Le banche italiane avrebbero risorse patrimoniali sufficienti per assorbire le perdite derivanti "da un significativo deterioramento macroeconomico e da un aumento del rischio sovrano".
Lo ha detto il capo del servizio Normativa e Politiche di vigilanza della Banca (Valencia:
51.VA -
notizie) d'Italia, Andrea Enria, nel corso di un'audizione in commissione Finanze della Camera.
"A giugno di quest'anno le esposizioni delle banche italiane verso i Paesi dell'area con elevato rischio sovrano (approssimato da un premio sui Cds (
notizie) sovrani superiore a 200 punti base in media da inizio anno) rappresentavano il 40% circa delle esposizioni complessive verso l'area (pari a 163 miliardi di euro)", dice Enria.
È "sostanzialmente equilibrata" e non desta particolari timori la posizione di liquidità a breve.
"I primi cinque gruppi bancari dovranno fronteggiare entro il 2011 scadenze obbligazionarie che, in media, ammontano al 26% del complesso delle passività, una quota analoga a quella dei principali intermediari europei", sostiene il dirigente di via Nazionale.
Su un orizzonte di medio periodo, invece, la situazione patrimoniale è destinata a risentire dell'andamento della redditività, "il cui rafforzamento dipenderà in modo sostanziale dalla capacità di incidere sui costi".