spread del
decennale della Spagna rispetto al Bund in tarda mattinata
era indicato in 195 pb (220 pb), quello del Portogallo in
400 pb (460 pb), dell'Italia in 160 pb (180) e quello della
Grecia in 900 pb (915). In sintonia, si stanno muovendo i
Cds, con il titolo quinquennale dell'Irlanda in assestamento
a 500 punti base (600 alla fine della scorsa settimana),
quello della Spagna a 250 pb (290 pb), del Portogallo a 400
pb (485 pb), dell'Italia a 185 pb (205) e quello della
Grecia a 950 pb (880). Dietro al rientro delle tensioni c'e'
anche un discorso di carattere tecnico. Nelle sale operative
hanno, infatti, notato il montare, tra gli investitori,
della convinzione che nel 2011 si andra' verso la strada
della normalizzazione della liquidita' sul sistema.
Un'indicazione in questo senso la si puo' leggere
nell'aumento costante registrato negli ultimi due mesi dai
tassi a breve, come l'Eonia, sino a quelli a cinque anni: la
parte della curva piu' penalizzata da questa prospettiva.
Dall'altro lato, spiegano gli operatori, a frenare la
speculazione ribassista contribuiscono anche due importanti
fattori: il quadro poco allettante fornito in questa fase
dai listini azionari e l'azione di ricopertura (magari a
scapito dei mercati che finora hanno premiato molto come e'
il caso dei Bund) che gli investitori hanno iniziato ad
effettuare in vista della fine dell'anno.