nvestimenti: per Julius Baer è meglio giocare la carta della prudenza su Piazza Affari
Finanzaonline.com - 17.11.10/16:54
Piazza Affari non si merita fiducia. Parola di Julius Baer che assegna alla Borsa di Milano un rating negativo. Il motivo? La crisi del debito pubblico sullo sfondo della persistente pressione sugli spread CDS incide secondo gli esperti della banca svizzera negativamente sullo sviluppo relativo dei mercati azionari in un contesto di portafoglio europeo.
BORSE ''Alla larga da Piazza Affari'', dice Julius Baer
Julius Baer mette davanti alla Borsa di Milano un cartello di divieto di accesso e consiglia di dirigersi verso il listino di Francoforte, il principale beneficiario della politica monetaria della Bce. L’Italia resta zavorrata da un costo del lavoro che supera del 30% quello della Germania, dalla perdurante assenza di investimenti in beni durevoli e dalla crisi del debito sovrano che spinge all’insù i costi di finanziamento per le aziende.Il primo gruppo svizzero del private banking ha presentato oggi a Milano le proprie previsioni sui mercati finanziari ed ha indicato su quali asset puntare. Nell’elenco delle opportunità di investimento manca il nostro mercato azionario: “Julius Baer assegna a Piazza Affari un rating negativo: la crisi del debito pubblico sullo sfondo della persistente pressione sui credit default swap incide negativamente”, spiega Christian Gattiker, il responsabile delle strategie e delle ricerche della banca. I titoli della Borsa italiana trattavano mediamente intorno al book value (patrimonio netto) a fine 2006 e negli ultimi 4 anni questo multiplo si è quasi dimezzato: “Sono valutazioni che rispecchiano lo scetticismo del mercato”, chiarisce Gattiker, scettico anche lui sulla possibilità che questi livelli depressi siano interessanti opportunità di ingresso. Da inizio anno l’indice Dax della Borsa di Francoforte guadagna il 12,3% contro il -11,5% dell’indice FtseMib. Julius Baer non si aspetta un ribaltamento o la chiusura di questo gap nel 2011: per Piazza Affari la situazione dovrebbe migliorare, ma solo nel 2012, per effetto dei provvedimenti di contenimento del costo del lavoro che rilanceranno la competitività dell’Italia e daranno slancio alle esportazioni. Priva dei problemi di assestamento delle finanze pubbliche e favorita dalla debolezza dell’euro, la Germania dovrebbe riuscire a rimanere sulla strada dell’espansione economica. Gattiker ritiene che la Borsa tedesca salirà solo per effetto della crescita degli utili e non si aspetta alcun aumento delle valutazioni: sulla base di questa aspettative, lo strategist prevede che ad aprile 2011 il Dax sarà a 7.000 punti (+3,1% dai livelli di oggi) e a 7.400 punti a fine ottobre (+10,6%). L’ufficio studi di Julius Baer preferisce le società più piccole rispetto a quelle grandi e quelle che pagano alti dividendi rispetto a quelle con bassa remunerazione dei soci. Infine, piacciono le società che riescono a crescere con moderazione tenendo bassi i costi dell’espansione: Garp (Growth at reasonable price) è l’acronimo per le aziende con queste caratteristiche. All’interno dei mercati azionari ci saranno anche nel 2011 importanti opportunità in Asia ed in America Latina: chi vuole puntare su queste due aree deve andare sui due pesi massimi, la Cina ed il Brasile. Alla clientela che vuole girare al largo dalle azioni e cerca rendimenti interessanti dai titoli di Stato, la società del private banking indica l’Est Europa: Polonia, Bielorussia, Lituania e Repubblica Ceca sono “paradisi di sicurezza” che garantiscono “sonni tranquilli grazie alle finanze statali o alla vigilanza del Fondo Monetario”. Possono dormire sonni relativamente sereni anche gli investitori che nel corso dei prossimi mesi compreranno oro per mettersi al riparo dalla discesa degli asset finanziari: le quotazioni del metallo giallo sono triplicate nel giro di cinque anni, ma gli strumenti di rilevazione di Julius Baer non segnalano il pericolo bolla speculativa.
ma daiiiiiii??
ora lo dice???
quindi forse è il momento di entrare