Parla il capo-economista Pier Carlo Padoan
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Parigi, 18 nov - L'Italia
approvi "rapidamente" la legge di stabilita', affronti il
nodo dell'abbattimento del debito e tutte le criticita'
strutturali che frenano la sua produttivita', dal mercato del
lavoro, all'istruzione e all'innovazione, pensando poi a una
riforma del sistema fiscale che abbia effetti ridistributivi
e sia piu' favorevole alla crescita. "Sono tutti problemi
noti, ma adesso sono ancora piu' importanti", sottolinea Pier
Carlo Padoan, vice-segretario generale e capo-economista
dell'Ocse. In un'intervista a Radiocor, a commento
dell'Economic Outlook, Padoan riconosce "il comportamento
relativamente positivo" dei conti pubblici che hanno evitato
all'Italia 'le attenzioni' dei mercati, ma evidenzia anche i
rischi derivanti da un quadro di incertezza politica. "Siamo
in una fase delicata, alcuni Paesi sono in una situazione di
crisi. Tra questi non c'e' l'Italia, ma in generale si pone
il problema del consolidamento fiscale. In ogni Paese,
situazioni di instabilita' politica e incertezza sul governo
peggiorano la credibilita' delle misure e quindi rendono il
consolidamento piu' difficile. E' necessario anche da questo
punto di vista che l'attuale legge di stabilita', che va
nella direzione giusta perche' si pone l'obiettivo di ridurre
il deficit, sia approvata rapidamente", rileva Padoan. Sul
debito, "la raccomandazione che noi avanziamo per l'Italia e'
che, visto il comportamento relativamente positivo nelle
variabili fiscali - dato che malgrado il forte debito non e'
stata oggetto di interesse da parte dei mercati finanziari e
questo va ascritto alla condotta della politica fiscale -
sia giunto il momento di avviare una strategia fiscale di
abbattimento del debito che avrebbe un impatto estremamente
positivo sulla sostenibilita' della crescita del Paese". Nel
medio periodo, poi, "pensiamo che si possa andare nella
direzione di una riforma del sistema fiscale" che a sua
volta contribuisca allo sviluppo, "concentrandosi sulla
tassazione indiretta, sull'imposta sul consumo e riduca il
peso del cuneo fiscale che e' un impedimento importante alla
domanda di lavoro e all'occupazione". Una buona risorsa per
le casse pubbliche potrebbe anche essere la fiscalita'
ecologica, come l'imposizione di tasse sull'emissione di
anidride carbonica. Le criticita' di carattere strutturale,
di vecchia data, "riguardano la mancanza di riforme che
possono aumentare la produttivita'". "Riteniamo - dice Padoan
- che "ci sia ancora da fare sul mercato del lavoro per
collegare l'andamento delle remunerazioni alla produttivita'
anche a livello locale. Che si debba continuare a insistere
sulla riforma della pubblica amministrazione, aumentarne
l'efficienza ed avere risparmi di spesa, che si debbano fare
sforzi di miglioramento per il sistema di istruzione
superiore e universitaria e di conseguenza avere vantaggi di
produttivita' da quel lato". Infine l'innovazione: "in
Italia e' un'attivita' che sta molto indietro rispetto ai
Paesi di reddito equivalente e quindi va considerata una
strategia ad ampio spettro che metta assieme tutte le varie
problematiche".