EUropa ed USA sostengono i nazisti assassini di Kiev

OBAMA ammette che il colpo di stato in ukraina è stato organizzato dagli Stati Uniti

PTV News 6 febbraio 2015 ? Scacco agli USA: Hollande e Merkel da Putin | Pandora TV

da Il TurkStream, Dopotutto, forse si farà... (di Maurizio Blondet) - Rischio Calcolato


In qualunque modo ve la medicheranno, è stata la prima volta che s’è rivelata una spaccatura politica e profonda all’interno della NATO fra il padrone e i vassalli: la paura di avere una Libia spaccata, piena di milizie neonazi e super-armate di missili anticarro USA ai confini della Germania, o peggio una guerra occidentale contro la Russia, ha dato alla Merkel il coraggio che non aveva. Hollande ha seguito (forse senza capire, quei due si sono parlati in tedesco). Per la prima volta, s’è mostrato che gli interessi europei divergono da quelli americani in modo fondamentale. E Kerry ha dovuto dire che era d’accordo a soprassedere, per non rendere più evidente la divaricazione dell’alleanza.

Cinque ore di colloquio, senza orecchie indiscrete, che – per giunta – ha preso come base l’accordo di tregua di Minsk, concepito da Putin a settembre e continuamente violato dalla giunta disperata ed avventurista di Kiev, nella speranza di trascinare nella sua guerra civile la Russia e dunque – al suo fianco – la superpotenza USA: questo piano concepito a tre è poi stato presentato a Poroshenko perché lo accetti.
Se questo non è uno scacco diplomatico americano, non so cosa lo sia.


Certo, la nuova tregua è fragile, i forsennati attueranno qualunque trucco e false flag per mandarla all’aria. Ma intanto riconosce i 1500 chilometri quadrati che i ribelli del Donbass si sono conquistati in più nel contrattacco all’avventuristica spallata di Kiev, propone un’interposizione di Caschi Blu… e in ogni caso ha guadagnato tempo. E il tempo non è a favore della giunta di Kiev: in piena bancarotta, e divorata dalla corruzione, minacciata dalle stesse milizie neonazi che ha alimentato, potrebbe essere costretta alla fuga coi suoi oligarchi e il suo bottino, prima del previsto.





Accordo fatto tra Gazprom e Turchia





Il progetto di costruire un secondo gasdotto – oltre a quello già esistente che passa sotto il Mar Nero e affiora sulle coste turche – va avanti, anzi viene precisato, nonostante i bassi prezzi del petrolio. Gazprom e la Botas Petroleum Pipeline Corporation hanno firmato l’accordo relativo. Nel comunicato finale, si dice addirittura che la prima fornitura (15,7 miliardi di metri cubi, interamente destinatial mercato turco) sarà pompata in questo nuovo gasdotto nel dicembre 2016. «Data l’esistenza in funzione della stazione di compressione Russkaya (che serviva per il cancellato SouthStream, ndr) e della maggior parte della rotta offshore della tubatura, si tratta di un termine realistico». Ci sono ancora da determinare di comune accordo «il punto di emersione dal mare, il punto da cui il gas sarà fornito ai consumatori in Turchia, e il punto dove il gas traverserà il confine turco-greco»: dunque è chiara l’intenzione di Gazprom di far arrivare, attraverso la Grecia, il gas ai clienti del Sud Europa : l’Italia che è il più vorace consumatore e la più danneggiata dalla cancellazione del SouthStream, ma ovviamente Serbia, Bulgaria, Romania, Ungheria, Grecia… Dove la delusione europeista sta formando una nuova zona d’influenza moscovita.
Il prezzo attuale del greggio non rende conveniente questa seconda linea, ma ben si sa che il Cremlino ha una visione ampia, in senso temporale e politico. Quasi certamente il petrolio rincarerà fra un anno o poco più, fornendo di nuovo a Mosca i mezzi per la sua politica estera. Soprattutto, come commenta il sito del Minsitro Lavrov, «entro il 2019 la Russia sarà in grado di consegnare le forniture di gas all’Europa non passando per l’Ucraina». Il potere di ricatto di Kiev consistente nel chiudere i rubinetti o rubare il gas russo, chiunque sia al potere allora, sarà neutralizzato;

e la «carta ucraina» in mano agli americani, polacchi, baltici e neocon vari, per minacciare ed aggredire Mosca, diventa una scartina.


Il vecchio gasdotto e il cancellato SouthStream. Il nuovo ne ricalcherà in parte il tracciato




Non stupirà apprendere che l’accordo in via di perfezionamento fra Mosca ed Ankara per il secondo gasdotto è stato furiosamente criticato dalle «capitali occidentali». Washington ha urlato che il gasdotto ha«solo uno scopo politico» (eh già). Il commissario europoide Maros Sefcovic ha lamentato: «La decisione russa di fornire l’intero ammontare del gas attraverso la Turchia invece che attraverso l’Ucraina è un colpo all’immagine di Gazprom come fornitore affidabile».
Si vede che Sefcovic non ha trovato una scusa migliore. Una simile dichiarazione, comica o da ospedale psichiatrico, merita la definizione che Yanos Varoufakis, il ministro greco, ha dato dell’Unione Europea:

«Un personale politico inetto, in stato di denegazione della natura sistemica della crisi, persegue politiche che si configurano come bombardamenti a tappeto dell’economia di fiere nazioni europee, allo scopo di salvarle».
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Maurizio Blondet
 
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https://www.facebook.com/vaurosenes...7374504968769/892479024124977/?type=1&theater

L'ineffabile inviata di Rai news 24 Lucia Goracci ci aggiornava ieri sulla situazione ucraina da Kramatorsk.
Vicino all'inquadratura della nostra Lucia con microfono a gelato di ordinanza in mano scorrevano, in un riquadro più grande, immagini di militari in azione.
Immagini filmate e firmate, con tanto di emblema fisso,in risalto su l'angolo in alto dell'inquadratura, dal famigerato battaglione Azov della Guardia Nazionale Ucraina. Lo scudo con il simbolo delle ss incrociate a mo' di svastica sul sole nero nazista. Lo stesso simbolo (detto dente di lupo) della divisione SS Das Reich nella seconda guerra mondiale alla quale l'Azov si ispira. Non un commento, non un cenno, da parte della giornalista o della redazione di Rai news sulla provenienza del video, né tantomeno su cosa il battaglione Azov sia. Nonostante, in un dettagliato rapporto, Amnesty International abbia denunciato violazioni di diritti umani e crimini di guerra perpetrati proprio dall'Azov. Del resto se gli USA si apprestano ad armarlo ulteriormente ed ad addestrare i suoi miliziani perché dovremmo scandalizzarci che la TV di stato italiana mandi tranquillamente in onda i suoi filmati di propaganda neonazista? À la guerre comme à la guerre. À la Goracci comme à la Goracci. Vauro Senesi
 
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la TV di stato italiana mandi tranquillamente in onda i suoi filmati di propaganda neonazista? À la guerre comme à la guerre. À la Goracci comme à la Goracci. Vauro Senesi

ci si lamenta dei fascisti? non e' cambiato molto da allora ma possiamo essere contendi di aver rimpiazzato le piazze dei bambini, con i coloriti gay pride simbolo di questo occidente allo sfascio.

ormai e' una bombardamento mediatico sistematico e solo pochi ne sono immuni: quelli che non leggono giornali e non vedono TV

Putin ha gia' inquadrato correttamente tutta la situazione europea: desolante
 
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sanzioni contro la russia: la Morgherini esclusa dal vertice cerca attenzione a crea una black list dove non compare nessuno dell'ucraina e soli vertici dei ribelli

si legge 'compromettono o minacciano l'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza dell'Ucraina' come no! l'europa con la troika che ammette di usare strumenti finanziari per abbattere la sovranità di altri stati ora si fa paladina della sovranità ...

L_2015040IT.01001401.xml

http://www.youtube.com/watch?v=n8OS5GIEhp0
 
sanzioni contro la russia: la Morgherini esclusa dal vertice cerca attenzione a crea una black list dove non compare nessuno dell'ucraina e soli vertici dei ribelli

si legge 'compromettono o minacciano l'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza dell'Ucraina' come no! l'europa con la troika che ammette di usare strumenti finanziari per abbattere la sovranità di altri stati ora si fa paladina della sovranità ...

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http://www.youtube.com/watch?v=n8OS5GIEhp0

la Moscerini è proprio ubbidiente agli USA!

una volta che la Merkel &C. hanno stabilito che gli interessi dell'EU contrastano con quelli di Obama.... hanno subito escluso il ministro degli esteri europeo, la Moscerini appunto e non le fanno portare neppure il caffè, perchè mostra troppo sudditanza agli USA e getta[che si sia innamorata del negraccione?]
 
Ucraina: Poroshenko chiamato a gestire l’onta del dopo Debaltseve

Di Alberto De Filippis
19/02 17:44 CET
http://it.euronews.com/2015/02/19/l...n-coppa-del-mondo-ogier-re-delle-nevi-cos-e-/

Ucraina: un anno fa la rivolta di Maidan, massacro ancora senza colpevoli
19/02 17:42

http://it.euronews.com/2015/02/19/d...-terrorismo-fondi-per-polizia-e-intelligence/

Polonia: agricoltori protestano contro il governo. “Basta sanzioni contro la Russia”
19/02 15:40

Una vittoria che peserà moltissimo nell’economia della guerra che oppone da tempo separatisti filorussi e governo di Kiev.
Lo sanno bene gli indipendentisti che festeggiano la presa della città di Debaltseve: fondamentale snodo ferroviario strappato dopo un lunghissimo assedio e molti morti all’avversario. Oltre 3000 i caduti di Kiev secondo i portavoce di Donetsk. Unendo Lugansk e Donetsk i ribelli hanno realizzato la continuità territoriale della Novorossiya, come la chiamano i filorussi; ai separatisti è mancato solo prendere Mariupol.
“Siamo i primi. Eravamo in ginocchio, ma ci siamo battuti fino a che non li abbiamo completamente circondati”, dice uno di loro.
Questa sconfitta, tenuta segreta fino all’ultimo, ha messo a rischio la tregua per poi stabilizzarla. L’esercito ucraino ha accettato di ritirarsi come conseguenza del ritiro delle armi pesanti dal fronte da parte dei filo­russi, che hanno così adempiuto agli accordi di Minsk.
Sopravvissuti a quello che poteva essere un massacro, ma sconfitti in una battaglia decisiva. È questa la consapevolezza dei soldati ucraini che tornano a casa dopo aver abbandonato Debaltseve.
Dice un soldato ucraino: “A volte arrivano piccoli drappelli, a piedi. Alcuni hanno perso la loro unità. Certi hanno abbandonato per strada alcuni dei loro. Piano piano però arrivano tutti”.
Adesso il problema si sposta soprattutto a Kiev dove Poroshenko dovrà far ingoiare la sconfitta al parlamento e alle frange più estreme e nazionaliste della sua coalizione. Alti esponenti dello stato maggiore ucraino hanno incolpato la leadership politica a Kiev. L’impressione è che, dopo Debaltseve, rotoleranno alcune teste nella capitale.

Di Alberto De Filippis
 

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