Il problema è che veramente (e lo dico con tanta tanta consapevolezza) le storie di violenza e molestia vengono perennemente strumentalizzate.
È facile ad esempio che se l,'aggressore è italiano, si faccia un capovolgimento di realtà andando a cercare colpe più o meno velate delle vittime, specialmente se l'aggressore è potente (carabinieri a Firenze, Ciro Grillo, Genovese...)
Delle vittime fregasega, basta usarle come vessillo.
Diciamo che io non rispetto più nessuno di costoro e non credo a nessun proclama.
Credo che invece di parole dette o non dette, come sempre, sia meglio un'assunzione di responsabilità collettiva e partecipe.
Poi ci sono e ci saranno sempre le persone che, zitte, si sporcano le mani. Raccolgono, curano, consolano, aiutano.
Forse le uniche ad aver titolo per dire qualcosa. Oltre alle vittime, se vogliono.