paesi europei – in particolare Germania, Austria e Svezia –
sta alimentando l’attività dei trafficanti che approfittano della sofferenza delle persone.
Porta sempre più persone a intraprendere un viaggio pericoloso “.



Questo è un bello schiaffo alla Lamorgese, alla sua politica dei “Porti aperti” e alle anime pie del PD
che, a questo punto, rischiano di fare dell’Italia la discarica dell’immigrazione clandestina.
 
Armando Siri è andato a Fano a trovare il ragazzo diciottenne sottoposto a TSO
perché a scuola ha protestato contro l’obbligo della mascherina incatenandosi al proprio banco scolastico.

Una protesta legittima, non violenta, e che la scuola poteva trattare in altro modo, secondo le modalità disciplinari.


Il ragazzino è un ragazzo normale, non un naziskin, ma uno scout, un ragazzo mite e sensibile, fin timido,

ma un ragazzo non piegato all’ipocrisia degli adulti.

Invece gli hanno fatto un Trattamento Sanitario Obbligatorio,

lo hanno chiuso in un reparto di psichiatria il tutto con la firma del sindaco di Fano.



Quindi in Italia un bullo che picchia un docente o i compagni la fa franca,

ma un ragazzo che, legittimamente, protesta contro una misura a lui non comprensibile,

allora viene mandato al TSO.

Quale messaggio diamo ai giovani: se sei pecora puoi essere violento, se però contesti l’autorità ti mando al manicomio?



A questo punto è necessario che qualcuno risponda di questa ingiustizia,
e questo qualcuno è il SINDACO DI FANO che ha autorizzato questo trattamento.


Speriamo che la magistratura, una volta tanto, faccia il suo corso.
 
Per dovere di informazione, il ragazzo è stato dimesso dall'ospedale.


Vito Inserra di Libera.mente insorge:
"Due ore non sono bastate per convincerlo?
Bene si prosegua con tutto il tempo e la pazienza necessarie".

Ed aggiunge:
"Non ci sono risorse umane e disponibilità di servizi?
Non è una giustificazione per passare alle vie di fatto come è accaduto per questo giovane
che non voleva fare la guerra ai marziani o proclamarsi Napoleone, visto il periodo.

Voleva solo, in modo evidente e scomodo, dire che la nostra Carta va attesa anche nelle libertà personali...
Non prendiamo l’abitudine di risposte brevi per questioni che necessitano di ponderazione e di calma.
E’ difficile e impegnativo ciò?
Sì, lo è e tale comportamento fa la differenza tra una medicina di territorio civile
e una medicina vista solo come correzione e non come salute e guarigione".


Il partito Potere al Popolo scrive:
"Pur considerando la necessità di indossare i dispositivi di protezione,
riteniamo inaccettabile e protestiamo contro questo trattamento fascista,
con la scusa dell’emergenza Covid.

Bastava accompagnare il ragazzo a casa.

Non può accadere che si venga internati perchè si sta protestando contro una disposizione di legge.

Chiediamo la liberazione del ragazzo".
 
La FAZ ci mostra come verrà introdotta, con la scusa del “Cambiamento climatico”
la tassa patrimoniale sugli immobili, seguendo l’esempio della Germania.


In futuro, gli inquilini dovranno sostenere solo la metà del sovrapprezzo energetico

per le emissioni di CO2 su petrolio e gas in vigore dal 1 ° gennaio.



Ciò emerge da una risoluzione che il governo federale tedesco ha adottato mercoledì
per accompagnare la legge sulla protezione del clima modificata.

Questo dopo una settimana di discussioni sulla materia all’interno del Governo Merkel.


I Verdi e l’SPD si erano espressi a favore della riduzione dei costi sugli inquilini,

mentre la CDU aveva sostenuto che i proprietari non potevano essere considerati

responsabili del consumo di elettricità e riscaldamento.



Il parziale sollievo degli inquilini fa parte di una risoluzione del gabinetto
che il governo federale ha approvato mercoledì insieme alla modifica della legge federale sulla protezione del clima.


In questo, il governo federale si impegna anche a fornire altri otto miliardi di euro
per finanziare ulteriori misure di “Protezione Climatica”.

Anche gli standard per i nuovi progetti di costruzione devono essere migliorati
al fine di creare ulteriori incentivi per soluzioni rispettose del clima nel settore delle costruzioni.

Nel frattempo Il governo ha anche innalzato i propri obiettivi per la riduzione delle emissioni di CO2,
con una riduzione del 65% rispetto agli aumento dal 1990 entro il 2030.


Appare chiaro che quella che viene imposta è una tassa patrimoniale.

Comunque la si giri, anche se arrivasse la bolletta di luce e gas al proprietario di casa,
comunque è un’imposta che pesa sul patrimonio.


Può anche essere un modo per spingere verso una migliore efficienza energetica degli edifici,
ma resta il fatto che è, comunque, un’Imposta sul patrimonio.


Io sono disposto a scommettere un caffè che, partito l’esempio tedesco,
il PD inizierà a pressare affinché la stessa imposta venga applicata sugli immobili italiani.


Un modo diverso per una patrimoniale che, o si abbatterà sugli affitti, nelle grande città,
o abbatterà il valore degli immobili, dove non vi è tensione della domanda.
 
Fabio Dragoni parla e ci spiega quello che succederà con il Recovery Fund.

Il buon toscano ritiene che, in realtà, il recovery fund sarà una grande illusione e si esaurirà dopo la prima tranche.

Il tutto perché il recovery fund ha una serie di vincoli strettissimi,
sia negli impieghi, legati a un ecologismo distorto e a solo uso della Commissione,
e vincoli di bilancio altrettanto stretti.

Con il Recovery Fund ci potrebbero obbligare, come ha detto la Cartabia, a fare una certa riforma della giustizia,
o imporre la patrimoniale perchè questo è nei voleri della Commissione che lo vuole imporre.

Magari non ci riuscirà, ma darà il pretesto ai medi malati per dire:

“vedete, potevamo avere il recovery fund MA, voi cattivi italiani, non avete voluto la Patrimoniale”:



Peccato che poi gli stessi soldi saranno tutti comunque erogati, a costo zero,

finchè la BCE ci appoggia, dalla vendita dei BTP…




 
Il governatore del Wyoming ha vietato la creazione di passaporti vaccinali,

emanando una direttiva che afferma che a nessuna persona può essere negato l’accesso

a qualsiasi luogo o servizio in base al proprio stato di vaccinazione.



La direttiva del repubblicano Mark Gordon sottolinea che
i programmi di passaporto vaccinale hanno il potenziale per politicizzare una decisione che non dovrebbe essere politicizzata”.

“Dividerebbero i nostri cittadini in un momento in cui l’unità nella lotta contro il virus è essenziale
e danneggerebbe coloro che non sono in grado dal punto di vista medico di ricevere il vaccino”, ha osservato Gordon.

Il governatore ha anche insistito sul fatto che ottenere un vaccino
“è una scelta personale basata su circostanze personali”.

Lo stesso politico è stato anche uno dei primi sostenitori dell’abolizione del mandato della maschera a marzo e della riapertura delle attività.


Il Wyoming si unisce ad altri stati tra cui Alabama, Minnesota, South Carolina, Arkansas, Arizona,
Florida, Idaho, Montana, Texas e South Dakota che hanno tutti approvato una legislazione
o emesso ordini per prevenire vaccinazioni obbligatorie o schemi di passaporti COVID.



In senso contrario si muove lo stato di New York, che ne sta studiando l’uso.

Dopo aver sperimentato il sistema , nello stati della Grande Mela si pensa d’introdurlo
per entrare nei ristoranti o alle manifestazioni sportive.


Curioso che gli Usa , anche in questo si divida in stati con obbligo vaccinale strisciante ed altri che lo negano fortemente.
 

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