È morto Piero Angela

Io continuo a non capire perché ci si meravigli della morte di persone anziane, anzianissime, ultranovantenni! Cioè cosa c`è di strano a morire a 90 e passa anni?!? :-?
Per quanto bene possano aver fatto per la società, ma a 93anni si puo’ tranquillamente morire con il cuore in pace.
Mi rattristano di + le morti di giovani 30enni 40enni (artisti e non etc. etc. ) nel pieno della vita, che se ne vanno a metà della loro opera.

Ovviamente Rip P. Angela, lo direi cmq a qualsiasi persona deceduta che avessi conosciuto direttamente o indirettamente.
 
Non mi meraviglio, che non si sia capito il "Kern" del mio post.

Devo essermi espresso decisamente molto, molto male. Mi capita di continuo :d:, nevertheless ...

Amen
 
Non è che ci si meraviglia, è una persona nota e si dà la notizia per interesse pubblico, tutto qua.
Perchè non si dovrebbe dare la notizia?
Aggiungerei che se la persona ha espresso dei valori la notizia non sorprende certo, ma dispiace e turba come se venisse meno un parente benvoluto. Forse qualcuno scambia questo turbamento con la sorpresa, ma è tutt'altra cosa.
 
Dispiace x Piero Angela xchè quando se ne vanno soggetti che hanno partecipato alla ns crescita culturale in modo così familiare, è come se si portassero via un ricordo che, con la loro dipartita, avrà sempre minore occasione di essere evocato.
Non mi vergogno nell'ammettere che, quasi, gli volevo bene.
Aveva quello stile naturale nel raccontare, come se, invece che divulgare, volesse renderti partecipe di una sua scoperta.
Diverso, per esempio, da un altro bravo divulgatore, qual'e Odifreddi, che pure ho avuto il piacere di conoscere in alcune occasioni ma che, sul lato scientifico, ha uno stile molto diverso, quasi impegnativo x l'eccesso di cultura che ti propone.
 
Dispiace x Piero Angela xchè quando se ne vanno soggetti che hanno partecipato alla ns crescita culturale in modo così familiare, è come se si portassero via un ricordo che, con la loro dipartita, avrà sempre minore occasione di essere evocato.
Non mi vergogno nell'ammettere che, quasi, gli volevo bene.
Aveva quello stile naturale nel raccontare, come se, invece che divulgare, volesse renderti partecipe di una sua scoperta.
Diverso, per esempio, da un altro bravo divulgatore, qual'e Odifreddi, che pure ho avuto il piacere di conoscere in alcune occasioni ma che, sul lato scientifico, ha uno stile molto diverso, quasi impegnativo x l'eccesso di cultura che ti propone.
Odifreddi è di una pedanteria unica e ci tiene a farti sapere che lui è e sarà sempre una spanna sopra di te.... Quando lo vedo, mi urta e mi lancio sul telecomando per cambiare canale..
 

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