Analisi Intermarket era il 62%..e tre x rim....

Si' target inflazione, giustificato nuovo 'qe' con Pil basso

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Parigi, 18 nov - Secondo l'Ocse
negli Stati Uniti il peso sul ciclo del sostegno fiscale
continua a essere notevole, ma il suo effetto sulla dinamica
sta diminuendo ed e' probabile che arrivi ad avere un impatto
negativo nei prossimi trimestre. La Fed dovrebbe continuare
a sostenere il ciclo poiche', secondo gli esperti,
l'inflazione resta sotto agevole controllo e l'economia
continua a rimanere sotto la propria capacita'. L'Istituto
federale, oltre a mantenere i tassi di interesse largamente
invariati per tutto il 2011, secondo gli esperti dovrebbe
riaffermare il proprio impegno a favore della
stabilizzazione dei prezzi adottando un preciso obiettivo a
medio termine per l'inflazione. L'Ocse, inoltre, ritiene che
se la crescita economica statunitense dovesse rivelarsi piu'
debole del previsto "un taglio dei tassi di interesse a
lungo reali tramite un nuovo ricorso al 'quantitative
easing' sarebbe giustificato, nonostante le incertezze
connesse all'uso di tali strumenti non convenzionali di
politica monetaria". C'e' comunque un monito per le autorita'
fiscali Washington che, alla luce degli elevati squilibri di
bilancio e del rapido aumento del debito federale, devono
ridurre il deficit "anche se soltanto gradualmente per
evitare di nuocere alla rirpesa". L'amministrazione dovrebbe
seguire il proprio programma di stabilizzazione del rapporto
debito-Pil entro il 2015, che richiede ulteriori misure di
consolidamento, comunque gia' presentati.
 
Disoccupazione stabilmente alta. Inflazione rimarra' bassa

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Parigi, 18 nov - Tuttavia,
secondo gli esperti, la fase di ripresa nell'Eurozona e'
probabilmente tarpata dagli aggiustamenti di bilancio del
settore privato, dal necessario consolidamento fiscale e
dagli ampi squilibri dei conti pubblici di alcuni Paesi
periferici. Altri aspetti per l'Eurozona sottolineati nel
rapporto d'autunno dell'Ocse sono la stabilizzazione della
disoccupazione su alti livelli e il fatto che l'inflazione,
a causa del ritmo decisamente blando dell'economia, e'
destinata a mantenersi bassa. Nel 2010 il tasso dei senza
lavoro dovrebbe attestarsi sul 9,9% della popolazione attiva
(in calo dal 10,1% indicati in maggio), per scendere al 9,6%
nel 2011 (10,1%) e al 9,2% nel 2012. Tuttavia ci saranno
grandi differenze tra i Paesi dell'area. Buone nuove per
quanto riguarda l'inflazione (attesa all'1,5% per quet'anno,
all'1,3% nel prossimo e all'1,2% nel 2012) , il cui basso
livello che ha continuato a sostenere la crescita nei mesi
piu' recenti. Le aspettative d'inflazione, secondo gli
esperti dell'Ocse, "restano ben ancorate". L'Ocse ritiene
che negli anni a venire dovranno essere varati programmi per
il consolidamento fiscale piu' credibili e piu' dettagliati.
Gli esperti comunque sostengono che per i Paesi maggiormente
indebitati si imponga un consolidamento prolungato per
abbassare il rapporto debito-Pil a un livello piu' prudente.
Infine ritengono che se la ripresa dell'economia sara'
confermata, lo stimolo che arriva dalla politica monetaria
dovrebbe essere ridotto gradatamente in funzione al ritmo
della congiuntura, cosi' come le misure di sostegno
non-standard dovrebbero essere ridotte se le circostanze lo
possono permettere. Per quanto riguarda i tassi, quello di
riferimento della Bce secondo gli esperti rimarra' all'1% per
tutto il 2011, mentre quelli interbancari a breve tenderanno
ad aumentare verso questo livello per l'abbondante liquidita'
che sostiene il mercato.
 
Parla il capo-economista Pier Carlo Padoan

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Parigi, 18 nov - L'Italia
approvi "rapidamente" la legge di stabilita', affronti il
nodo dell'abbattimento del debito e tutte le criticita'
strutturali che frenano la sua produttivita', dal mercato del
lavoro, all'istruzione e all'innovazione, pensando poi a una
riforma del sistema fiscale che abbia effetti ridistributivi
e sia piu' favorevole alla crescita. "Sono tutti problemi
noti, ma adesso sono ancora piu' importanti", sottolinea Pier
Carlo Padoan, vice-segretario generale e capo-economista
dell'Ocse. In un'intervista a Radiocor, a commento
dell'Economic Outlook, Padoan riconosce "il comportamento
relativamente positivo" dei conti pubblici che hanno evitato
all'Italia 'le attenzioni' dei mercati, ma evidenzia anche i
rischi derivanti da un quadro di incertezza politica. "Siamo
in una fase delicata, alcuni Paesi sono in una situazione di
crisi. Tra questi non c'e' l'Italia, ma in generale si pone
il problema del consolidamento fiscale. In ogni Paese,
situazioni di instabilita' politica e incertezza sul governo
peggiorano la credibilita' delle misure e quindi rendono il
consolidamento piu' difficile. E' necessario anche da questo
punto di vista che l'attuale legge di stabilita', che va
nella direzione giusta perche' si pone l'obiettivo di ridurre
il deficit, sia approvata rapidamente", rileva Padoan. Sul
debito, "la raccomandazione che noi avanziamo per l'Italia e'
che, visto il comportamento relativamente positivo nelle
variabili fiscali - dato che malgrado il forte debito non e'
stata oggetto di interesse da parte dei mercati finanziari e
questo va ascritto alla condotta della politica fiscale -
sia giunto il momento di avviare una strategia fiscale di
abbattimento del debito che avrebbe un impatto estremamente
positivo sulla sostenibilita' della crescita del Paese". Nel
medio periodo, poi, "pensiamo che si possa andare nella
direzione di una riforma del sistema fiscale" che a sua
volta contribuisca allo sviluppo, "concentrandosi sulla
tassazione indiretta, sull'imposta sul consumo e riduca il
peso del cuneo fiscale che e' un impedimento importante alla
domanda di lavoro e all'occupazione". Una buona risorsa per
le casse pubbliche potrebbe anche essere la fiscalita'
ecologica, come l'imposizione di tasse sull'emissione di
anidride carbonica. Le criticita' di carattere strutturale,
di vecchia data, "riguardano la mancanza di riforme che
possono aumentare la produttivita'". "Riteniamo - dice Padoan
- che "ci sia ancora da fare sul mercato del lavoro per
collegare l'andamento delle remunerazioni alla produttivita'
anche a livello locale. Che si debba continuare a insistere
sulla riforma della pubblica amministrazione, aumentarne
l'efficienza ed avere risparmi di spesa, che si debbano fare
sforzi di miglioramento per il sistema di istruzione
superiore e universitaria e di conseguenza avere vantaggi di
produttivita' da quel lato". Infine l'innovazione: "in
Italia e' un'attivita' che sta molto indietro rispetto ai
Paesi di reddito equivalente e quindi va considerata una
strategia ad ampio spettro che metta assieme tutte le varie
problematiche".
 
ci sono 2 tick di differenza denaro-lettera sull'oro..

stamane 1000 contratti buy in Asia..finora nada in europa

non mi piace..perche' questo incide sull'euro
 
euro che ha avuto 27000 contratti buy stamane in Asia..gap..e volumi alti per l'ora..

ma vedo che gli spreads stanno sempre li'..
 
dovremmo avere un buon dato sui Jobless claim alle 14,30...fino li' aspetto..

il decennale a 2,92% di resa e' un po' un problema..contraddittorio con il Q.E...ma da quando lo hanno annunciato..questo si e' rafforzato..

qui si devono mettere d'accordo o ci becchiamo inflazione ed allora sale tutto..oppure ci teniamo le materie prime su questi livelli..meglio piu' basse..ed allora lateralizza tutto
 
cosi' andrebbe bene

non rompessero el capso..un buco per terra ed ogni 5 secondi 5 dollari in tasca..e andiamo :D
 

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