Il Sole 24 Ore Radiocor) - Washington, 05 nov - Il Fondo
monetario internazionale discute oggi del raddoppio del
proprio capitale, proposto dal G20, e della diversa
ripartizione dei diritti di voto tra gli stati membri, due
variazioni presentati come "storici" dal direttore generale
del Fmi Dominique Strauss-Khan. Il Fmi sta per scrivere una
nuova pagina sulla lunga tortuosa storia delle sue riforme,
da una parte tesa ad aumentare le sue risorse e dall'altra a
garantire la rappresentanza dei Paesi piu' conforme al loro
peso economico. "Una decisione storica che restaura la
totale legittimita' dell'istituzione" ha affermato Dominique
Strauss-Khan dopo l'accordo raggiunto presso i ministri
delle Finanze del G20 il 23 ottobre.
Mai
Fmi: verso una riforma con cambiamenti storici -2-
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Washington, 05 nov - "Ci
saranno altre riforme, ma sicuramente oggi mettiamo fine a
una discussione che ha occupato le prime pagine dei giornali
per decenni". Il consiglio d'amministrazione del Fmi, dove
siedono 24 Paesi o raggruppamenti di Paesi, ha messo
all'ordine del giorno ufficiale di oggi: "Riforma delle
quote parti e della governance del Fmi". Le quote-parti sono
i contributi al capitale del Fmi dei 187 Stati membri, che
dovranno raddoppiare, per ammontare a circa 750 miliardi di
dollari. In termini di governance, invece, si prevedono
cambiamenti della ripartizione dei poteri in seno
all'istituzione multilaterale e, segnatamente, al suo
consiglio di amministrazione. Uno degli aspetti qualificanti
e' trasformare il G5 del Fmi in G10. I cinque Paesi che hanno
statutariamente diritto a un seggio al Fmi (Stati Uniti,
Giappone, Germania, Francia e Gran Bretagna) dovranno essere
raggiunti da altri cinque (Cina, Italia, Brasile, India e
Russia). Gli altri 177 Paesi aderenti al Fondo si
divideranno i 14 seggi restanti. La Cina dovrebbe passare
dalla situazione di sesto miglior Paese per diritto di voto
a quella di terzo miglior Paese. Gli Stati europei hanno
invece accettato di rinunciare a due dei nove seggi che
controllano. "Uno sforzo immenso" chiosa Strauss-Khan.
Perche' queste riforme entrino in vigore occorre ancora una
lunga procedura che passa attraverso le ratifiche
parlamentari. Il G20 si e' impegnato "a lavorare perche' si
arrivi al risultato entro l'assemblea annuale del 2012", che
coincidera' con la fine prevista del mandato di Strauss-Khan.
Mai
(RADIOCOR) 05-11-10 09:38:14 (0073) 5 NNNN
