EURO

Ce l’ha a morte con la Germania, la considera arrogante ritiene che l’Italia potrebbe tranquillamente uscire dall’euro senza avere grossi contraccolpi e invita l’Europa a cambiare tutto del suo sistema monetario. No, non è Paolo Savona, il ministro anti-euro ricusato in un primo momento dal Quirinale, e non è neanche Matteo Salvini, tantomeno Giorgia Meloni. L’euro-arrabbiato è un premio Nobel per l’economia, conseguito nel 2001, Joseph Stiglitz, che già lo scorso anno, quando l’alleanza grillo-leghista non era neanche prevedibile, aveva detto, in un convegno a Bologna: “Io credo che sia veramente difficile per l’Italia sopravvivere nell’Eurozona senza che la Germania cambi radicalmente la sua politica. Perché l’austerity è la strada sbagliata, questo è chiaro».

Oggi l’economista rilancia, sugli stessi temi, con un articolo pubblicato su Project Syndicatedal titolo «Can the euro be saved?» («Si può salvare l’ euro?»), durissimo atto d’accusa contro la moneta unica.
 
Moody's sees negative outlook for euro area sovereigns this year
Tue 14 Jan 2020 10:05:49 GMT
Author: Justin Low | Category: News

Moody's sees negative outlook for euro area sovereigns this year

Moody's says its outlook for sovereign creditworthiness in the euro area for 2020 has changed to negative
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The ratings agency changes its outlook from stable to negative, citing expectations about the fundamental conditions driving sovereign credit in the region over the next 12-18 months.
 
A settembre il debito Target2 è salito a 468,018 miliardi di euro
http://dlvr.it/RFg24n


Italia, debito Target2 a fine 2019 sceso di 29 mld da fine settembre - Bankitalia
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© Reuters. Italia, debito Target2 a fine 2019 sceso di 29 mld da fine settembre - Bankitalia
ROMA (Reuters) - Alla fine del 2019 il debito Target2 è stato pari a 439 miliardi, erodendo in parte nell'ultimo mese la forte flessione registrata in ottobre e novembre rispetto ai 468 miliardi visti a settembre.
Lo si legge nel Bollettino economico della Banca d'Italia.

Nel bimestre ottobre-novembre il saldo debitorio della Banca d'Italia sul sistema dei pagamenti europeo Target2 era migliorato di quasi 62 miliardi, beneficiando degli investimenti esteri in titoli di portafoglio italiani, del surplus di conto corrente e della raccolta netta all'estero delle banche residenti.

Questo miglioramento, poi ridimensionato a fine anno, è proseguito, dice Bankitalia, anche nella prima metà di gennaio.

(Stefano Bernabei, in redazione a Milano Sabina Suzzi)
 

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