La Bce non terrà i tassi di interesse bassi per anni e la politica monetaria «è entrata in un territorio sconosciuto e pericoloso».
Frasi come quella pronunciata dal numero uno della Bundesbank, Jens Weidmann, fanno drizzare le orecchie ai mutuatari italiani, tanto agli aspiranti quanto a quelli che sono alle prese con il rimborso del mutuo.
Provando a leggere nella sfera di cristallo dei tassi il verdetto pare univoco: i tassi di interesse sono destinati a salire rispetto alle soglie attuali nei prossimi anni.
Per tre, semplici, motivi: non sono mai stati così bassi (il tasso di riferimento della Bce è al minimo storico dello 0,5% mentre l'analogo statunitense oscilla in un range compreso tra 0 e 0,25%).
Numero due: dopo aver toccato il fondo non possono continuare a scendere all'infinito dato che è pressoché impossibile assistere a tassi nominali negativi.
Numero tre: sul mercato obbligazionario è partito nel 2013 un movimento di risalita dei tassi di interesse che ha portato il rendimento dei titoli di Stato statunitensi a 10 anni al 2,9% e spinto il Bund tedesco verso il 2%
di Vito Lops - Il Sole 24 Ore - leggi su
Tre indizi fanno una prova: i tassi sono destinati a salire. Che fare con il mutuo? - Il Sole 24 ORE