Signor Presidente Berlusconi,
ho una figlia di 17 anni, ultima di due fratelli più grandi.
Angela è una ragazza normale, che studia, fa sport, va alle
feste che organizza assieme ai suoi compagni e coetanei. Se
solo venissi a sapere che frequenta e va a feste dove ci
sono «vecchietti» magari danarosi, profumati e
stravaganti... Personaggi che potrebbero avere gli anni dei
suoi genitori, se non dei suoi nonni?! Signor Presidente, mi
sentirei un genitore fallito! Non per questo rinuncerei a
prendere alcuni urgenti provvedimenti che vado ad elencare.
Primo: due solenni scapaccioni alla figliola minorenne. Così
come previsto dal manuale antico, consolidato della sana
tradizione pedagogica contadina. Nei giorni a seguire,
sbollita rabbia e senso di frustrazione, cercherei di
ripristinare un corretto e utile dialogo con la figliola.
Assieme alla moglie (madre della figlia) mi impegnerei su
questo versante. Secondo: mi farei dare nome ed indirizzo
dei vecchietti organizzatori del bunga/bunga. Prima ancora
di denunciare e attendere lungaggini, accertamenti e
indagini; prima ancora di coinvolgere la giustizia con i
tempi secolari in cui si muove. Da subito farei visita ai
vegliardi (mal invecchiati) ben munito di opportuna mazza da
baseball!
Signor Presidente, queste le mie istintive reazioni
genitoriali alla lettura di quanto riportano i mass media;
l'ultima tristissima vicenda che La riguarda unitamente alla
minorenne extracomunitaria (nipote presidenziale) in realtà
una irregolare, neppure cittadina italiana. Il mio non vuole
essere un giudizio, piuttosto la reazione di un padre. Non
mi interessa sapere se e quante volte e quando Lei Signor
Presidente, ha visto, incontrato, aiutato la giovane Ruby.
Non me po' fregar de meno. Trovo innaturale, sconveniente,
immorale, inopportuno che un Signore di oltre settantanni,
padre e nonno, organizzi feste a casa propria senza
selezionare rigorosamente gli ospiti. Permetta cioè che
persone minorenni si imbuchino... Io mia figlia ad Arcore
non la manderei MAI.
Signor Presidente, è giusto che i giovani frequentino i
giovani, gli anziani rimangano tra di loro. E' sempre andata
così, lo impone il buon senso e la civiltà latina (in altri
Paesi ci sono altri usi e costumi). Signor Presidente, Lei è
un vecchietto, si rassegni, non è una colpa neppure una
disgrazia, anzi un privilegio arrivarci. Dovrebbe essere
felice. Pensi solo a quanti non ci arrivano... Altra
questione nella tristissima vicenda. Si legge che ha aiutato
con del denaro la minorenne (nipote presidenziale).
Gravissimo errore! Chi dà soldi, o fa la carità oppure è,
nella migliore delle ipotesi, captatio benevolentia. Se è un
gesto caritatevole, non andava fatto direttamente alla
fanciulla. Presidente, doveva informarsi sui genitori e
rivolgersi a loro. Vista la situazione nello specifico,
cercare la Tutrice/Sorvegliante e trattare la questione a
quel livello. Il fatto poi della telefonata in Questura, non
so e non mi pronuncio.
L'altra sera in conferenza stampa da Bruxelles, Lei Signor
Presidente ha detto, per giustificare piuttosto che
chiarire, che per governare gli italiani sta conducendo una
vita infernale e massacrante. Per una questione liberatoria
e di «igiene mentale», ogni tanto organizza delle feste per
divertirsi con donne varie e assortite. A casa sua può fare
ciò che crede. Certo, se non fosse il Presidente del Governo
del Paese! Cosa che sempre più frequentemente dimentica e,
sa perché dimentica? Perché la Sua memoria è coerente con la
Sua età. Coerente e onesta, la memoria, ogni tanto sbircia
l'anagrafe! Mi conceda, Presidente Berlusconi, mica glieLo
ha ordinato il geriatra di governare l'Italia! Lei si è
proposto, molti l'hanno votata. Tutto ha un inizio, tutto ha
una fine, c'est la vie, Monsieur Le President. Nessuno Le
impedisce di fare un passo indietro e togliersi di torno.
Lei ha detto che le case non Le mancano, ne ha ben venti tra
cui scegliere. Scelga. Spiace solo constatare che ancora una
volta, sull'altro versante politico, nebbia fitta, anzi la
nebbia agli irti colle sale...